I tre tornei che ci hanno fatto compagnia in settimana sono arrivati alle battute finali e oggi sapremo chi potrà alzare il trofeo. Nonostante Memphis sia un bel 500, la lista di partecipazione non è stata proprio il massimo dello splendore, in prevalenza c'erano statunitensi e sappiamo benissimo in che acque profonde navighino i giocatori a stelle e strisce. Inoltre, i pochi superstiti Isner e Querrey, arrivati alle fasi più calde del torneo si sono miseramente sciolti. Oggi in finale troviamo addirittura Melzer, che ormai si dava più morto che vivo. L'austriaco, dopo aver battuto Stepanek in semi, vivrà una seconda opportunità di dimostrare che, nonostante l'anno da scemo del villaggio, è comunque ancora da temere. Dall'altra parte ci sarà un giovane che ha già 40 anni di testa, il promettente Raonic, vincitore su Becker nel turno precedente. Il canadese ha confermato la finale dell'anno scorso con notevoli miglioramenti, sia da fondo che a rete. Nella precedente edizione ha dato sfoggio delle sue potenzialità, ma il suo gioco era ancora acerbo e incompleto, non esisteva un rovescio e al volo ne indovinava una su dieci. Adesso è molto più equilibrato, si sono ridotti gli errori ed è nella via dell'omogeneità di gioco in tutte le parti del campo. Ovviamente già la lentezza del finto cemento all'aperto che si profila nei prossimi 1000 lo penalizzerà, per non parlare della terra che lo annienterà. In ogni caso, oggi proverà a migliorarsi alzando il trofeo di Memphis e non il piccolo piattino che gli aveva fatto guadagnare Roddick nel 2011.
Il torneo più accattivante della settimana invece è stato Marsiglia che, nonostante fosse un 250, ha dato sfoggio di una lista di partecipazione niente male. Ovviamente i francesi hanno fatto a botte per accaparrarsi un posto nel main draw e tra tutti ha avuto la meglio Llodra, che ieri ha addomesticato Ringhio Tipsarevic in due set e guadagnato la finale. Il tennista transalpino in casa si anima e compie miracoli inattesi, dando sfoggio di un tennis fine e delicato che ormai non si vede più in giro e solitamente (e purtroppo) porta solo amare sconfitte. Sul cemento francese indoor invece accadono magie e siamo molto contenti di questo. Opposto a lui Del Potro, ormai sempre più costante nella sua risalita al potere. Ieri ha battuto l'idolo di casa Tsonga in tre set. Il pugile sta rispecchiando esattamente la sua posizione in classifica da top ten, ma non top five, appena sufficiente, capace di giocare da dio (ancora di più se supportato dal pubblico) per poi perdersi in un bicchier d'acqua e buttare situazioni favorevoli di vittoria. Proprio com'è successo ieri quando, dopo aver recuperato un set, sotto l'ebbro supporto dei sostenitori, ha raggiunto il pareggio per poi sgonfiarsi miseramente, quasi appagato dei dieci minuti di gloria precedenti. Probabilmente il neurone solitario che gli gira in testa, ora è impegnato a vergognarsi della nuova cresta del francese, per cui non può seguirlo a dovere. Qualche riga è doveroso sprecarla anche per un nuovo francese che ha avuto modo di fare la voce grossa in questo torneo. Parliamo di Olivetti, che scherzosamente avevamo definito calcolatore, ma non ci eravamo sbagliati più di tanto perché il ragazzone transalpino è una vera e propria macchina... da ace. E' dotato di un servizio killer "croato" perché per forza, movimento ed esplosività è un mix tra quello di Ivanisevic, Ljubicic e soprattutto Karlovic. Per quanto riguarda il gioco, lo si vede fare prevalentemente serve & volley, da fondo è invece quasi inesistente. A rete per ora qualcosa di decente la combina, ma messo sotto pressione fallisce (infatti ha perso da Llodra). E' un Karlovic 2.0 e vista la giovane età potrebbe anche evolversi in un Isner 3.0. Ma per ora è troppo presto per parlare a fondo di lui anche se il suo successo a sorpresa su Fish, lo candida a piccola mina vagante che beccato nella settimana di gloria potrebbe distruggere un lato di tabellone. Questo ci piace parecchio.
A Buenos Aires la finale sarà tra Almagro e Ferrer, un motivo in più che ci rende orgogliosi di non aver visto nemmeno un secondo di questo torneo. Concludiamo con l'amara sconfitta della Errani in semifinale a Monterrey, per mano della giovanissima ungherese Timea Babos. Il match è stato trasmesso da Supertennis in extremis e vista la qualità delle immagini l'idea che fossero prese da uno streaming erano altissime. Quando poi il video si è bloccato, e sul sito di bet365 è avvenuto lo stesso inconveniente sullo stesso identico frame, i nostri dubbi che più che collegamento via satellite si trattasse di uno streaming, si sono praticamente confermati. Non vogliamo insinuare che la TV FIT abbia preso le immagini da bet, per carità, anzi, visto che seguire gli streaming al PC ci sta altamente sulle balle, speriamo che Supertennis acquisti più spesso eventi all'ultimo istante anche con questi compromessi perché è sempre meglio vederli in TV comodamente in poltrona, che non con la lente di ingrandimento e la gobba dolorante al PC.
Le dirette partiranno alle 15 circa da Marsiglia e alle 22 da Memphis. Se non vi bastasse quanto vi abbiamo raccontato, c'è sempre la nostra pagina Livescore a disposizione con tutto quel che riguarda i tornei di questa e della prossima settimana. Buon tennis!
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