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venerdì 28 novembre 2014

#MDC14, quinta giornata: Nadal vince il girone, Janowicz in semifinale

E fu così che il girone A arrivò a decretare i suoi qualificati, ovvero i due più compassionevoli che con merito hanno raggiunto le semifinali. Ma prima di partire in quarta con il racconto di quanto accaduto, vi ricordiamo che sono aperte le votazioni per decretare i vincitori dei ControBreak Awards, ambitissimi premi che onoreranno il meglio del peggio delle compassioni 2014. Votano su tutti i pianeti del sistema solare e noi abbiamo il compito di raccogliere i pareri dei terrestri, quindi non tiratevi indietro: voi quali nomi compassionevoli proporreste per il 2014 e perché? Troverete lo spazio per votare nella nostra pagina Facebook, Twitter o ancora meglio QUI. Detto questo, non rubiamo altro tempo, vi invitiamo a prendere i popcorn, la birra e leggere l'impressionante cronaca di quanto accaduto nel day 5 del Master della Compassione!

La giornata è partita con la notizia freschissima, divulgata alla MDC Arena dallo strillone del quartiere, ovvero il matrimonio ormai certo tra Andy Murray e la sua fidanzata Kim (sulla Luna arrivano con un po' di ritardo per via della distanza con la Terra, che i piccioni lunari faticano a coprire). I giocatori hanno quindi commemorato il definitivo spegnimento della Playstation dello scozzese con un minuto di silenzio. A Juan Monaco, in tribuna per tifare Nadal, è anche scappata una lacrimuccia.

Poi è stata la volta di Wilander è il suo Game, sets and Mats: ospiti del giorno Almagro e Paire. I due hanno sfiorato la qualificazione al Master  - per entrambi sarebbe stato un felice ritorno dopo l'esperienza dello scorso anno - ma durante la stagione hanno lasciato qualche prezioso punto compassione qua e là. Almagro ha addirittura battuto Nadal, mentre Paire ha fatto così pena che anche Verdasco, in privato per non compromettere la sua reputazione, gli ha spiegato che per prendere parte al Master bisogna comunque dare segnali di vita durante l'anno, non fare talmente schifo da sembrare assenti. La trasmissione si è però chiusa dopo tre minuti perché, grazie alla simpatia profusa dai due, Eurosport Interstellar ha ottenuto i record negativi di ascolto. In pratica in quel momento erano davanti alla TV solamente la mamma (addormentata) e il cane di Almagro, che stava tentando di accoppiarsi col gatto.

E finalmente, ripetiamo, finalmente, si è arrivati agli incontri del giorno, Nadal-Berdych e Janowicz opposto a Cilic, che ha sostituito Dolgopolov dopo la squalifica per le irregolarità nell'incontro con Nadal.
Berdych si è presentato con la nuovissima tenuta H&M: abito da sera, tacchi alti e borsetta Louis Vuitton, all'interno della quale aveva sistemato il neurone appena sputato da Tsonga. Verdasco, alla vista di cotanto schifo, ha vomitato nella Jacuzzi, rendendo necessario il cambio dell'acqua. Operazione che ha fatto posporre l'inizio del match di tre ore in quanto lo spagnolo usa solo acqua della fonte della giovinezza su Venere.

E veniamo a Nadal.
Lo spagnolo è entrato in campo insolitamente con un pizzico di ritardo, questo perché purtroppo il joypad che lo zio Tony utilizza per telecomandare il nipote è andato perso. Voci incontrollate parlano di Dolgopolov visto uscire dagli spogliatoi dello spagnolo con il prezioso oggetto in mano, forse per vendetta dopo la squalifica, ma nulla di confermato. A quel punto zio Tony ha dovuto optare per il controller di riserva, preso in uno squallido negozio cinese. Sì sono arrivati anche sulla Luna.

Nonostante l'inconveniente Nadal è uscito ad entrare in campo, allineando ovviamente le bottigliette insieme al barattolo di vetro con l'appendice sotto alcol, nuovo tic porta fortuna dell'iberico. E' iniziato quindi l'incontro e come al solito le onde radio provenienti dallo spazio hanno iniziato a fare interferenza con il joypad dello zio. Tra queste anche residui degli ordini che Boncompagni dava ad Ambra a Non è la Rai. Nadal ha quindi iniziato a ballare, leggere letterine e ricevere telefonate dal pubblico da casa. Spazientito, zio Tony ha strappato il controller della PlayStation a Juan Monaco, nel disperato tentativo di riportare la situazione alla normalità.

In tutto questo Berdych, tra un tweet idiota e l'altro, telefonava a Nadal per chiedergli consigli vista l'evidente crisi con la Satorova.

Il joypad di Monaco aveva però le batterie scariche, per cui ormai la situazione era degenerata. Zio Tony così, in preda al nervosismo, ha deciso di scendere in campo e, approfittando delle difficoltà di movimento di Berdych dovute al tacco 12 che portava, lo ha agevolmente piallato 6-2 6-2, facendolo scappare velocemente sulla Terra col primo Shuttle disponibile. Il tutto mentre Nadal cantava e ballava T'appartengo ai giudici di linea. Un altro basilare punto in saccoccia per lo spagnolo.

E dopo le emozioni provate grazie a Nadal, è giunto il momento di Janowicz-Cilic.
Il croato però, appena sceso in campo è stato subito travolto da un ballo di gruppo organizzato da Rafa. Così, notate le condizioni pietose dello spagnolo, Marin grazie alle reminiscenze del seminario si è impegnato per provare a guarire Nadal con un esorcismo:
"Arrotinum, exorcismus, smutandorum.
In Berasategui nomen, Ambra spiritum exit de hoc corpus.
Bottigliettam allineatam perpendiculari,
In Corretja et Ferrero pallettarum
fascetta spostata capellorum

zium Tonium vade retro."

Tutto attorno si è subito sollevata una tempesta con vento, fulmini e saette. La figura di Cilic era illuminata a giorno da un fascio di luce che usciva da sottoterra. Gli angeli suonavano le trombe. La MDC Arena girava così veloce che la forza di gravità ci stava schiacciando alle pareti. Ma mentre tutto faceva pensare all'arrivo dell'Apocalisse e alla riuscita dell'esorcismo da parte di Cilic, Nadal è peggiorato e ha cominciato a cantare Te pertenezco (la versione spagnola di T'appartengo), e a quel punto anche Marin ha capito che non c'era più nulla da fare.

Il tentativo di esorcismo è stato però così potente che si è riversato contro Marin stesso: il croato la notte prima aveva fatto un altro patto col diavolo, per provare a ripetere le gesta dell'US Open e, con un rito satanico, ha provato a tornare quell'indemoniato visto nelle due settimane di New York.
Tutto inutile. Tutto perso.

Dopo cotanto sforzo era tornato ad essere il solito fra' Cilic da Medjugorje. Addio trionfi, addio belle ragazze negli spogliatoi. Ivanisevic scappava nudo con le tipe e Marin, solo, triste e sconsolato, è stato vittima di un super Janowicz.
Il polacco infatti, rientrato dopo il rapimento alieno e con il cervello completamente ricostruito (quindi degno di un essere umano normale), ha agevolmente spazzato via i resti di Cilic e in due rapidi set ha guadagnato il punto che gli è valso il secondo posto in solitaria e le semifinali del Master della compassione 2014.
Applausi.

"T'appartengo e io ci tengo e se prometto poi mantengo... " Opss, scusate ci siamo lasciati andare, ma vedere lo spettacolo di ieri ci ha mandati fuori di testa. Nadal e Janowicz in semifinale, con chi lo sapremo solo dopo l'ultima giornata del girone B, per la cui cronaca vi rimandiamo a domani.
Saluti dalla Luna!

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