Quanto ci è caro il nostro movimento in salute! Talmente tanto che ogni settimana non possiamo non riciclare la foto presa dall'album scolastico FIT e confermare il solito voto in pagella. Dopo le loro prestazioni disastrose nei tornei riempitivi della settimana scorsa, questo week-end saranno attesi dalla Repubblica Ceca, capeggiata da Berdych e Stepanek. Si, una passeggiata anche alla luce del fatto che Tomas proprio ieri ha alzato il primo trofeo di stagione a Montpellier. Negli altri tornei Youzhny ha trionfato a Zagabria e Monaco a Vina del Mar. Gli italiani invece hanno fatto massimo il secondo turno. Perfetto. Anzi, diamo a Cesare quel che è di Cesare, sono tutti usciti al primo tranne il più forte, il terminator di Caldaro Seppi, ormai troppo impegnato con la testa alla Davis per concentrarsi in inutili 250 di bassa lega. Ma andiamo con calma e facciamo un veloce excursus della settimana passata, prima di lanciarci nel futuro!
Tra i tre 250 appena terminati, uno era addirittura sulla terra all'aperto, che nella stagione sul cemento, e prevalentemente indoor, ci sta che una meraviglia (!). Parliamo di Vina del Mar, conquistato da Monaco in ben tre set contro Berlocq. Inutile dire che ieri sera, alla notizia che nessuna TV avrebbe trasmesso l'evento, in noi è partito un impulso irrefrenabile che ci ha spinto a correre nel primo centro commerciale ad acquistare una internet TV da 64 pollici LED e 3D per poterci godere l'evento in streaming e non perderne nemmeno un istante. Alla visione ci sarebbero dovuti essere brividi sulla pelle, ma mentre il cervello trasmetteva questo input, è avvenuto un errore di codifica, forse per il freddo, e si sono invertite due lettere per cui sono partiti i brividi sulle palle, cresciute a dismisura dal primo all'ultimo 15. Ha vinto Monaco per 6-3, 6-7, 6-1. Yuppi!
Zagabria era la via di mezzo tra i tre, nel senso che si salvava perché sul veloce indoor, ma la entry list presentava un tasso di mediocrità non indifferente. Ovviamente escludiamo Seppi che è l'eccellenza. Sempre, anche nel perdere. Alla fine si sono giocati il titolo Youzhny e Lacko. L'ha spuntata il russo con un convincente 6-2 6-3, ma siamo convinti che appena tornerà in un torneo di alta fattura, ricomincerà a prendere le sconfitte con filosofia, unico modo per sfruttare la sua laurea. Il povero slovacco, tanto per cambiare, ha sorriso anche quando è stato abbattuto, però stamattina sorride anche di più perché ha guadagnato una vagonata di punti che lo portano tra i top 70. Il ragazzo cresce.
Eccoci quindi a Montpellier, il torneo più prestigioso tra i tre, dove abbiamo visto un interessante francese (tanto per cambiare), il giovane Rufin. Sgangherato, trasandato e col capello arruffato contenuto da una fascia, ha messo in forte difficoltà Simon ai quarti, dopo aver battuto Lopez al secondo turno. Un gioco vario, quasi caotico, ma molto estroso e artistico. Sembra promettente, per ora ce lo teniamo da parte in attesa di vedere come evolverà. La finale è stata tra Berdych e Monfils. Il primo è approdato all'ultimo atto del torneo molto agevolmente e senza perdere un set, il secondo invece ha dovuto fronteggiare anche un match point contro Simon prima di vincere. Pensavamo a una finale divertente, invece non è stata niente di che. In ogni modo si è andati fino al terzo, il ceco ha sudato, ma ha vinto 6-2 4-6 6-3. Per lui ora il temibile impegno in Davis contro l'Italia nel week-end.
Ebbene si, nonostante il giorno libero post-vittoria, Tomas avrà sicuramente passato la notte in bianco pensando ai nomi Seppi, Starace, Bolelli e Bracciali. Chissà quante camomille. Fognini è ancora infortunato al piede, mentre Cipolla, forse l'unico col potenziale per poter incasinare Stepanek o un regolarista come Berdych, è stato ovviamente lasciato a casa. Ma il movimento è in salute, chissenefrega! Pensare che uno dei quattro azzurri possa impensierire minimamente il neo vincitore di Montpellier è fuori discussione, quindi due punti sono sicuri ai cechi, a meno che non ci sia qualche defezione o infortunio all'ultimo secondo. Il tutto si giocherà su Stepanek e il doppio. Ecco le nostre previsioni dei pensieri di Barazzutti: il primo giorno metto in campo Seppi contro Stepanek e Potito contro Berdych così mi prendo il punto di Andreas. Il secondo Bolelli e Bracciali in doppio... ce la giochiamo, ma sono fiducioso... anche se non si dovesse concretizzare il 2-1, nel terzo avrei Starace che vince contro Stepanek e Seppi, che aveva sconfitto Nadal ed è forte sul veloce (!), potrebbe battere Berdych. In realtà noi pensiamo che già il doppio potrebbe essere conclusivo per i cechi e addio sogni di gloria. Capiamo l'essere ottimisti, ma non è che ci buttiamo da un dirupo di 200 metri perché essendo ottimisti può sempre capitare che una corrente ascensionale ci faccia cadere in piedi. C'è poco da illudersi.
Ieri notte invece, le azzurre della Fed Cup hanno conquistato il turno al doppio finale. Il primo set è stato abbastanza equilibrato tra le due squadre, nel secondo invece le italiane si sono spente e le ucraine non hanno fatto complimenti prendendosi il parziale per 6-0. Nel terzo, per fortuna, Pennetta e Vinci si sono risvegliate e uscite da una situazione molto disperata, facendo il minimo indispensabile. La vittoria è arrivata con un 6-1 al terzo. La Tsurenko è stata la bestia nera delle italiane ed è riuscita a far fuori sia la Schiavone, che la Errani (si è ritirata al secondo set dopo aver perso il primo 6-1), la Bondarenko ha fallito in entrambi i casi e alla fine il successo azzurro è arrivato all'ultima opportunità. C'è poco da dire, il movimento è straripante di salute.
3 commenti:
Quanto son ridicole le convocazioni...Come si fa a lasciare a casa Cipolla? Qua non si parla di superare il turno, per carità, ma almeno di dare spazio a chi lo merita o chi ha le giuste caratteristiche...
Se vuoi rincuorarti, Bolelli è uno dei due singolaristi del primo giorno :D
Uno vale l'altro.
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