E' quasi incredibile da leggere, figuratevi da scrivere, ma un italiano è in finale in un torneo del circuito maggiore, quello di Casablanca. Trattasi di Potito Starace, il vero portabandiera dell'Italia in Davis, che si è guadagnato questo risultato sudando un numero indefinito di camicie e firmando una serie di rimonte che non sono concepite nell'universo del tennis italiano. Come abbiamo ampiamente raccontato ieri, è arrivata prima di tutto la vittoria su Simon, ex top ten, ma soprattutto giocatore giovane e con tantissima esperienza alle spalle, quindi è stato il turno di Hanescu, che ad un passo dalla morte, è riuscito ad aumentare il suo livello di gioco, ad arrivare a pochi centimetri dalla vittoria e solo la pazienza di Potito è stata essenziale per non fare la solita figura barbina italiana.
Il primo set è stato più che una passeggiata per il campano, Dracula Hanescu dormiva ancora e dopo essere andati 5 giochi a 0, si è chiuso 6-1. Strano sentirsi rilassati con un italiano in campo. Infatti Starace (o Staraki come lo chiamava il commentatore inglese del nostro amato streaming)
per non farci cullare troppo sugli allori, ha ben visto di mettere un po' di pepe sul match e dopo averci fatto stappare gli spumantini sul match point nel secondo set (5-4 e 40-15), si è impegnato per bene per farseli annullare e concedere il servizio, fino a perdere il secondo parziale al tie-break! E pensare che tra il primo e il secondo set Dracula aveva anche chiamato il fisioterapista per un chissàquale problema e poi correva più di prima. Pare che alcuni del pubblico abbiano visto il medico dar da bere ad Hanescu una boccetta di sangue fresco e non sappiamo se è concesso dal regolamento. In ogni caso queste pause tattiche, per spezzare il ritmo all'avversario in palla, ci hanno proprio rotto; se uno sta male si ritira, un massaggino non aggiusta sicuramente un muscolo partito!
Il terzo set, benchè i due match point buttati pesassero parecchio, è stato affrontato molto tranquillamente dall'italiano ed è strano perchè solitamente un "6-1 e a casa" sarebbe stata la solita prassi. Potito invece è rimasto con la testa in campo, non si è lasciato andare a inutili sceneggiate e addirittura dopo aver subito un break mortale sul 3 pari, l'ha subito recuperato. Sul 5-5 si è fuso il satellite, deliziandoci di una bella schermata a bande colorate accompagnata da un fischio irritante, e sono partite le "preghiere" verso tutti i santi da parte di chi seguiva il match sul pc, ma fortunatamente il segnale è tornato per vedere il gran finale. Arrivati al tie-break e coi due talmente esausti che le loro lingue stavano quasi per pulire le linee del campo, il campano ha racimolato l'ultimo guizzo di forze per imporsi nettamente 7-2. Ad attenderlo in finale, stasera alle 15,30, ci sarà Andujar, tennista interessante che ha messo in riga Montanes 6-4 6-4. Gli scontri diretti sono 5-0 per l'italiano e proprio questo ci fa paura... e non poca. Un italiano non vince un torneo ATP da cinque anni e mezzo, sarebbe anche ora di darsi una svegliata (Volandri ATP Palermo 2006, preistoria, praticamente giocavano con le racchette di legno e le palline bianche).
A Houston la WC, ma comunque promessa del tennis americano, Sweeting ha battuto Karlovic 7-6 6-3, mentre dall'altra parte, il samurai Nishikori continua a mietere vittime e stavolta è toccato a Cuevas 6-3 7-5. Chiunque dei due vinca, ci rende felici perchè trattasi di un nome nuovo. La finale sarà trasmessa in diretta da Supertennis dalle ore 21. Il fatto che Supertennis non abbia trasmesso Casablanca piuttosto che Houston, ci dimostra che nemmeno la FIT crede nei suoi tennisti. Certo la possibilità che un italiano superi due turni è sempre bassa, ma certe scelte andrebbero considerato a prescindere.
A domani per Montecarlo. Buon tennis!
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