La prima settimana di tornei ATP del 2015 si è conclusa e abbiamo subito i nomi di chi ben comincia: Ferrer, Federer e Wawrinka. Quest'ultimo è l'unico che ha confermato il risultato dell'anno scorso, gli altri sono due "novità", nonostante Roger nel 2014 fosse comunque arrivato in finale perdendola poi dal padrone di casa Hewitt. In attesa degli Australian Open avremo poi tempo di gustarci in settimana i 250 di Sydney e Auckland. Ma prima di buttarci a capofitto sul futuro, facciamo un breve excursus di quanto accaduto nella settimana che ci siamo lasciati alle spalle.
Partiamo dal torneo che ha meno da dire: Chennai. Purtroppo la partecipazione non era proprio stellare, sembrava un Challenger con Wawrinka e Lopez infilati a caso nella lista. Tra l'altro quest'ultimo è uscito al secondo turno, denotando il suo interesse di andare in India solo per farsi una vacanza pagata. Alla fine lo svizzero ha confermato il successo dell'anno scorso imponendosi in due set su Bedene, che ha guadagnato l'ultimo atto partendo dalle qualificazioni. Che sia un forte segnale dello sloveno in vista del primo Slam di stagione? Non pensiamo proprio, del resto ha battuto Lopez, che ripetiamo, probabilmente si è recato in India per far visita a qualche fiamma segreta, poi Garcia-Lopez e Bautista-Agut. Ovvero due che hanno il doppio cognome, dall'origine dei tempi sinonimo di compassione. Infatti poi il giovane, contro Wawrinka, si è subito dovuto dare un contegno e perdere. Speriamo invece che per lo svizzero tutto ciò sia sintomo di 2014 bis, almeno per la prima parte di stagione.
Doha non cambia nazione e passa da Nadal a Ferrer. E' stato indubbiamente il torneo della settimana dove deliziosamente prima Nadal e poi Djokovic ci hanno lasciato le penne. Il primo all'esordio contro il giovane di belle speranze Berrer. Il tedesco è così entrato subito e a sorpresa tra i papabili per il Premio tennistico internazionale "Robin Soderling" del 2015. Speriamo accenda la competizione per una lista ampia, al momento delle votazioni di fine anno. Il serbo invece ha ceduto alla bombardiera 35enne Karlovic. Il croato è poi andato a due punti dal match anche contro il vincitore del torneo Ferrer, ma purtroppo il corridore prestato al tennis alla fine ha avuto la meglio. Buona prova anche per Berdych, che si è presentato vestito bene e senza cappellino, in modo da far prendere aria al neurone solitario. Partecipare al Master della Compassione 2014 gli ha fatto sicuramente bene, ma alla fine il risultato non cambia: trovatosi di fronte a uno che gli ha rimandato due volte in più la palla, è andato in confusione fino a perdere. Non ha variazioni di gioco. Siamo un passo più avanti rispetto alla stagione passata, ma ancora niente di concreto per lui. Concludiamo il discorso Doha con Terminator Seppi, giunto fino alla semifinale. Il Kid di Caldaro, partito nell'ombra ha portato a casa risultati inattesi per lui: Leo Mayer, Souza e Dodig. Si è sciolto contro il ceco finalista, ci sta.
Si vola dunque a Brisbane, dove Federer ha spento le 1000 candeline, una per ogni match vinto in carriera. E pensare che all'inizio del torneo ha mostrato vagonate di compassione arrivando al terzo set contro la WC australiana Millman. Tutto il resto però è stato più che in discesa, anche il temibile scontro in semi con Dimitrov. Tomic ha ovviamente fato il bullo in patria giungendo fino ai quarti prima di perdere da Nishikori. Il giapponese ha poi ceduto a Raonic, che è quindi giunto all'ultimo atto. E' stata una bella finale quella tra il canadese e lo svizzero, si sono visti diversi colpi interessanti, ma nonostante la sconfitta, una nota positiva va fatta a Milos, che muove i suoi quasi due metri di altezza come se pesasse 20 chili in meno e fosse 20 cm più basso. Oltre ad avere un servizio che gli da un vantaggio non indifferente, sta riuscendo ad essere costante e vincente coi colpi da fondo. Un mix molto vincente. Magari non arriverà nella top 5, ma se resterà almeno costante con le premesse, sarà sicuramente uno da battere in tutto il 2015.
Come detto in apertura, questa settimana c'è l'antipasto degli Australian Open con Sydney e Auckland. Nel primo abbiamo a capo della lista Fognini e Goffin. Riuscirà l'italiano a non vincere il torneo? Sicuramente sì visto che ci sono altri nomi che magari, pur stando indietro in classifica, otterranno risultati migliori perché pensano a giocare a tennis, come per esempio Kohlschreiber o (why not) il rientrato Del Potro, che se la potrebbe vedere con l'italiano in un potenziale secondo turno. Gli altri azzurri in tabellone sono Seppi e Bolelli, quest'ultimo già al secondo turno dopo aver battuto Matosevic. Auckland invece è un vero e proprio Challenger, tanto che Lorenzi potrebbe farci un pensierino. I nomi dominanti sono Robredo e Gulbis. Per quanto possibile staremo alla larga da questo torneo.
Per ogni approfondimento vi rimandiamo alla nostra solita e aggiornatissima pagina Livescore. Per ora è tutto, bye bye!
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