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lunedì 26 gennaio 2015

Australian Open 2015: Per un punto Andreas perse il quarto. Kyrgios avanza, bene i big

Niente da fare per Seppi, il super miracolo non si è avverato. Forse troppi bonus erano già stati spesi contro Federer e con Kyrgios quel pizzico extra per chiudere positivamente è mancato. Ciò non toglie che il match è stato per i primi due parziali a senso unico, con esecuzione impeccabile da parte dell'azzurro: un break assestato nel game giusto e set in saccoccia. Il tutto accompagnato a delle prodezze che non ci saremmo mai aspettati da Seppi. Forse il suo unico vero errore è stato quello di rilassarsi a inizio terzo parziale, perché perdere il servizio in apertura è stata la molla che ha permesso al pubblico di crederci e di riflesso a Kyrgios, che ha tratto molta forza dai suoi sostenitori. Probabilmente, non avessero giocato in Australia, ora staremmo a parlare di altro. Sappiamo bene che coi "se" e coi "ma" non si fa la storia, ma agli Australian Open sembra di stare in uno stadio cafone di calcio e il casino a favore di uno è una carica non indifferente, mentre trovarselo contro è solo una distrazione. Specialmente a tennis. Terzo set a parte, Seppi ha provato a non farsi schiacciare da tutto l'ambiente circostante, anzi ha avuto match point al quarto e al quinto è stato capace di recuperare un break quando ormai sembrava perso. Non è bastato. Sfuma quindi un sogno per il Kid di Caldaro che ora ha il compito di non fare come tutti gli altri italiani e mantenere il nuovo standard per il resto dell'anno, piuttosto che sparire miseramente e diventare una barzelletta.

Senza togliere niente a quello con Seppi, che sicuramente è stato uno dei migliori incontri di questi Australian Open, per Kyrgios ora ci sarà finalmente una vera prova del 9 col big di riserva: Murray. Lo scozzese ha eliminato un più che deludente Dimitrov, arrivato agli ottavi con grandi parole, che hanno portato a piccoli fatti. Il giocattolo della Sharapova ha rubacchiato appena una set e per giunta al tie-break. Per il resto non ha fatto sentire per niente il fiato sul collo all'avversario. Kyrgios-Murray secondo noi andrà a favore di Andy. Certo l'idolo di casa proverà a fare il suo show e a credere nel miracolo, aiutato anche dal pubblico, ma stavolta dall'altra parte della rete avrà uno che ha vinto un bel po' di match importati più di lui. Speriamo ovviamente di sbagliarci.

Nadal è ormai del tutto rinato. Ve l'avevamo detto. Appena qualche difficoltà nel primo set contro Anderson chiuso 7-5, ma subito dopo gli ha concesso appena 5 games, nonostante le bottigliette siano cadute durante l'ultimo gioco, a dimostrazione che, per quanto se ne possa dire, purtroppo non sono quelle la sua vera forza. Lo spagnolo è talmente ritrovato, e pronto a piallare Berdych al prossimo turno, che si è anche concesso una risata. Sì avete letto bene, sarà il ceco colui che dovrà impedire a Rafa di giungere in semifinale e tutto questo dopo aver battuto nomi temibilissimi come: Falla, Melzer, Troicki e Tomic. Non che Nadal abbia fatto fuori i gotha della racchetta, ma il fatto è che Berdych è Berdych. Punto.

Stanotte Nishikori ha battuto con un periodico 6-3 il padre putativo Ferrer in un incontro che purtroppo non abbiamo visto perché stavamo facendo altre cose più importanti. Dormendo. Per il giapponese ci sarà Wawrinka e, per quanto visto contro Garcia-Lopez, diciamo che il piccolo Kei parte coi favori del pronostico. La pippa spagnola ha messo in forte difficoltà lo svizzero, ma la compassione gli ha fatto tremare il braccio nel tie-break del quarto, dove è riuscito a buttare una caterva di set point consecutivi. Certo è anche vero che proprio in queste occasioni Stan ha impostato la marcia da campione, ma è proprio il fatto di trovarsi così alle strette con uno come Garcia-Lopez, che non doveva succedere

Il secondo match più interessante degli ottavi è stato quello tra Raonic e Lopez. C'è stata una perfetta alternanza di domini e al quarto Lopez è anche riuscito a ritrovare la concentrazione adatta per capovolgere un tie-break. Bell'incontro, soprattutto grazie alla presenza dello spagnolo, che quando si impegna porta sullo schermo un ottimo tennis fatto di potenza alternata al tocco e parecchie variazioni, che potrebbero mettere in difficoltà chiunque. Però la nuova mentalità vincente di Raonic è stata risolutiva e, giunti al quinto, è riuscito a mettere il turbo. Certo sarà difficile fare lo stesso contro Djokovic, ma è anche vero che il serbo ha perso di recente da Karlovic e in passato successe con Isner, dimostrando che i very big server non gli vanno a genio e il canadese è anche qualcosa di più. Diciamo che al momento non nutriamo speranze di vedere la testa di Nole cadere, ma siamo comunque curiosi di gustarci la partita.

Ci stiamo sempre di più avvicinando alla finale e stanotte partiranno i quarti della parte bassa di tabellone, quindi veramente pochissime partite e a orari scomodissimi per noi italiani. Apre alle ore 1:00 Makarova-Halep e non prima delle 2:30 un interessantissimo scontro stilistico tra Bouchard e Sharapova. A seguire Nadal-Berdych (quindi verso le 4:30) e non prima delle 9:15 avremo Murray-Kyrgios. Forse andare a letto presto e mettere la sveglia alle 4 potrebbe essere una buona mossa. Come al solito, se volete un quadro più pulito e preciso rispetto i vaneggi appena proposti, vi rimandiamo alla nostra fantastica pagina Livescore. Invece, per commentare in real time, ci sono i nostri spazi Facebook e Twitter. Non resta che darvi appuntamento a stanotte. Forse.

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