Tratto dal dizionario Treccani:
Compassione: Sentimento di pietà verso chi è infelice, verso i suoi dolori, le sue disgrazie, i suoi difetti; partecipazione alle sofferenze altrui; Destare pietà
Questo è il riassunto perfetto di quanto abbiamo potuto ammirare nei primi due giorni di Londra, torneo (ricordiamolo) conclusivo dove si dovrebbero incontrare i migliori 8 dell'anno e ci dovrebbero essere regalati dei match paragonabili tutti a finali di Master 1000.
Unico gruppo che merita due righe è sicuramente il primo, ma solo grazie alle disgrazie di Murray, sempre gradite. Ammutolito senza diritto di replica da un Nishikori nemmeno trasformato in super Saiyan di primo livello, si vede mestamente nella parte bassa del gruppo, vantando come bottino solamente quattro game vinti e diverse opportunità di ribaltare il match buttate all'aria. Sembrava lui l'esordiente. La perla del break sul game finale rimane sempre un tocco di classe compassionevole, un marchio di fabbrica degli italiani, ma stavolta sdoganato con orgoglio dallo scozzese. Complimenti
In serata si è quindi consumato il trauma sul rookie Raonic. Utilizzati i primi sette game per capire che non si trovava nel boschetto della sua fantasia, ma al Master di Londra, dopo un bruciante 6-1 è riuscito a tenere testa a Federer per tutto il secondo set fino al tocco di classe: tie-break perso a zero. Ci aspettavamo tanto altro da lui, ma a questo punto lasciamo parlare i fatti.
Il gruppo B proverà a regalarci emozioni oggi con Federer-Nishikori alle 15 e Murray-Raonic alle 21, in pratica si sfidano i vincenti contro i perdenti. Brividi.
L'altro gruppo vede Djokovic giocare da solo contro tre disperati. Il serbo ha concesso solo solo due game a Cilic a dimostrazione che vincere uno Slam non è parametro da tenere in considerazione per mandare uno a giocare il Master. Nell'altro singolare, il genio Berdych (dobbiamo ancora capire dove ha preso i punti nel 2014 per esserci), è stato vittima dello stesso destino del croato: 1-6 1-6. Wawrinka l'autore della mattanza. E ciò la dice lunghissima su quanto domani il serbo avrà da sudare contro lo svizzero. Speriamo però di sbagliarci, visto che in passato questi due ci hanno regalato tanto spettacolo.
A chiudere la giornata di domani Berdych-Cilic. Che dire... è molto meglio seguire il torneo di doppio.
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