Si sono chiusi i disastrosi round robin del Master di fine anno e finalmente possiamo tirare un sospiro di sollievo. Le infinite aspettative, doverose visto il tipo di evento a cui stavamo andando incontro, sono state così tanto deluse che queste ATP Finals ci hanno indispettito. Non c'è stato un match degno di essere definito tale, le osannate nuove facce hanno deluso fin dai primi istanti all'ennesima potenza e inoltre non c'è stata una minima lotta, se non negli incontri di chi era già eliminato, quindi snobbati e inutili a prescindere. Questa edizione è stato un flop assoluto. Fortunatamente il 23 novembre partirà il Master della Compassione 2014, l'abbiamo appreso proprio oggi, grazie a una mail del Gran Consiglio Supremo della Compassione, che oltre alla data e alla conferma dell'evento, ci allegava il teaser, che potete visionare QUI. Imperdibile.
Noi stessi che dovremmo scrivere qualcosa siamo imbarazzati nell'essere costretti a ripeterci, ma non è colpa nostra se gli incontri con maggiori attese sono terminati in poco più di un'ora, con i game vinti dallo sconfitto numerabili sulle dita di una mano. Negli ultimi due giorni abbiamo infatti visto l'attesissima Federer-Murray terminare 6-0 6-1, ma siamo andati a un passo dalla bicicletta (6-0 6-0). Fosse entrata una volée di Roger, sullo 0-30 e servizio Murray, ora saremmo qui a raccontarvi un double bagel. A 4 si è invece fermato Berdych opposto a Djokovic andando in doppio 6-2. Match desolanti.
Molto più combattuti gli altri due incontri, peccato fosse inutile giocarli, se non per i poveri disperati che hanno pagato fior fior di quattrini per comprarsi i biglietti e per i due protagonisti stessi, intenti a spartirsi sacchette di dollari per appena una partita portata a casa. Così Nishikori si è imposto al terzo su Ferrer (alternate di Raonic, che si è ritirato in quanto aveva terminato lo stucco per i capelli) e Wawrinka allo stesso modo su Cilic.
Il croato è stata l'assoluta delusione di questo Master e noi l'abbiamo detto da sempre, visto che vincere uno Slam per un giro di coincidenze non è sufficiente per essere inserito tra i migliori dell'anno. Nella classifica dei peggiori un pelo sotto c'è Raonic, ma almeno lui, a differenza di Marin, ha guadagnato sul campo tutti i punti per rientrare nell'ambita rosa. Continuiamo con Murray, che è riuscito a battere solo l'intimorito Milos, ma al momento di togliere fuori le unghie con Federer, ha dimostrato la sua infima solidità. Un micron sotto lo scozzese c'è Berdych, che per essere stato invisibile tutto l'anno ha fatto fin troppo: un bel selfie pre-torneo.
Esclusi Federer e Djokovic, arrivati alle Finals in una forma splendida, tanto che sembra doveroso riservare a loro l'ultimo atto, la vera sorpresa del torneo è Nishikori. A differenza di Cilic, lui i punti per esserci li ha guadagnati sul campo e il rendimento è stato più che positivo, nonostante sia uscito perdente dagli US Open. Certo oggi pensiamo riuscirà a fare ben poco a partire dalle 15 contro Nole, ma speriamo almeno di divertirci. Alle 21 invece il derby svizzero tra Federer e Wawrinka. Stan esce illeso dalle bacchettate solo perché ha trovato nel girone Berdych e Cilic, coi quali non avrebbe di certo potuto perdere, ma nel complesso il rendimento in questo torneo è parecchio deludente visto che l'unico vero match che avrebbe dovuto disputare contro Djokovic l'ha perso in modo disastroso.
In tutto questo si è risolto anche l'incognita del primo in classifica ATP per il 2014. Ieri infatti, Djokovic portando a casa il successo, ha tolto a Federer ogni speranza di sorpasso. Doveva giocare contro Berdych, non poteva succedere altrimenti. E con questo è tutto dagli ultimi due giorni di Londra... che la compassione sia con voi!
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