E' accaduto l'esatto opposto di quello che non solo noi, ma tutto il mondo si aspettava. Dopo 9 anni di miseri fallimenti, Berdych ha letteralmente piallato Nadal, ma talmente tanto che si è anche concesso il lusso di rifilargli un 6-0 in uno slam. E' stata una lotta impari nella quale lo spagnolo non ha nemmeno travato spazi per lanciare i suoi irritanti "Vamos". Questo perché è riuscito ad incassare un numero misero e insignificante di punti. Dall'altra parte del campo invece il ceco ha subissato l'avversario di vincenti killer e chiuso il 96% degli scambi dopo tre, massimo quattro colpi. Soderling 2009 si è impossessato di Tomas tanto da renderlo irriconoscibile. In questo match ha addirittura usato variazioni sul suo classico tema monotono e una tattica dinamica dall'inizio alla fine capace di annientare anche le improvvise risalite dello spagnolo, che in carriera gli hanno permesso di ribaltare un numero incredibile di partite e allo stesso tempo cambiare la storia del tennis. Non stavolta, 6-2 6-0 7-6 e a casa. Certo, il tie-break fosse andato a Rafa forse ora staremmo qui a parlare di un suo solito miracolo Slam al quinto, ma i meriti di Berdych stanno anche nell'essere riuscito a chiudere la pratica prima di risvegliare il can che dorme.
Se il livello dovesse essere mantenuto tale, chiunque degli altri tre avrebbe difficoltà a stargli dietro perché, se non ci è riuscito Nadal, il re delle arrotate e delle palle sporche e velenose, ci viene in salita pensare a qualche arma speciale degli altri, se non la capacità camaleontica di Djokovic. Intanto per il ceco in semi ci sarà Murray, vincente su Kyrgios col minimo degli sforzi. L'australiano, ormai appagato per aver battuto il Kid di Caldaro Seppi, si è fatto il suo bel quarto slam con uno spirito vacanziero, consapevole forse del fatto che la sua discontinuità certificata, niente avrebbe potuto contro lo scozzese. Sono infatti bastati 3 set per metterlo KO. Murray ha una certa esperienza Slam e forse potrebbe mettere fuori gioco il Berdych visto contro Nadal. Sta tutto nel riuscire ad allungare scambi e match quanto basta per far impazzire il neurone del ceco. Facile farlo a parole.
Tornando ai cani dormienti, stanotte Wawrinka ha dimostrato che forse si era conservato fino ad oggi per poter usare tutte le forze nei tre match più importanti che lo separerebbero dalla doppietta Slam. Ha letteralmente tagliato le gambe a Nishikori in tre set, senza permettergli di crederci nemmeno un istante. Questo risultato ci stupisce abbastanza perché pensavamo che sarebbe stata una maratona con alla fine una vittoria del giapponese. Invece l'esatto opposto: una pura egemonia in stile Stan, con vincenti da ogni angolo del campo che sfidavano le leggi della fisica, accompagnati da potenza, resistenza fisica e tecnica da leccarsi i baffi. Un Wawrinka di lusso. Abbiamo visto colpi di rovescio difficili da immaginare anche nel Paese delle Meraviglie.
Si ripeterà quello che ormai è un appuntamento fisso degli Australian Open: lo svizzero dalle ossa grosse opposto a Djokovic. Il serbo ha facilmente battuto Raonic. Solo il primo set si è protratto in zona tie-break e per giunta è stato vinto da Nole stesso, facendo cadere ogni speranza al canadese, che è sceso sempre di più durante il resto del match, fino a perdere il servizio più volte nel terzo parziale. Niente da fare, era il quarto di lusso più sbilanciato a livello di classifica e i fatti hanno rispecchiato le aspettative. Morale della favola: Djokovic è arrivato in semi senza trovare nessuno che l'abbia messo in difficoltà. Tutto questo va a favore di Wawrinka che, spinto dai precedenti su questi campi e da qualche brivido superato nei match passati, potrebbe anche pensare di fare lo scherzetto. E sinceramente non ci stupirebbe. Speriamo.
Le semi si giocheranno in due giorni differenti: Berdych-Murray domani alle 9.30 e Wawrinka-Djokovic allo stesso orario, ma venerdì. Come al solito, se volete un quadro più pulito e preciso rispetto i vaneggi, vi rimandiamo alla nostra pagina Livescore. Invece, per commentare in real time, ci sono i nostri spazi Facebook e Twitter. Non resta che darvi appuntamento sul blog a venerdì, coi nomi dei due finalisti!
0 commenti:
Posta un commento