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lunedì 11 aprile 2011

Archiviati Casablanca e Houston, si parte a Montecarlo

Con il Master 1000 di Montecarlo sono partiti i classici tre mesi di tennis sul rosso che ci accompagneranno fino al Roland Garros. Possiamo essere sinceri? Non ne non ne sentivamo il bisogno! Ma prima di partire in quarta con quanto accaduto nel Principato, vediamo di concludere il discorso riguardante due ATP 250 che abbiamo seguito la settimana scorsa. Ci eravamo lasciati con le grandi speranze riposte in Potito Starace, finalista a Casablanca, speranze maturate dal fatto che contro di lui avrebbe giocato Pablo Andujar, buon tennista ma non un nome di spicco. Ora, va bene che l'avversario era uno spagnolo e che quindi sulla terra si trova divinamente, va bene anche che Potito arrivava da due sfide durissime di oltre due ore l'una (contro Simon e Hanescu), va bene infine che gli italiani nei momenti chiave si dissolvono, ma arrivare a pensare che il campano non scendesse nemmeno in campo era dura anche per noi, che solitamente spiattelliamo senza peli sulla lingua la manifesta inferiorità dell'Italtennis maschile rispetto al resto del mondo. Nonostante ci potessero essere molti fattori penalizzanti per Poto, che era pur sempre forte del 5-0 sugli scontri diretti, a stento il match ha superato l'ora e 20 minuti. Andujar ha letteralmente fatto quello che voleva e Starace non ha mai dato segni di una convinta reazione. Non sappiamo il motivo, ma probabilmente avere sulle spalle la responsabilità di vincere un torneo del circuito maggiore, che si presenta a un italiano con la stessa frequenza in cui un qualsiasi politico dà le dimissioni, potrebbe essere una buona causa di tutto questo. Punteggio 6-1 6-2 e a casa Potito, anzi più che a casa, volo diretto a Montecarlo dove lo attenderà il qualificato Pere Riba al primo turno.


Parliamo velocemente anche del 250 di Houston, dove la finale, o meglio, la sfida "futures", tra Sweeting e Nishikori, ha visto vincitore il promettente americano entrato in tabellone come WC. Nel corso del torneo è stato giustiziere prima di tutto della testa di serie numero due Querrey, quindi è toccato a Gabashvili, a Karlovic e infine al fulmine giapponese, che con la sua velocità potrebbe fare bene sulla terra rossa; 6-4 7-6 e samurai KO. Il giapponese non lo vedremo a Montecarlo, idem dicasi per il vincitore Sweeting.

Archiviate le briciole dei 250, arriviamo al povero e modesto Masters 1000 a Montecarlo. Stamattina sono partite le dirette su SKY e abituati ai tornei australiani e americani, abbiamo passato mezz'ora a prendere a pugni il decoder perché non capivamo per qualche motivo ci stesse facendo vedere le immagini al rallentatore. Solo dopo esserci fratturati il 60% delle falangi abbiamo concepito che era tutto a posto e la lentezza era dovuta alla terra che, tra umidità del mare e litri di acqua versati dai manutentori, è praticamente una palude. Quando poi abbiamo concretizzato che ieri si erano giocate alcune partite quali Dolgopolov-Gulbis e Raonic-Llodra senza copertura televisiva, ci siamo fratturati il restante 40% delle falangi con due ganci al muro. Questa moda di trasmettere i tornei dopo uno o due giorni dal loro inizio ci ha simpaticamente rotto le sfere.

Stavolta ci siamo, non dico rifiutati, ma quasi, di scrivere tutto il pippone per il tabellone del torneo monegasco, analizzando l'evolversi quarto per quarto, perché sinceramente, con Djokovic che ha dato forfait e Federer apparso quasi sempre in condizioni nettamente inferiori a Nadal sul rosso, non ne vale la pena andare a ipotizzare chi, come e perchè andrà avanti, quando il torneo, con un campo sulla terra battuta terribilmente lento, è ovvio verrà vinto da Rafa anche se gli si dovesse tagliare una gamba. Siamo certi che sarà così fino al Roland Garros. Come dicevamo già ieri si sono giocate partite che non ci avrebbe fatto schifo vedere, in primis Gulbis-Dolgopolov che ha visto vincitore il lettone a sorpresa 6-1 6-4. Ernestino si è svegliato dopo il letargo cosmico giusto per eliminare il dio Dolgo e non sappiamo nemmeno come sia accaduto visto che non ci sono testimonianze video. Raonic ha battuto Llodra, con un punteggio da Costa do Seppi 6-3 0-6 6-0 (?). Avanti anche Ljubicic e Kohlschreiber che fortunatamente giocherà il prossimo turno con Federer e per i prossimi turni ci dovrebbe quindi evitare il calvario di dover scrivere il suo nome.

Oggi abbiamo invece assistito ad alcuni match per nulla indimenticabili. L'unico sprazzo azzurro in programma, Filippo Volandri, si è volatilizzato per mano di Cilic, che crediamo non abbiamo avuto nemmeno bisogno della consueta apparizione per imporsi 6-2 6-1. Richard Gasquet ha invece provato a perdere come suo solito fare, ma Istomin si è dimostrato più compassionevole di lui e dopo aver vinto il primo set ha lasciato strada al transalpino 5-7, 6-3, 6-4. Tra gli altri risultati di rilievo segnaliamo il successo di Mayer su Youzhny, in uno dei pochi match guardabili della giornata, quello di Tsonga (con la racchetta nuova!) su Monaco e la vittoria di Stepanek (che ha rischiato di sfracellarsi a terra sul finale) su Baghdatis. Inoltre ha perso Davydenko, che per il tennis è sempre un bene. Il russo ha ceduto all'olandese Haase, e questo ci fa capire le condizioni in cui versa il povero Nikolay. Importante poi il successo di "Pollicino" Rochus su Chela, un terraiolo in meno, un talento in più! Per vedere il quadro completo dei risultati andate qui, mentre se volete sapere cosa ci attende domani qua trovare l'order of play. Vi anticipiamo che vedremo in campo due azzurri, Fognini e Starace opposti rispettivamente ad Anderson e Riba, e che farà il suo esordio anche Roger Federer. Partite da seguire? Vi consigliamo Gulbis-Raonic e Tsonga-Ljubicic. Se invece volete rovinarvi la giornata guardatevi pure Simon-Bellucci. Auguri.

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