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sabato 2 aprile 2011

Miami: il cyborg demolisce il sistema nervoso di Federer, ora è finale contro Djokovic

E' stato un massacro. E stop. Federer-Nadal è il momento che tutti gli appassionati di questo sport attendono, disposti anche a stare svegli fino alle 2:30 della notte pur di vedere una sfida tra i due, ma ieri non è stata una "partita", quella di solito si gioca in due. E' stato un monologo, un match di boxe chiuso per KO dove l'OGM di Manacor ha pesantemente annientato 6-3 6-2 le resistenze dello svizzero, apparso, come spesso è accaduto negli incontri contro lo spagnolo, irritato, nervoso, impotente di fronte ai miracolosi recuperi del suo avversario.

E dire che la sua partita era iniziata benino; nel primo game aveva dato l'impressione di essere sceso in campo con le migliori intenzioni, ma purtroppo per lui tutto questo è durato appunto appena un gioco. Nel turno di servizio successivo Nadal ha strappato subito la battuta al suo avversario, per poi replicare nel nono gioco. Un 6-3 netto e meritato, dopo il quale però ci si  aspettava la reazione del campione, la prova d'orgoglio dell'ex numero uno. Invece il nulla, dopo essersi cambiato il pannolone a fine primo set Federer è stato letteralmente preso a pallate da un Nadal autore di un altro parziale pressoché perfetto. Perfetto.


La corsa e i recuperi dello spagnolo hanno portato Federer a prendere dei rischi continui, per cui ogni game era composto in media da un suo vincente, due errori, e un vincente dello spagnolo, oltretutto implacabile al servizio. Si è volati così sul 3-0, e ogni inquadratura verso lo svizzero era una fotografia della sua irritazione, il ritratto di una persona che in quel momento non sa che pesci prendere per fronteggiare ciò che sta accadendo. Dall'altra parte un'atleta in grado di correre all'infinito, prendere nastri nei momenti importanti (smash da fondo sul break point) e colpire le millimetricamente le righe dopo recuperi impossibili, mandando in tilt il sistema nervoso dell'elvetico già delicato di suo. Stranamente ieri Nadal non ha avuto bisogno dell'intervento del fisioterapista (argomento del quale abbiamo abbondantemente parlato ieri come sempre senza peli sulla lingua), come accaduto contro Berdych, stava vincendo quindi il problema generico collo-spalla non si è presentato. Erano presenti invece le sue strabilianti capacità atletiche. Dall'altra parte abbiamo assistito ad un martirio. Roger nel secondo set è apparso totalmente in balia del suo avversario, ed è stato autore di un match inguardabile. E siamo gentili a definirlo solo inguardabile. Gli errori gratuiti sono arrivati come se piovessero e al servizio non è stato in grado di mettere quasi mai in difficoltà Nadal. E pensare che nella loro ultima apparizione l'uno contro l'altro Federer sembrava aver preso le misure allo spagnolo, ma evidentemente i bulloni del cyborg con i relativi chip sono stati risistemati e ora Roger dovrà trovare un'altra soluzione per poter essere nuovamente vittorioso nei suoi confronti. Sempre se ne avrà voglia, perché a questo punto, avendo davanti due campioni in grado di batterlo sempre, forse un pensierino allo starsene definitivamente a casa con Mirka e le due bimbe potrebbe anche farlo, senza aspettare i Giochi di Londra del 2012, a lui la scelta. Vederlo così sinceramente fa quasi compassione, non vorremmo dovergli mandare l'invito per Costa do Seppi 2011.

Nadal se la vedrà quindi contro Novak Djokovic, nella rivincita della finale di Indian Wells, vinta dal serbo al terzo. Ieri Djokovic ha battuto Fish in semifinale e sul loro match in verità ci sarebbero da tenere in considerazione solo i primi quattro game giocati fino all'interruzione di un'oretta per pioggia. Nole probabilmente ha dalla sua parte qualche Dio dell'Olimpo perché ieri non si è svegliato col solito piede e ha mancato l'appuntamento col sigillo iniziale che sta ponendo solitamente per far morire sul nascere le sue partite. Fish invece, spinto dal suo pubblico, è sceso in campo con un certo coraggio, la partita faceva quindi ben sperare. A rovinarla ci ha pensato Giove Pluvio. La pioggia  per un'ora ha fermato il gioco permettendo a Nole di ritrovare se stesso e la perfezione di gioco che l'ha contraddistinto in questi ultimi 3 mesi. Una volta rientrati in campo non c'è stata più storia e Fish non ha potuto fare altro che gustarsi in silenzio la sua stessa tortura chiusasi in due set 6-3 6-1.

Domenica quindi è programmata la vendetta di Indian Wells. Nadal otterrà la rivincita o Djokovic proseguirà nella sua striscia positiva? Visto il Djokovic non tanto convincente nell'ultima partita e il Nadal perfetto di ieri non sappiamo proprio chi potrebbe vincere, la partita si deciderà anche stavolta all'ultimo secondo. L'unica certezza che ci rimane è che non avremo la cena rovinata dalla visione di Mirka, il che non è poco.

2 commenti:

Chiara Stark Zucconi ha detto...

la mia mamma ha sempre paura quando le appare nadal all'improvviso.. sullo schermo.. dice che ha lo sguardo a serial killer.
a volte .. fa un po' paura anche a me..
se dovesse tirarmi uno "stiaffo" credo che diventerei alta come soderling e viaggerei per l'aere veloce come una battuta di ivo il giulivo.

Lucky Loser ha detto...

Chiara, nell'ATP se c'è proprio uno di cui avere paura, quello è Soderling... lui si che è un vero serial killer! A Indian Wells e Miami, dove ha perso nei primi turni, la popolazione locale è diminuita! :D

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