Sapete bene quanto siamo solitamente critici nei confronti dei colori azzurri, forse non sapete però, visto che non ne è capitata quasi mai occasione, che siamo anche in grado di esaltarci per i rari bei successi dei nostri portacolori in giro per il mondo. E' il caso della vittoria di Filippo Volandri su David Nalbandian, giunta ieri a San Paolo nei quarti di finale. Abbiamo visto il livornese giocare quasi come ai tempi d'oro, trovare nel suo splendido rovescio un'arma di distruzione e creare qualche bella pennellata che ha lasciato di stucco il forte argentino, andato letteralmente in bambola nel terzo set.
E pensare che a un certo punto rischiavamo come al solito di parlare di compassione. Dopo aver perso il primo e aver sistemato le cose nel secondo Volandri era partito bene nel terzo, conquistando un break che gli permetteva di viaggiare a vele spiegate fino al 4-2. Poi è arrivato il controbreak dell'argentino, e in quel momento ci sono venute in mente le solite frasi che avremmo letto nei cosiddetti siti "seri" di tennis: "ce la stava per fare", "ha giocato alla pari", "gli è mancato tanto così" ecc, tutte quelle locuzioni che nel nostro blog passano sotto il nome di compassione.
E invece... tutto il contrario. Sul 5 pari del terzo show dell'italiano e ancora break e infine servizio tenuto a zero per un conclusivo 3-6, 6-3, 7-5. Bravo Filo. Ora difficile impegno con Bellucci, che gioca in casa. Non c'è da montarsi la testa, anche perché a occhio e croce ci sembra il classico torneo nel quale vince quel gatto attaccato alle palle di Almagro, su questo abbiamo pochi dubbi. Ah, dimenticavamo, è stato splendido vedere quel mezzo giocatore di Verdasco perdere contro il "fortissimo" Ramos Vinolas (dal cui cognome si evince un altissimo tasso di pallettarità), ancora ci chiediamo come un tennista del genere abbia potuto raggiungere le semi di uno Slam. Una risposta ce l'avremmo anche, ma ce la teniamo per noi.
E veniamo a Rotterdam. Boris Seppi ha incantato (al secondo 10'' numero dell'altoatesino) per un paio di game per poi lasciare strada libera a Berdych, che ora se la vedrà con Del Potro in un'interessante semifinale. Dall'altra parte avremo Federer, autore di un match non proprio esaltante contro Nieminen, e Davydenko. Indovinate contro chi è resuscitato il russo? Ma certo, l'angioletto di Beziers, che ieri sembrava quello di un tempo, remissivo e "cagasotto" nei momenti chiave del match. Il francese negli ultimi tempi fa di tutto per apparire un bullo, ma spesso e volentieri rivede i fantasmi del passato quando veniva scherzato da chiunque.
Infine San Josè. Qui le semifinali saranno Harrison-Raonic, interessante, e Benneteau-Istomin, per la quale difficilmente rimarremo in piedi. Vi ricordiamo sempre il nostro livescore, con i main-draw e l'order of play a disposizione per voi, buon tennis a tutti!
0 commenti:
Posta un commento