Dopo un week-end da All Stars con il finale da Oscar, il tennis si è rifugiato nell'umile Dubai per dar vita a un ATP 1000 mascherato da 500, sia per il prize money, che per i nomi che vi partecipano. Ma non possiamo andare avanti, senza fare un accenno alle finali della settimana scorsa. A Buenos Aires ha vinto Ferrer al terzo su Almagro. Amen. A Marsiglia invece niente miracolo per Llodra. Il francese, una volta battuto Ringhio Tipsarevic in semi, niente ha potuto contro la solidità di gioco di Del Potro. L'argentino conferma la sua voglia di risalita, ma la stesa inspiegabile, e senza diritto di replica, presa da Federer a Rotterdam mette parecchi dubbi sul livello e le sue reali potenzialità. A Memphis l'apoteosi. Nella fase più disastrosa della sua carriera, Melzer ha vinto il torneo più importante della sua bacheca giocando in grazia divina per una settimana, e ancora di più in finale contro Raonic. Per il povero canadese non c'è speranza, l'anno scorso ha perso da Roddick, poi scomparso o quasi durante il resto dell'anno, e stavolta gli è capitato l'austriaco impeccabile. Magari l'anno prossimo perderà da Seppi, chi può dirlo.
Questa settimana si giocano altri tre tornei, due ATP 250, uno ad Acapulco e l'altro a Delray Beach, e un 500 a Dubai, che ha poco da invidiare a un Masters 1000. Per ovvie ragioni, il torneo messicano sulla terra, con testa di serie Ferrer e Almagro, faremo finta non esista, a meno che non ci siano i miracoli italiani imprevisti. Tre ai blocchi di partenza: Giannessi e Starace, (opposti al primo turno, ha vinto il campano in due set) e Volandri che ha trovato un sorteggio facile... Verdasco. Il 250 americano invece è un Memphis scarico. Isner, testa di serie numero 1, è seguito da fra' Cilic (!), quindi Troicki e Roddick. Ci sono i giovani Tomic e Young, per ora pompati immotivatamente, e i veterani quali Gulbis, Malisse, Karlovic, Rochus, Petzschner e Melzer. Diciamo che anche per questo torneo, a meno che non accadano imprevisti, non ci faremo di certo in quattro per seguirlo.
L'attenzione ovviamente andrà nel povero ATP 500 di Dubai dove in entry list ci sono tutti i top ten esclusi Nadal e Ferrer. Stranamente spagnoli e non proprio amanti del veloce, anche se all'aperto. Testa di serie numero uno è Djokovic a cui seguono Federer, Murray e Tsonga. Lo scozzese dalla parte del serbo e il francese da quella dello svizzero, che ringrazia. Dal lato di Nole anche Berdych e Tipsarevic, mentre per Roger, Del Potro e Fish. Cipolla è l'unico rappresentante azzurro e ha pescato Ljubicic. Giocabile. Per il resto avremo tanti succulenti primi turni: Del Potro-Dolgopolov, Baghdatis-Tsonga, Youzhny-Gasquet, Lopez-Mahut e Federer-Llodra. C'è l'imbarazzo della scelta. Il torneo è già cominciato ieri, assieme alle dirette su Supertennis, ma per ora si è visto poco perché erano tutti match a senso unico: Golubev ha battuto abbastanza tranquillamente il fratellino di Nole Djokovic (WC discussa del torneo), Fish è andato facile su Beck e il numero uno del mondo ha eliminato con calma un promettente Stebe. In chiusura, il match più snobbato tra Lacko e Bubka, è stato quello che ha regalato più emozioni, soprattutto nel finale del terzo set dove, dopo un lungo tie-break chiusosi 16-14, ha vinto lo slovacco, che ha festeggiato col suo inconfondibile sorriso ebete.
E' tutto, come al solito vi rimandiamo alla nostra pagina Livescore, per trovare tutte le informazioni dettagliate ed extra sui tornei della settimana e non solo. Buon tennis!
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