Prima o poi sarebbe dovuta arrivare e forse ha scelto il momento migliore per farlo: sabato sera, cena in famiglia, TV accesa a trasmettere spettacolo. Finalmente al Master 2014 abbiamo visto una partita di tennis, meritevole di essere definita tale. Protagonisti dell'opera Wawrinka e Federer. E' stato un match degno di questo evento, sviluppato e conclusosi probabilmente nel migliore dei modi, non perché alla fine ha vinto Roger, ma perché per come è andato il torneo era a lui che spettava quel posto in finale opposto a Djokovic, mentre noi ci meritavano finalmente un po' di spettacolo.
Se Wawrinka ci ha insegnato qualcosa, è che quando è ispirato, quel giorno dobbiamo prenderci due ore di pausa per stare a guardare il suo show. Negli ultimi due anni i migliori match vedono il suo nome (nel bene o nel male) parecchie volte tra i protagonisti e magari quello di ieri non passerà come un incontro da ricordare, ma è solo grazie a lui se la partita è diventata degna di nota.
Sì, perché a cinque minuti prima dell'inizio sembrava abbastanza scontato che avrebbe vinto Federer, e anche facile, soprattutto analizzando il cammino dei due durante tutto il torneo. Ma nemmeno il tempo di accorgersi che l'incontro fosse iniziato, che Wawrinka ha subito preso il servizio all'avversario. Roger non aveva ancora subito un break durante la settimana e questo bigliettino da visita ha cominciato a far drizzare le orecchie agli appassionati. Ancora di più quando l'evento si è ripetuto sul 4-2 per Stan, che guadagnava così la possibilità di andare a servire per il set sul 5-2. A questo punto c'è stato un controbreak su un momento decisivo e questo ci avrebbe forse dovuto far capire a cosa stavamo andando incontro, se non che, da ottima sceneggiatura, il parziale si è chiuso 6-4 per Svizzera 2, deviando i nostri sospetti su cosa sarebbe successo nel finale.
Il secondo set è giunto quasi al capolinea senza che nessuno perdesse il servizio. Ci sono state palle break, ma zero sfruttate, fino a quando sul 5 pari, Federer ha deciso di vincere il set piazzando otto punti consecutivi e sigillando il parziale 7-5.
Il terzo si è aperto subito all'insegna del thriller: su un passante stretto di Wawrinka, il giudice di linea chiama l'out e l'arbitro corregge in palla buona. Il mondo intero si è accorto dell'overrule tranne Federer, che ha continuato il game convinto di aver portato a casa quel punto. Annunciato lo 0-40, Roger ha cominciato a protestare affermando che in realtà lo score era 15-30. Appresa l'imperdibile e ormai irrecuperabile svista, il gioco è ripreso e si è concretizzato il break in apertura per Stan. Panico, soprattutto quando poi l'occhio di falco televisivo ha svelato che l'overrule dell'arbitro era sbagliato di almeno 10 centimetri.
Poteva essere il capro espiatorio perfetto per la sconfitta di Svizzera 1, se non ché, al momento di chiudere l'incontro, Wawrinka ha compiuto un disastro nella gestione dei match point e, dopo averne bruciato 3 in maniera scellerata, si è visto controbreakkare per giungere quindi al 5 pari. Ma non bastava, perché al turno di servizio di Roger, Stan è riuscito a buttare altre due preziosissime palle break, prima di andare sotto 6-5.
L'incontro a questo punto non poteva non chiudersi al tie-break. Federer è partito subito in quarta, ma avanti 5-3 si è visto recuperare 5 pari, fino ad andare sotto 6-5. A Wawrinka però non bastavano i tre match point annullati, così si è portato a 4 e a quel punto, Federer alla sua prima occasione di prendersi la partita non ha fatto complimenti. Roger è quindi giunto in finale dopo quasi tre ore di incontro, situazione che va a genio al fresco e riposato Djokovic, che aveva terminato la sua semi nel pomeriggio.
Nonostante si sia conclusa al terzo, della semi di Nole c'è veramente poco da dire.Il serbo ha portato a casa il primo set per 6-1 dominando senza storia. Nel secondo c'è stata una bambinata che ha poco a che vedere con uno che è numero uno al mondo: dopo un suo doppio fallo, il pubblico ormai girato di palle per il fatto che stava andando incontro al solito match da un'ora con dominio assoluto di uno dei due e quindi assenza di gioco, ha applaudito per risvegliare il giapponese e incoraggiarlo a sfruttare l'occasione. Djokovic si è offeso (!) e ha buttato il parziale. Cominciato il terzo set, non c'è stato nemmeno il tempo di fiatare, che Nole ha servito un ovetto bello caldo al giapponese in tempi record, portando a casa il match.
A Londra avremo quindi la finale più giusta, tra i due che hanno veramente meritato il posto durante la settimana, giocando un tennis quattro gradini sopra gli altri. Ovviamente il favorito è Djokovic, non solo perché più giovane e allo stadio "macchinetta infallibile", ma anche perché Federer ha terminato in tarda notte, dopo tre ore di partita, che oggi sentirà sicuramente sulle sue gambe.
Per il reale verdetto non ci resta che aspettare a stasera. Partenza ore 19!
Buon tennis a tutti...
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