E' l'evento dell'anno, il momento più atteso dai veri appassionati di tennis, il target dei giocatori, la competizione che non fa sconti, la più imitata, discussa e controversa. E' il Master della Compassione. Come al solito i sacri membri del Gran Consiglio Supremo della Compassione hanno atteso fino all'ultimo punto ATP giocato prima di inviarci la lista degli otto prescelti. E alla mezzanotte di oggi, dopo che ieri il web è stato congestionato da voci non ufficiali che nominavano eventuali partecipanti, ci è finalmente giunta la sacrerrima pergamena in platino scritta col sangue del vincitore dello scorso anno, Julien Benneteau, e sigillata col gel di Verdasco.
Eravamo tranquilli nel soggiorno della nostra reggia, su un comodo sofà di pelle umana, sorseggiando l'abituale Goût de Diamants accompagnato da caviale Almas e visionando un film porno in Real 3D, quando siamo stati disturbati da un'esplosione che proveniva dal nostro giardino di 800 ettari. Affacciati alle finestre in vetro antiproiettile e laminate d'oro, abbiamo visto che proprio in mezzo alla piantagione di zafferano si era sviluppato un enorme incendio. Svegliati gli schiavi con le fruste di filo spinato, li abbiamo costretti a spegnere le fiamme - due sono deceduti - per permetterci di capire cosa fosse successo. Grande lo stupore quando abbiamo potuto vedere che era caduto un grosso sasso polveroso, un sasso e niente più, che sulla superficie aveva un buco fatto da un trapano italiano. Sì, era la 67P che mostrandosi nella sua nudità e senza la coda luminosa, ci ha smontato l'immagine di asteroide terribile e malefico del film Armageddon. Gli unici ad eccitarsi per quanto visto, oltre agli scienziati, eravamo noi, perché al centro del buco brillava il cryptex con al suo interno l'attesa pergamena.
Srotolato il documento abbiamo finalmente scoperto l'esatta location dell'evento, gli 8 nomi e i due alternate, che avrebbero preso parte al Master della Compassione. Qui di seguito la trascrizione del documento, che abbiamo tradotto parola per parola dal Sumero:
"Carissimi Walk Over e Lucky Loser
è il Signore Supremo della Compassione che scomoda la mano per scrivere il documento ufficiale che renderà noti all'umanità gli otto compassionevoli prescelti nel 2014. Vi ricordo che come al solito il criterio per la nomina riguarda sempre il rapporto potenzialità/risultato dell'anno corrente, in confronto al precedente. A questi vanno poi uniti gli svariati elementi di compassione, registrati durante tutta la stagione, mediante complessi algoritmi che solo noi illuminati del Sacro Consiglio Supremo della Compassione possiamo comprendere e quindi eviterò di spiegarvi.
Partiamo subito con la location. Il Master della Compassione nel corso degli anni è cresciuto esponenzialmente fino a raggiungere dimensioni inestimabili. Inoltre le continue dirette via satellite su tutte le TV mondiali, tranne che in Italia per questione di diritti mai acquistati, hanno sparso nell'etere le immagini di tutti gli scorsi eventi, portando testimonianze del torneo oltre la nostra galassia. Ecco che quindi era doveroso prima di tutto avere una nuova struttura dedicata: la MDC Arena. E questo l'avevate già visto dal teaser che vi avevo mandato qualche giorno fa. Dopodiché bisognava innalzare la location affinché fosse raggiungibile da chiunque vagasse casualmente nelle vicinanze. Ecco che non poteva essere scelto posto migliore: il lato oscuro della Luna, con le sue leggende e misteri.
Su questa costruzione sono state impiegate le tecnologie più avanzate che permetteranno il normale svolgimento del torneo, come del resto è sempre successo nelle altre edizioni, no? Avrete modo di scoprirle di persona e raccontarle ai vostri lettori nel fine settimana, dopo che Han Solo avrà provveduto a portarvi alla MDC Arena col suo Millennium Falcon.
E ora arriviamo alla parte che state aspettando più di tutto, gli otto nomi:
Jo-Wilfried Tsonga: se escludiamo il Master 1000 di Toronto, vinto per chissà quale coincidenza astrale, il suo 2014 ha visto come picco massimo la finale del 250 di Marsiglia persa da Gulbis. E questo potrebbe bastare. Si aggiunga che poi durante l'anno si è spinto praticamente mai oltre i quarti di un torneo ed è riuscito a perdere da nomi del calibro di: Benneteau, Giraldo, Matosevic, Youzhny e Przysiezny. Negli Slam non è mai andato oltre il terzo turno. E' sceso addirittura alla 17esima posizione durante l'anno. Il Master della Compassione lo attenderà a braccia aperte.
Tomas Berdych: la sua stagione è partita alla grande con una sconfitta al primo turno per mano di Karlovic a Doha, per poi risalire con una semi agli Australian Open e la vittoria di Rotterdam, addirittura su Cilic! Quando ormai era lanciatissimo, la H&M ha cominciato a vestirlo nel peggiore dei modi e, facendosi ribrezzo da solo, ha optato per esemplari sconfitte, come quella da parte di Bautista Agut fino a un walk over contro Nadal. Da qui in poi l'abisso, se non l'incubo, visto che i suoi carnefici sono stati persone del calibro di Garcia-Lopez, Berlocq, Gulbis, Lopez, Pospisil, Gasquet, Simon, Andujar e soprattutto Yen-Hsun Lu. E' rinato vincendo il torneo di Stoccolma, un 250 che gli ha dato i punti necessari per andare a farsi umiliare all'ATP Finals. Il suo nome non poteva mancare al Master della Compassione
Jerzy Janowicz: se escludiamo la finale di Winston-Salem, persa per mano di Rosol, è estremamente complesso trovare un torneo dove sia andato oltre il terzo turno. Per lui sarebbe dovuto essere l'anno della conferma e della coronazione a top ten, invece non ha fatto altro che dimostrare che da fine 2012 a metà 2013 ha solo avuto fortuna senza confini, mentre confezionava risultati che lo dipingevano come astro nascente. Nel 2014 però è diventato subito una meteora passando dalla posizione 21 (è stato anche 14 a metà 2013) alla 43, senza disdegnare un avvilente 65° posto a metà agosto. Ha perso veramente da chiunque, inutile elencare. E' un ottimo favorito al titolo nel Master della Compassione 2014.
Alexandr Dolgopolov: anche lui è uno di quelli per i quali è inutile elencare da chi ha perso perché ci sono nomi talmente anonimi che potremmo inventarne alcuni e nessuno se ne accorgerebbe. Vanta la vittoria su Nadal, evento che solitamente da parecchi punti anti-compassione, ma è tutto il resto che non va assolutamente bene. E' ormai diventato un habitué di questo torneo, infatti c'è stato un grosso dibattito su di lui. Il Gran Consiglio Supremo della Compassione si è diviso tra chi gli voleva dare un anno di pausa per rispetto alle sue palle corte e chi è rimasto intransigente vedendo i risultati catastrofici. Alla fine si è deciso che proprio lui, alieno proveniente dal pianeta Drop, in questa edizione stellare del Master della Compassione non poteva mancare!
NMM: sarebbe dovuto entrare in top ten (da circa 5 anni ormai), ma mai quanto stavolta il traguardo era praticamente certo. Quindi per confermare questo pensiero ha perso all'esordio di stagione da un tale Bhambri, probabilmente uno spazzino di Chennai inserito in tabellone tanto per riempirlo. Per riprendersi ha conquistato nientemeno che Vina del Mar, ma poi è precipitato nella desolazione assoluta guadagnando raramente due turni nei tornei giocati e perdendo da nomi illustri quali: Giraldo, Klizan, Rosol, Krajinovic, Cuevas, Mannarino, Kukushkin, Pouille e Wang. Uno più fulmine di guerra dell'altro. Se ci fosse una classifica di scenate in campo, quelle di NMM sarebbero senza dubbio le più fantasiose e lui numero uno indiscusso. Per tutte queste ragioni non potevo non averlo nella rosa degli otto compassionevoli del 2014.
Andy Murray: Ha iniziato l'anno al numero 4, l'ha chiuso al 6, ma è anche passato allegramente per il 12. A fine stagione, quando ormai i big erano spariti e stavano pensando a preservarsi per il Master di fine anno, ha vinto 3 tornei, non certo con sconfitte sui top players, ma su Robredo e Ferrer. Due vecchi sul viale del tramonto che gli hanno anche dato parecchio filo da torcere. Diciamo che altri - Federer - al suo posto sarebbero stati già alla gogna da mesi. E' giunto a Londra per il rotto della cuffia a far ridere a destra e a manca conquistando un solo incontro e prendendosi un 6-0 6-1 da Federer. Un anno assolutamente anonimo, nel quale non è riuscito a confermare una virgola del precedente. Dopo aver generato torrenti di compassione a Londra, sono gioioso di averlo al nostro Master.
Richard Gasquet: punta di diamante del torneo, ha duramente lavorato tutto l'anno fin dal primo giorno per essere tra i prescelti e ci è riuscito a pieni voti già dall'estate! Lui è la prova che il Master della Compassione può essere un obiettivo, ma va guadagnato col sudore e col sangue. Sono quelli come lui i giocatori che mi rendono più orgoglioso della nostra competizione. Cominciato l'anno al numero 9, l'ha chiuso al 26. Ha giocato solo una finale e l'ha persa da Monfils, per il resto è stato un habitué dello psicodramma. Mai come quest'anno l'ho visto così compassionevole. Un vero professionista. Anche lui è uno che ha perso praticamente da tutti, non riuscendo mai a superare il secondo turno nei tornei, se non per qualche caso sporadico inutile da menzionare. Con le lacrime di gioia agli occhi lo accolgo al Master della Compassione
Rafael Nadal: surprise! Con la mia accurata selezione non perdo mai le occasioni e questo è stato l'anno giusto per non lasciarmelo sfuggire. Ha iniziato la stagione più che vincente conquistando Doha e facendo finale agli Australian Open. Come al solito si è poi rifugiato nei tornei sul rosso sudamericano a vincere contro il nulla per trovare punti facili, ma una volta arrivati i 1000, ha dovuto attendere a Madrid per vincere in finale su... Nishikori. Portato a casa il suo abituale Roland Garros, ha iniziato a perdere ovunque e da chiunque: Brown, Kyrgios, Klizan, Lopez, Coric togliendo fuori ad ogni tappa un nuovo infortunio. Alla fine anche quest'anno è riuscito a non giocare i 2/3 di anno che non sono sulla terra e prima di Londra si è ritirato definitivamente per un'operazione all'appendice. Visto che sono sensibilissimo ai drammi, gli voglio dare l'opportunità di recuperare i giorni di malattia persi nel 2014 col Master della Compassione! Benvenuto Rafa.
Alternates:
Marin Cilic: ha vinto Zagabria, Delray Beach, Mosca e soprattutto gli US Open, infatti l'invito di quest'anno non gli arriva tanto per il rendimento annuale (abbastanza sufficiente per uno mediocre come lui), ma per la figura misera che ha fatto nel Master di Londra. Non aveva raggiunto i punti necessari per esserci, ma è entrato solo perché vincitore casuale di uno Slam. E' stato un totale pesce fuor d'acqua perché gli mancava l'esperienza vincente sul campo. Non ha di certo onorato la sua entrata da leone e infatti è uscito nell'assoluta compassione. Come di diritto è stato preso all'ATP Finals, così succederà per il Master della Compassione
Fernando Verdasco: è veramente inutile raccontarvi la sua compassione e le sue sconfitte di quest'anno, perché sono di pubblico dominio. Lui è un tennista che ogni anno guadagna puntualmente la testa di serie numero uno di questo torneo. Infatti vi starete chiedendo perché non è in cima alla lista a dominare su tutti. Semplicemente per una questione pratica. Verdasco dall'anno scorso, oltre a diventare azionista di maggioranza delle mutande CK, è diventato azionista anche di una altissima percentuale del Master della Compassione. Quindi in questa edizione sarà direttore del torneo, ma anche supervisor, si occuperà delle pubbliche relazioni e, se dovesse servire un alternate, giocatore. In pratica ha raggiunto un livello di compassione talmente alto che l'anno prossimo verrà integrato nel Gran Consiglio Supremo della Compassione, quindi mi sembra superfluo farlo scendere in campo nei gironi, perché sarebbe una sfida impari. Ma se dovesse servire, non si tirerà indietro.
Così sono stati sorteggiati i giocatori:
Gruppo A
Janowicz
Dolgopolov
Berdych
Nadal
Gruppo B
Gasquet
NMM
Tsonga
Murray
Visto l'impegno Davis della Francia, il giorno 23 novembre aprirà le danze il Gruppo A. Gasquet e Tsonga verranno poi accompagnati allo shuttle, per raggiungerci sul lato oscuro della Luna e iniziare il loro torneo lunedì.
Cari Walk Over e Lucky Loser è tutto, la mia mano è stanca di scrivere e il resto ve lo racconterò quando sarete sul posto. Vi aspetto con ansia nella nostra nuova sede sul lato oscuro della Luna all'interno della MDC Arena. Colgo l'occasione per ricordarvi di portarvi panini e merendine dalla Terra, perché come ogni anno non vedrete nemmeno un centesimo per il vostro lavoro.
Compassionevolmete
il Signore Supremo della Compassione"
Il Signore Supremo della Compassione ha detto proprio tutto quello che c'era da sapere e forse anche troppo. Noi siamo gasatissimi di andare sul lato oscuro della Luna e scoprire le meraviglie della MDC Arena. Ma ancora di più non vediamo l'ora di assistere ai match che, coi nomi in ballo, saranno da capogiro!
Noi siamo pronti, l'appuntamento è rimandato al weekend, quando una volta sul posto vi potremo dare le anticipazione sulla nuova arena e non solo... Che la forza sia con voi!
0 commenti:
Posta un commento