Buongiorno a tutti da Melbourne! Ultimo giorno di trasferta per noi di ControBreak, non nascondiamo che avremmo voluto fare almeno una settimana di vacanza e relax extra per visitare la città, ma non è stato possibile per cause di forza maggiore. A questo ci arriveremo con calma, partiamo quindi dal principio. Ieri ci siamo dedicati ai nostri amici a quattro zampe per ripagarli dei loro sforzi, abbiamo preparato noi sia la colazione che il pranzo e loro hanno gradito parecchio sopratutto la carbonara, il koala ha fatto il bis!
La sera è stata un po' più triste perché sapendo che oggi si sarebbe giocata la finale, hanno cominciato a pensare al fatto che saremmo partiti a breve e quindi sarebbero rimasti da soli a badare all'appartamento. Il canguro infatti stava già pensando a qualche lavoretto part-time per pagare l'affitto, il dingo per ora si è accontentato di lavorare in un call center mentre il koala pensava di fare qualcosa di socialmente utile nella speranza di trovare di meglio. Facciamo loro i nostri migliori auguri.
Così dopo aver passato tutto il pomeriggio con loro, la sera siamo andati in giro per le vie della città a vedere tutto quello che ci siamo persi nelle due settimane passate praticamente a letto o dentro il Melbourne park.
domenica 30 gennaio 2011
Australian Open: la finale. Djokovic, chapeau. Il serbo distrugge Murray in tre set e vince il suo secondo Slam
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venerdì 28 gennaio 2011
Australian Open: day 12. Tutto come previsto, Murray batte un orgoglioso Ferrer e conquista la finale contro Djokovic
Carissimi, buondì a tutti dalla raggiante Melbourne. Vi diciamo subito la verità, oggi non avevamo nessuna voglia di raccontarvi la sgradevole semifinale ad alto coefficiente di pallettarità tra David Ferrer e Andy Murray, ma purtroppo siamo stati costretti a farlo. Partiamo dal principio. Dopo aver passato la nottata nel più squallido night-club dello stato di Victoria, stamattina ci siamo alzati alquanto frastornati svegliati dal nostro dingo, che con il guinzaglio in bocca voleva andare a fare la solita passeggiata. Dopo la canonica colazione preparataci dal canguro (oggi ci è andata di lusso, i cornetti come promesso, torta alle mele e cappuccino, sta diventando un fenomeno), abbiamo quindi deciso di fare un bel giro per la città, considerando anche il fatto che per via degli impegni tennistici avevamo ammirato molto poco Melbourne nei giorni precedenti. L'idea era quella di evitare la semifinale come la peste, ma passando per caso di fronte all'ingresso di Melbourne Park abbiamo notato scene alquanto strane. L'organizzazione del torneo aveva predisposto un servizio di butta-dentro, questo perché nessuno, e ribadiamo nessuno, voleva sorbirsi la tortura di ore e ore di scambi da fondocampo e recuperi impossibili che Ferrer e Murray avrebbero potuto regalarci. La Rod Laver Arena avrebbe rischiato di restare vuota, e non sia mai per la semifinale di uno Slam. Ecco quindi che siamo stati gentilmente bloccati da un simpatico addetto dell'organizzazione che si è educatamente rivolto a noi con questo lessico forbito e alquanto convincente: "Entrate dentro o vi spacco i denti". Di fronte a cotanta
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giovedì 27 gennaio 2011
Australian Open: day 11. Djokovic perfetto, Federer a casa
Cari lettori buongiorno, o forse meglio buonasera, da Melbourne!
Giorno di semifinale tra Djokovic e Federer imperdibile e come tale non potevamo proprio rimanere a casa così, come ogni mattina, sorseggiando l'ottimo caffè fatto a regola d'arte dal nostro canguro, abbiamo provato a pensare, ogni tanto anche noi lo facciamo, come poter entrare nel parco senza pagare visto che, tra qualche giorno si deve tornare a casa e se spendiamo i soldi per pagare il biglietto poi non ce ne restano per pagarci l'aereo. Visto che il nostro canguro è fan di Federer, abbiamo colto la palla al balzo e gli abbiamo chiesto di chiamare un suo amico, farci nascondere nei loro marsupi così saremmo entrati tranquillamente dallo zoo situato accanto a Melbourne Park! Piano perfetto e impeccabile, siamo passati senza che nessuno si accorgesse di niente e i nostri amici hanno potuto vedersi la partita dal maxi schermo all'esterno della Rod Laver.
Il match è partito in estremo equilibrio, il serbo, sapendo di essere leggermente inferiore, si è dimostrato tesissimo e concentrato invece lo svizzero, come al solito, ha dimostrato la sua atarassia cronica.
Nel primo set hanno tenuto tranquillamente il servizio anche perché si sono dedicati allo studio reciproco e infatti si sono rifugiati nel tie break dove il serbo ha dominato sfiorando la perfezione, solo un rovescio a rete. Inezie, e set in casa Djokovic.
Giorno di semifinale tra Djokovic e Federer imperdibile e come tale non potevamo proprio rimanere a casa così, come ogni mattina, sorseggiando l'ottimo caffè fatto a regola d'arte dal nostro canguro, abbiamo provato a pensare, ogni tanto anche noi lo facciamo, come poter entrare nel parco senza pagare visto che, tra qualche giorno si deve tornare a casa e se spendiamo i soldi per pagare il biglietto poi non ce ne restano per pagarci l'aereo. Visto che il nostro canguro è fan di Federer, abbiamo colto la palla al balzo e gli abbiamo chiesto di chiamare un suo amico, farci nascondere nei loro marsupi così saremmo entrati tranquillamente dallo zoo situato accanto a Melbourne Park! Piano perfetto e impeccabile, siamo passati senza che nessuno si accorgesse di niente e i nostri amici hanno potuto vedersi la partita dal maxi schermo all'esterno della Rod Laver.
Il match è partito in estremo equilibrio, il serbo, sapendo di essere leggermente inferiore, si è dimostrato tesissimo e concentrato invece lo svizzero, come al solito, ha dimostrato la sua atarassia cronica.
Nel primo set hanno tenuto tranquillamente il servizio anche perché si sono dedicati allo studio reciproco e infatti si sono rifugiati nel tie break dove il serbo ha dominato sfiorando la perfezione, solo un rovescio a rete. Inezie, e set in casa Djokovic.
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mercoledì 26 gennaio 2011
Australian Open: day 10. Cade il regno di Dolgopolov, vince quello del pallettaro
Buongiorno a tutti da Melbourne!
Oggi la giornata si è aperta nel migliore dei modi per noi, infatti, nella notte il canguro, entusiasta del dingo che abbiamo preso con noi ieri, ha subito socializzato e gli ha insegnato a preparare le crepes così stamattina a letto, oltre all'ottimo caffè ci siamo gustati una deliziosa crepe alla nutella e cioccolato bianco. Non possiamo lamentarci dei nostri amici a quattro zampe, fanno di tutto per farsi volere bene e noi ricambiamo volentieri col nostro amore.
Il koala ha tardato a svegliarsi perchè è rimasto tutta la notte ad aggiustare l'impianto elettrico del bagno, infatti l'idromassaggio non voleva proprio saperne di andare, così stamattina l'abbiamo svegliato facendogli le feste e l'abbiamo portato con noi a fare la spesa. Ma mentre passavamo di fronte a un distributore, abbiamo visto l'auto che doveva accompagnare Nadal ai campi, abbiamo lasciato la lista della spesa al koala confidando in lui e noi, approfittando del fatto che l'autista era al bagno, abbiamo spostato il sedile posteriore più avanti, ingrandito il cofano e ci siamo chiusi dentro.
Preso lo spagnolo dall'albergo, cinque minuti dopo ha iniziato a lamentarsi copiosamente del fatto che i posti sembravano più piccoli e che non poteva distendere le gambe rischiado di farsi dolori. Arrivati a destinazione abbiamo aspettato che la macchina venisse parcheggiata e una volta usciti tutti, dieci minuti dopo siamo saltati fuori. Anche oggi non abbiamo pagato il biglietto!
Oggi la giornata si è aperta nel migliore dei modi per noi, infatti, nella notte il canguro, entusiasta del dingo che abbiamo preso con noi ieri, ha subito socializzato e gli ha insegnato a preparare le crepes così stamattina a letto, oltre all'ottimo caffè ci siamo gustati una deliziosa crepe alla nutella e cioccolato bianco. Non possiamo lamentarci dei nostri amici a quattro zampe, fanno di tutto per farsi volere bene e noi ricambiamo volentieri col nostro amore.
Il koala ha tardato a svegliarsi perchè è rimasto tutta la notte ad aggiustare l'impianto elettrico del bagno, infatti l'idromassaggio non voleva proprio saperne di andare, così stamattina l'abbiamo svegliato facendogli le feste e l'abbiamo portato con noi a fare la spesa. Ma mentre passavamo di fronte a un distributore, abbiamo visto l'auto che doveva accompagnare Nadal ai campi, abbiamo lasciato la lista della spesa al koala confidando in lui e noi, approfittando del fatto che l'autista era al bagno, abbiamo spostato il sedile posteriore più avanti, ingrandito il cofano e ci siamo chiusi dentro.
Preso lo spagnolo dall'albergo, cinque minuti dopo ha iniziato a lamentarsi copiosamente del fatto che i posti sembravano più piccoli e che non poteva distendere le gambe rischiado di farsi dolori. Arrivati a destinazione abbiamo aspettato che la macchina venisse parcheggiata e una volta usciti tutti, dieci minuti dopo siamo saltati fuori. Anche oggi non abbiamo pagato il biglietto!
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martedì 25 gennaio 2011
Australian Open: day 9. Ciao Francesca. E grazie.
Carissimi buongiorno a tutti dalla lontana, per voi ovviamente e non certo per noi, Melbourne! Come avrete letto ieri oggi non abbiamo avuto problemi per entrare a Melbourne Park, in quanto vi abbiamo passato le notte dentro. Certo, passare la nottata dormendo abbracciati a un water non è stato il massimo, ma per amore del tennis questo e altro. Siamo stati svegliati da due avvenenti addette alle pulizia, con le quali ci siamo adoperati in un tentativo di approccio sperando si concludesse in un allegro "bunga bunga", ma le due hanno cortesemente declinato ogni invito affermando di essere lì solamente per scopare i cessi. "Eccoci allora", abbiamo risposto, ma purtroppo non ha funzionato nemmeno l'umorismo italico. Usciti dai bagni siamo stati quindi raggiunti da una telefonata: era il nostro canguro, che ci spiegava come i due medici rapiti ieri fossero visibilmente arrabbiati per quanto accaduto e pronti a denunciarci. Si prospettava fin da subito una giornata un po' movimentata, e così infatti è stato. Ma noi, incuranti di ogni pericolo, dopo aver fatto colazione con uova di ornitorinco strapazzate e una tazza di "frozie" ci siamo diretti prontamente sulla Rod Laver Arena, dove il programma si è aperto con il quarto femminile Petkovic-Li.
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lunedì 24 gennaio 2011
Australian Open: day 8. Dolgopolov regna
Buongiorno, o oggi meglio, buonasera da Melbourne! Tranquilli non siamo morti, non ci hanno arrestato e non ci siamo dimenticati di voi, ma purtroppo oggi è successo di tutto e non potevamo postare la nostra cronaca puntuali come al solito.
Ma partiamo dal principio: anche oggi dovevamo inventarci come entrare, sempre alla luce del fatto che per un po' di tempo non potremo passare in biglietteria visto che siamo "schedati" da quel famoso giorno...
Stavolta abbiamo voluto fare le cose regolarmente, ovvero entrare nell'impianto senza travestimenti o pericolosi lanci dal paracadute come ieri. Così abbiamo sfruttato gli ingenti soldi che ci aveva mandato S.B. per comprarci il silenzio e abbiamo fatto qualche chiamata in Italia alla ricerca di un'università privata che ci potesse rilasciare una laurea di medico a pagamento, per poter entrare come fisioterapisti addetti al medical timeout. E' stato più facile del previsto, grazie Italia. Faxatici i documenti in tempo record (cosa non riescono a fare i soldi...), non abbiamo fatto altro che rapire i medici ufficiali, lasciarli a casa sotto osservazione del canguro, e andare noi al loro posto con una certificazione fasulla attestante il fatto che noi eravamo i loro sostituti ufficiali. Ecco come oggi siamo entrati in totale tranquillità, senza rischiare di farci male scavalcando e senza tentare avventati lanci col paracadute.
Ma partiamo dal principio: anche oggi dovevamo inventarci come entrare, sempre alla luce del fatto che per un po' di tempo non potremo passare in biglietteria visto che siamo "schedati" da quel famoso giorno...
Stavolta abbiamo voluto fare le cose regolarmente, ovvero entrare nell'impianto senza travestimenti o pericolosi lanci dal paracadute come ieri. Così abbiamo sfruttato gli ingenti soldi che ci aveva mandato S.B. per comprarci il silenzio e abbiamo fatto qualche chiamata in Italia alla ricerca di un'università privata che ci potesse rilasciare una laurea di medico a pagamento, per poter entrare come fisioterapisti addetti al medical timeout. E' stato più facile del previsto, grazie Italia. Faxatici i documenti in tempo record (cosa non riescono a fare i soldi...), non abbiamo fatto altro che rapire i medici ufficiali, lasciarli a casa sotto osservazione del canguro, e andare noi al loro posto con una certificazione fasulla attestante il fatto che noi eravamo i loro sostituti ufficiali. Ecco come oggi siamo entrati in totale tranquillità, senza rischiare di farci male scavalcando e senza tentare avventati lanci col paracadute.
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domenica 23 gennaio 2011
Australian Open: day 7. Francesca vince la maratona di Melbourne
Buona domenica a tutti da Melbourne!
Anche oggi la giornata è cominciata col solito dilemma mentre sorseggiavamo l'ottimo caffè preparato dal nostro canguro da salotto: come riuscire ad entrare al Melbourne Park.
Non avevamo voglia di mascherarci nuovamente come ieri, c'era troppo caldo per passare l'intera giornata coi baffi finti. Inoltre risparmiare i restanti soldi del regalo di S.B. non sarebbe stato male. Dovevamo inventarci qualcos'altro...
Intanto il koala, come è solito fare, si stava gustando su Discovery Channel i programmi che parlano di fisica e meccanica e così, accostandomi a lui per accarezzarlo, mi sono imbattuto in un documentario che parlava di come l'uomo potrebbe volare. In contemporanea ho guardato dalla finestra e ho visto un aeroplano pubblicitario e li è scattato il genio. Eureka!
Siamo andati a prendere parte a un giro turistico in elicottero sui cieli di Melbourne e una volta arrivati sopra l'impianto tennistico abbiamo aperto i portelloni e ci siamo buttati col paracadute! Previdenti, avevamo dato nomi falsi così non incorreremo in nessuna sanzione o denuncia.
Siamo atterrati in prossimità dei soliti campi 15/14 in mezzo al grano così abbiamo potuto sfruttare l'alta vegetazione per camuffarci ed entrare tranquilli.
Anche oggi la giornata è cominciata col solito dilemma mentre sorseggiavamo l'ottimo caffè preparato dal nostro canguro da salotto: come riuscire ad entrare al Melbourne Park.
Non avevamo voglia di mascherarci nuovamente come ieri, c'era troppo caldo per passare l'intera giornata coi baffi finti. Inoltre risparmiare i restanti soldi del regalo di S.B. non sarebbe stato male. Dovevamo inventarci qualcos'altro...
Intanto il koala, come è solito fare, si stava gustando su Discovery Channel i programmi che parlano di fisica e meccanica e così, accostandomi a lui per accarezzarlo, mi sono imbattuto in un documentario che parlava di come l'uomo potrebbe volare. In contemporanea ho guardato dalla finestra e ho visto un aeroplano pubblicitario e li è scattato il genio. Eureka!
Siamo andati a prendere parte a un giro turistico in elicottero sui cieli di Melbourne e una volta arrivati sopra l'impianto tennistico abbiamo aperto i portelloni e ci siamo buttati col paracadute! Previdenti, avevamo dato nomi falsi così non incorreremo in nessuna sanzione o denuncia.
Siamo atterrati in prossimità dei soliti campi 15/14 in mezzo al grano così abbiamo potuto sfruttare l'alta vegetazione per camuffarci ed entrare tranquilli.
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sabato 22 gennaio 2011
Australian Open: day 6. Dolgopolov e Raonic illuminano la giornata
Cari malati di tennis, buona giornata a tutti dall'assolata terra dei canguri. Finalmente a Melbourne Park abbiamo assistito a una giornata almeno in parte gradevole, sicuramente meglio rispetto a quella di ieri alla fine della quale ci eravamo prodotti in un'autentica scenata per riavere indietro i soldi del biglietto (una volta tanto che lo avevamo comprato). Dopo essere stati (giustamente) malmenati dall'organizzazione, ieri siamo tornati a casa con in testa un solo pensiero, come riuscire ad entrare oggi visto che in biglietteria avevano le nostre foto e l'ordine tassativo di non farci passare. Dopo aver fatto colazione con il caffè preparatoci dal nostro canguro da salotto (ormai lo abbiamo addestrato a fare tutto), e aver giocato un po' con il koala (è molto educato), abbiamo avuto l'ennesima illuminazione: visto che la busta inviatoci da S.B. era ancora abbastanza piena, abbiamo deciso di dirigerci in un negozio di maschere di Carnevale e comprarci naso e occhiali finti in modo da essere assolutamente irriconoscibili. Confidando nella totale inettitudine dell'organizzazione, ci siamo quindi presentati all'ingresso con i biglietti e pur avendo ben visibili i lividi dei calci di ieri siamo stati lasciati entrare senza alcun problema. E anche oggi l'abbiamo sfangata.
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venerdì 21 gennaio 2011
Australian Open: day 5. Vogliamo il rimborso del biglietto!
Buon giorno a tutti dalla ridente e calda Melbourne!
La ruota oggi è finalmente girata dalla nostra parte e siamo potuti entrare nell'impianto tennistico pagando tutto, fino all'ultimo centesimo. Ovviamente non con i soldi provenienti dalle nostre tasche, ma piovuti dal cielo. Stamattina infatti, quando il nostro canguro da salotto ci ha portato il giornale a letto, c'era anche una grossa busta allegata e come l'abbiamo aperta con nostro stupore abbiamo trovato una copiosa mazzetta di dollari australiani. Ora, ricorderete che ieri ci siamo spacciati per nipoti di Mubarak e abbiamo ottenuto il lascia passare per tutti i campi, nella lettera ricevuta oggi c'era scritto che quei soldi sarebbero stati sufficienti per rimangiarci tutto quello che avevamo detto. Avremmo dovuto chiamare un numero di telefono, chiedere di tale Alfonso Signorini e smentire. Il foglio era firmato "S.B. con affetto". Ci abbiamo capito poco, comunque
La ruota oggi è finalmente girata dalla nostra parte e siamo potuti entrare nell'impianto tennistico pagando tutto, fino all'ultimo centesimo. Ovviamente non con i soldi provenienti dalle nostre tasche, ma piovuti dal cielo. Stamattina infatti, quando il nostro canguro da salotto ci ha portato il giornale a letto, c'era anche una grossa busta allegata e come l'abbiamo aperta con nostro stupore abbiamo trovato una copiosa mazzetta di dollari australiani. Ora, ricorderete che ieri ci siamo spacciati per nipoti di Mubarak e abbiamo ottenuto il lascia passare per tutti i campi, nella lettera ricevuta oggi c'era scritto che quei soldi sarebbero stati sufficienti per rimangiarci tutto quello che avevamo detto. Avremmo dovuto chiamare un numero di telefono, chiedere di tale Alfonso Signorini e smentire. Il foglio era firmato "S.B. con affetto". Ci abbiamo capito poco, comunque
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giovedì 20 gennaio 2011
Australian Open: day 4. Vincono tutti. Noia al cubo a Melbourne Park
Buongiorno Italia da Melbourne! Oggi il sole ci ha accecato fin dalle prime ore del mattino e infatti vi scrivo con 30 litri di sudore in meno. Non è stato piacevole perderli, come non è stata piacevole la sventura del nostro eroe. Ma andiamo con calma.
In realtà la nostra quarta giornata è partita da ieri notte quando stavamo nel totale sconforto, in quanto non sapevamo cosa inventarci oggi per entrare a Melbourne Park non pagare il biglietto. Voleva dire non vedere dal vivo le gesta del nostro idolo e ci stavamo rassegnando allo streaming più infimo, ma mentre io mi rincuoravo giocando col canguro e accarezzando il koala, Walk Over intanto provava la chiavetta per internet, in prospettiva streaming, ma in quel momento ha avuto l'illuminazione: mi ha detto che potevamo dormire tranquilli perché avremmo assistito al tennis dalla prima fila. Inizialmente non capivo, in quanto in Australia non potevamo pagare il canone RAI per avere il tanto pubblicizzato "posto in prima fila" dell'abbonato (che non esiste), ma mi sono fidato del mio collega e abbracciando il koala, mi sono messo a letto beato. Stamattina, sempre sotto invito di Walk Over, ci siamo vestiti a puntino con giacca e cravatta (proprio oggi con quel bel sol cocente) e presentandoci all'ingresso, abbiamo chiesto dov'era situato l'accesso alla zona VIP. Inizialmente ci hanno guardato male come per dire "Chi sono questi disgraziati?", ma prontamente il mio collega ha riferito loro di muoversi perché altrimenti avremmo acquistato l'intero Melbourne Park per farli licenziare. Al che i due si sono fatti più cordiali e quando ci hanno chiesto chi avrebbero dovuto annunciare, abbiamo risposto che eravamo nientemeno che i nipoti di Mubarak. Istantaneamente si sono aperte le genti e siamo stati dotati di pass speciale per tutti i campi e soprattutto per i posti d'onore sulla Rod Laver. Goduria.
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mercoledì 19 gennaio 2011
Australian Open: day 3. Brivido Federer, patema Djokovic, ma alla fine tutto nella norma
Buon tennis a tutti dalla terra dei canguri. Giornata strana quella vissuta dai vostri due scapestrati inviati in quel di Melbourne. Iniziamo con il dirvi che eravamo abbastanza stanchi per la confusione generatasi nelle strade della città dopo il successo di Seppi al quinto set su Clement, evento che ha smosso una città intera tra canti balli e caroselli andati avanti fino a notte fonda. Stamattina siamo comunque riusciti ad arrivare a Melbourne Park in perfetto orario e come ogni giorno ci siamo dovuti inventare un modo per entrare senza dover estrarre un centesimo dalle nostre tasche in quanto stiamo mettendo da parte i soldi per poter tornare a casa con un volo decente e non con il solito aereo. Essendosi Lucky Loser ferito alla coscia nel tentativo fatto ieri di scavalcare oggi abbiamo provato a convincere gli addetti all'ingresso con un modo tipico italiano, la corruzione. Abbiamo infatti regalato una foto di Seppi con un finto autografo fatto da noi ad una guardia, che con ancora negli occhi le immagini del successo altoatesino, ci ha spalancato commossa le porte del parco permettendoci di farla franca anche oggi.
Gaudenti e soddisfatti per la nostra maestria, mentre raggiungevamo
Gaudenti e soddisfatti per la nostra maestria, mentre raggiungevamo
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martedì 18 gennaio 2011
Australian Open: day 2. Il cielo è azzurro sopra Melbourne
Buongiorno tennis-dipendenti!
Anche oggi a Melbourne il sole non aveva proprio voglia di farsi vedere e la nostra tintarella ne ha risentito, oltre al fatto che il rischio pioggia è sempre stato dietro l'angolo. Ma chi se ne frega dell'acqua, la priorità alla nostra estetica.
La giornata tennistica si è aperta nel peggiore dei modi: come ci siamo avvicinati di nascosto al buco che ci ha permesso di infiltrarci ieri, amara delusione, era stato tappato! La speranza di poter entrare svaniva miseramente se non che, rimanendo ben nascosti da un albero poco lontano, abbiamo deciso di tentare la scavalcata delle recinzione. Oggi però qualche dio aborigeno non aveva un cazzo da fare che stare dietro a noi e ridersela, infatti dopo che Walk Over è riuscito a passare indenne, io mi sono squarciato metà coscia, il che ci ha catapultato istantaneamente in infermeria, ma per evitare spiegazioni sull'accaduto abbiamo passato il tempo a dire "Pizza, spaghetti, mandolino, mafia, Seppi" e guardandoci con tanta compassione ci hanno fatto accedere ai campi. Ci siamo istantaneamente diretti a vedere Nadal, ma quando siamo arrivati era già 6-0 contro Marcos Daniel, abbiamo quindi solamente potuto immaginare il livello di spettacolo del primo set. Dopo dieci minuti il brasiliano si è ritirato con i complimenti di Nadal che ha ribadito che quando uno sta male è meglio che si ritiri. Regola per ora a senso unico. Vabbè.
Anche oggi a Melbourne il sole non aveva proprio voglia di farsi vedere e la nostra tintarella ne ha risentito, oltre al fatto che il rischio pioggia è sempre stato dietro l'angolo. Ma chi se ne frega dell'acqua, la priorità alla nostra estetica.
La giornata tennistica si è aperta nel peggiore dei modi: come ci siamo avvicinati di nascosto al buco che ci ha permesso di infiltrarci ieri, amara delusione, era stato tappato! La speranza di poter entrare svaniva miseramente se non che, rimanendo ben nascosti da un albero poco lontano, abbiamo deciso di tentare la scavalcata delle recinzione. Oggi però qualche dio aborigeno non aveva un cazzo da fare che stare dietro a noi e ridersela, infatti dopo che Walk Over è riuscito a passare indenne, io mi sono squarciato metà coscia, il che ci ha catapultato istantaneamente in infermeria, ma per evitare spiegazioni sull'accaduto abbiamo passato il tempo a dire "Pizza, spaghetti, mandolino, mafia, Seppi" e guardandoci con tanta compassione ci hanno fatto accedere ai campi. Ci siamo istantaneamente diretti a vedere Nadal, ma quando siamo arrivati era già 6-0 contro Marcos Daniel, abbiamo quindi solamente potuto immaginare il livello di spettacolo del primo set. Dopo dieci minuti il brasiliano si è ritirato con i complimenti di Nadal che ha ribadito che quando uno sta male è meglio che si ritiri. Regola per ora a senso unico. Vabbè.
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lunedì 17 gennaio 2011
Australian Open: day 1. Sconto comitiva per gli italiani e un last minute per la Russia
Un saluto a tutti voi da Melbourne!
Dopo tante peripezie siamo finalmente giunti all'impianto e per non farci sentire per niente tranquilli una bella nube nera si è subito accampata sopra le nostre teste. Confortante.
A parte questo piccolo inconveniente che ci ha fatto passare piacevoli momenti di attesa per permettere di asciugare le linee dei campi, la giornata tennistica si è aperta alla grande infatti dopo un'oretta alla ricerca di qualche disgraziato che ci potesse vendere due biglietti a costi modici, abbiamo trovato una falla nel sistema ovvero un buco nella recinzione all'altezza dei campi 15/14 che ci ha permesso di essere protagonisti in prima persona agli eventi della giornata.
La prima buona notizia in Italia è arrivata, stranamente (!) dal femminile, con la vittoria della Schiavone in tre set (6-7 6-2 6-4 alla Parra Santonja) alla quale si è accodata la Brianti (6-4 7-5 alla Hradecka). La Garbin purtroppo non ha concluso la carriera al meglio e, forse un po'scarica, ha chiuso l'ultimo match prima del ritiro per perdendo con un doppio 6-0 dalla Bartoli. Ora pensiamo si darà al ruolo di allenatrice, le consigliamo Bolelli, tanto peggio di così l'emiliano non può andare. La Errani invece, per quanta si sia impegnata e sbattuta, non è riuscita a sfondare Venus Williams (6-3 6-2 per l'americana).
Dopo tante peripezie siamo finalmente giunti all'impianto e per non farci sentire per niente tranquilli una bella nube nera si è subito accampata sopra le nostre teste. Confortante.
A parte questo piccolo inconveniente che ci ha fatto passare piacevoli momenti di attesa per permettere di asciugare le linee dei campi, la giornata tennistica si è aperta alla grande infatti dopo un'oretta alla ricerca di qualche disgraziato che ci potesse vendere due biglietti a costi modici, abbiamo trovato una falla nel sistema ovvero un buco nella recinzione all'altezza dei campi 15/14 che ci ha permesso di essere protagonisti in prima persona agli eventi della giornata.
La prima buona notizia in Italia è arrivata, stranamente (!) dal femminile, con la vittoria della Schiavone in tre set (6-7 6-2 6-4 alla Parra Santonja) alla quale si è accodata la Brianti (6-4 7-5 alla Hradecka). La Garbin purtroppo non ha concluso la carriera al meglio e, forse un po'scarica, ha chiuso l'ultimo match prima del ritiro per perdendo con un doppio 6-0 dalla Bartoli. Ora pensiamo si darà al ruolo di allenatrice, le consigliamo Bolelli, tanto peggio di così l'emiliano non può andare. La Errani invece, per quanta si sia impegnata e sbattuta, non è riuscita a sfondare Venus Williams (6-3 6-2 per l'americana).
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domenica 16 gennaio 2011
Australian Open: gioie e dolori del tabellone. Sarà Federer-Nadal o è tempo di rivoluzione?
Nonostante sia inutile fare previsioni su uno Slam dove tutto può succedere e la lunghezza dei 5 set può portare a catastrofi inimmaginabili, da espertissimi (!) di tennis non possiamo esimerci dallo sparare anche noi una serie di idiozie chiamate pronostici, che verranno allegramente smentite dai nostri eroi nel modo più fantasioso possibile appena ne avranno l'occasione. Il nostro scopo oggi è cercare di capire se sia possibile anche solo ipotizzare una finale che vada aldilà della solita Nadal-Federer o di qualsiasi altro incrocio tra i Fab Four (anche se il Four adesso in classifica è Robin Soderling, tremate).
Partiamo dal quarto di Nadal e Ferrer. Con quel secondo nome abbiamo già detto metà delle cose infatti in caso tutto andasse nella norma, Nadal sarebbe già in semifinale visto che esiste una regola della federazione spagnola che vieta che un iberico possa battere Rafa (Garcia-Lopez a Bangkok ricevette una deroga).
Non ci soffermiamo nemmeno sui nomi che lo attenderebbero fino al quarto contro il connazionale perché a meno che non si rompa entrambe le ginocchia o non abbia una crisi esistenziale che gli faccia credere di essere Richard Gasquet, avanzerà passeggiando in ciabatte. Vi basti pensare che il più temibile degli avversari dovrebbe essere Cilic. Ecco.
Partiamo dal quarto di Nadal e Ferrer. Con quel secondo nome abbiamo già detto metà delle cose infatti in caso tutto andasse nella norma, Nadal sarebbe già in semifinale visto che esiste una regola della federazione spagnola che vieta che un iberico possa battere Rafa (Garcia-Lopez a Bangkok ricevette una deroga).
Non ci soffermiamo nemmeno sui nomi che lo attenderebbero fino al quarto contro il connazionale perché a meno che non si rompa entrambe le ginocchia o non abbia una crisi esistenziale che gli faccia credere di essere Richard Gasquet, avanzerà passeggiando in ciabatte. Vi basti pensare che il più temibile degli avversari dovrebbe essere Cilic. Ecco.
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sabato 15 gennaio 2011
Le jour de gloire est arrivé!
Ancora poche ore e partirà il primo Slam dell'anno, l'Australian Open.
Oggi però si sono conclusi i due 250 di riscaldamento: Auckland e Sydney.
Il primo ha visto affrontarsi per il titolo Ferrer e Nalbandian. L'epilogo è stato quanto di più triste si potesse chiedere ovvero la vittoria dello spagnolo, quindi siamo autorizzati a non sprecare nemmeno una virgola in più a riguardo.
A Sydney, invece, si sfidavano per la nostra felicità Simon e Troicki. Certo i nomi in campo non ci facevano brillare gli occhi, ma sicuramente non sono mancate le sorprese e i momenti gradevoli. Pensavamo peggio.
Il match, come al solito, è partito in salita per il francese che ha da subito dimostrato grandi difficoltà a mantenere i propri turni di servizio e trovare il ritmo. Troicki non si è tirato indietro e ha sfoggiato istantaneamente un'aria sicura di se per aumentare la pressione sull'avversario. Il problema è che il francese, esattamente come ieri, dopo essere partito col piede sbagliato, con l'avanzare della partita ha trovato regolarità e sfoggio della sua dote maggiore ovvero l'intelligenza tattica, la grande arma che qualche anno fa gli fece battere giocatori come Federer, Nadal e lo fece approdare abbondantemente tra i top ten nonostante fosse uno scheletro vivente.
Oggi però si sono conclusi i due 250 di riscaldamento: Auckland e Sydney.
Il primo ha visto affrontarsi per il titolo Ferrer e Nalbandian. L'epilogo è stato quanto di più triste si potesse chiedere ovvero la vittoria dello spagnolo, quindi siamo autorizzati a non sprecare nemmeno una virgola in più a riguardo.
A Sydney, invece, si sfidavano per la nostra felicità Simon e Troicki. Certo i nomi in campo non ci facevano brillare gli occhi, ma sicuramente non sono mancate le sorprese e i momenti gradevoli. Pensavamo peggio.
Il match, come al solito, è partito in salita per il francese che ha da subito dimostrato grandi difficoltà a mantenere i propri turni di servizio e trovare il ritmo. Troicki non si è tirato indietro e ha sfoggiato istantaneamente un'aria sicura di se per aumentare la pressione sull'avversario. Il problema è che il francese, esattamente come ieri, dopo essere partito col piede sbagliato, con l'avanzare della partita ha trovato regolarità e sfoggio della sua dote maggiore ovvero l'intelligenza tattica, la grande arma che qualche anno fa gli fece battere giocatori come Federer, Nadal e lo fece approdare abbondantemente tra i top ten nonostante fosse uno scheletro vivente.
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venerdì 14 gennaio 2011
Gulbis? Uno scandalo
Stanotte Supertennis ci ha degnato delle dirette così abbiamo potuto assistere seduti comodi sul divano e con un occhio mezzo aperto (per l'ottimismo) allo scempio.
La notte di tennis si è aperta con un interessantissimo doppio tra i Bryan e Chela/Garcia-Lopez, talmente interessante che non so chi abbia vinto.
Non capisco perchè ieri Supertennis non abbia trasmesso due quarti, ma stanotte addirittura il doppio. Spero vivamente che in ultima spiaggia per la FIT, non pensino di valorizzare il doppio visto che Seppi e Bracciali sono arrivati in finale a Doha (perdendo) e quindi potrebbero partecipare ad altri tornei...
Dopo questa triste, ma probabile realtà, passiamo a una tristezza maggiore, la prima semifinale a Sydney, nonchè la più interessante per i nomi in campo: Gulbis e Simon.
La notte di tennis si è aperta con un interessantissimo doppio tra i Bryan e Chela/Garcia-Lopez, talmente interessante che non so chi abbia vinto.
Non capisco perchè ieri Supertennis non abbia trasmesso due quarti, ma stanotte addirittura il doppio. Spero vivamente che in ultima spiaggia per la FIT, non pensino di valorizzare il doppio visto che Seppi e Bracciali sono arrivati in finale a Doha (perdendo) e quindi potrebbero partecipare ad altri tornei...
Dopo questa triste, ma probabile realtà, passiamo a una tristezza maggiore, la prima semifinale a Sydney, nonchè la più interessante per i nomi in campo: Gulbis e Simon.
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Australian Open, i sorteggi azzurri: tutti a casa subito?
L'autobus è già parcheggiato fuori da Melbourne Park ad attenderli, lo sconto comitiva è già stato validato dall'agenzia di viaggi e i posti in aereo dovrebbero già essere prenotati. Gli Australian Open non sono infatti nemmeno iniziati ma la nostra impressione sui giocatori italiani impegnati nel tabellone maschile è che tra il primo e il secondo turno se ne vadano tutti mestamente "à la maison". Vediamo di capire il perché analizzando tutti i sorteggi degli azzurri.
Potito Starace. Sul rientro a casa di Starace nutriamo dei seri dubbi, considerando che ha pescato Robin Soderling, il campano potrebbe anche cadere vittima degli istinti sadici dello svedese e venire trucidato a fine partita. Ma anche in caso Robin non abbia voglia di effettuare il solito sacrificio umano il destino di Potito appare quello di lasciare il torneo all'esordio dopo una sonora randellata. Il serial killer di Tibro tra l'altro in questo inizio di stagione ci è apparso in buona forma (ha vinto a Brisbane) e il suo coach, Claudio Pistolesi, oltre a fargli scoprire il magico mondo delle trattorie, farà di tutto per far guadagnare al suo allievo più punti possibile e rimanere stabilmente al quarto posto del ranking.
Potito Starace. Sul rientro a casa di Starace nutriamo dei seri dubbi, considerando che ha pescato Robin Soderling, il campano potrebbe anche cadere vittima degli istinti sadici dello svedese e venire trucidato a fine partita. Ma anche in caso Robin non abbia voglia di effettuare il solito sacrificio umano il destino di Potito appare quello di lasciare il torneo all'esordio dopo una sonora randellata. Il serial killer di Tibro tra l'altro in questo inizio di stagione ci è apparso in buona forma (ha vinto a Brisbane) e il suo coach, Claudio Pistolesi, oltre a fargli scoprire il magico mondo delle trattorie, farà di tutto per far guadagnare al suo allievo più punti possibile e rimanere stabilmente al quarto posto del ranking.
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giovedì 13 gennaio 2011
Le delusioni di Sydney, la tristezza di Supertennis
Era un turno di quarti abbastanza atteso, i nomi in ballo facevano sognare grandi partite e semifinali, invece come regola vuole quando hai a che fare con maestri di compassione le sorprese non mancano in peggio.
Stanotte si sono giocate le due partite più interessanti dal punto di vista del potenziale in campo: Dolgopolov-Simon e Gulbis-Stakhovsky.
Ovviamente Supertennis ha deciso di non mandarle in diretta e mannaggia a me che non mi sono armato di pazienza e visto lo streaming al PC alle 3 di notte perché oggi con un colpo di genio, anziché mandare le differite, alle 14 hanno trasmesso la replica dei due quarti che avevano dato in diretta un'ora prima. Utile.
Ci dobbiamo accontentare del punteggio: Simon batte Dolgopolov 6-4 6-3 e Gulbis approda in semifinale con un 6-4 6-4.
Punteggi che a naso mi dicono che in pratica i vincitori hanno fatto lo stretto indispensabile per portare a casa il match e i diretti avversari lo stretto necessario
Stanotte si sono giocate le due partite più interessanti dal punto di vista del potenziale in campo: Dolgopolov-Simon e Gulbis-Stakhovsky.
Ovviamente Supertennis ha deciso di non mandarle in diretta e mannaggia a me che non mi sono armato di pazienza e visto lo streaming al PC alle 3 di notte perché oggi con un colpo di genio, anziché mandare le differite, alle 14 hanno trasmesso la replica dei due quarti che avevano dato in diretta un'ora prima. Utile.
Ci dobbiamo accontentare del punteggio: Simon batte Dolgopolov 6-4 6-3 e Gulbis approda in semifinale con un 6-4 6-4.
Punteggi che a naso mi dicono che in pratica i vincitori hanno fatto lo stretto indispensabile per portare a casa il match e i diretti avversari lo stretto necessario
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mercoledì 12 gennaio 2011
Seppi-Gasquet: The Event si conclude in favore del transalpino
Doveva essere l'EVENTO, la rivincita della finale di Costa do Seppi, una partita nella quale sfoggiare punte estreme di compassione, di voglia malsana di perdere, e così è stato. Seppi-Gasquet, secondo turno giocato la scorsa notte a Sydney, era la sfida che attendevamo da tempo, e che non ci ha lasciati per nulla delusi nel suo tragicomico andamento. Prima del match i due tennisti hanno trascorso oltre due ore nello spogliatoio studiando la miglior tattica per perdere il match: Gasquet pensava di vincere il primo set per poi cedere al tie-break il secondo e eclissarsi al terzo, mentre Seppi ragionava su quante palle-break buttare al vento per poter evitare nel miglior modo possibile una qualificazione ai quarti di finale, evento che avrebbe potuto scuotere non poco l'animo di noi appassionati. Alla fine la tattica vincente è stata quella di Andreas, che dopo aver conquistato in scioltezza il primo set ha ingegnato un modo classico per buttare al vento la partita facendosi breakkare sul 5 pari del secondo (un colpo da maestro che porta non pochi punti in vista di Costa do Seppi 2011) e cedendo nuovamente la battuta al settimo gioco del terzo e decisivo parziale, un capolavoro chiuso 6-3, 5-7 4-6 per il francesino.
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martedì 11 gennaio 2011
Seppi conquista Sydney
Oggi l'Italia si è svegliata in festa e a breve partirà il discorso di Napolitano a reti unificate. Ma andiamo con calma.
Ad Auckland, torneo dall'infimo interesse vista la presenza di David Ferrer come testa di serie numero uno, Fabio Fognini ha perso da David Nalbandian, era prevedibile, l'unica colpa che gli diamo è quella di non avere ancora una classifica degna per non beccarsi le teste di serie al primo turno. Sarebbe ora di scalarla questa classifica e di fare un rito voodoo per liberarsi di questi sorteggi di inizio stagione.
A Sydney invece è stata festa con tanto di spettacolo dedicato e frecce tricolori per il trionfo di Andreas Seppi, il mito.
Ebbene si, il nostro eroe ha asfaltato Denis Istomin per 6-1 6-0, l'ha disintegrato, trucidato, fatto a fettine. Con questo risultato oltre a porre una serissima ipoteca sul Masters di fine anno, pone turbe psicologiche a Federer e Nadal sull'esito degli Australian Open che potrebbe volgere verso l'Alto Adige.
Ad Auckland, torneo dall'infimo interesse vista la presenza di David Ferrer come testa di serie numero uno, Fabio Fognini ha perso da David Nalbandian, era prevedibile, l'unica colpa che gli diamo è quella di non avere ancora una classifica degna per non beccarsi le teste di serie al primo turno. Sarebbe ora di scalarla questa classifica e di fare un rito voodoo per liberarsi di questi sorteggi di inizio stagione.
A Sydney invece è stata festa con tanto di spettacolo dedicato e frecce tricolori per il trionfo di Andreas Seppi, il mito.
Ebbene si, il nostro eroe ha asfaltato Denis Istomin per 6-1 6-0, l'ha disintegrato, trucidato, fatto a fettine. Con questo risultato oltre a porre una serissima ipoteca sul Masters di fine anno, pone turbe psicologiche a Federer e Nadal sull'esito degli Australian Open che potrebbe volgere verso l'Alto Adige.
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lunedì 10 gennaio 2011
Da Sydney ad Auckland
E' partita la settimana di preparazione agli Australian Open con due ATP 250 Sydney e Auckland nei quali la testa di serie più alta nel primo è Sam Querrey e nel secondo David Ferrer. Potrete quindi immaginare che il nostro interesse per queste gare sarà paragonabile a quello riposto in una qualunque puntata di Sex and the City trasmessa alle 4 del mattino.
Scherziamo, queste competizioni secondarie ci piacciono perchè gli italiani si differenziano con le migliori performance e spesso gli astri ci vengono in aiuto creando situazioni di tabellone da leccarsi le dita.
Ma andiamo con calma.
Ad Auckland, la nostra attenzione sarà ovviamente su Fognini che si è beccato Nalbandian testa di serie numero 6. Che dire, per quanto si possa citare la sorte, c'è da riconoscere che con una classifica migliore non si incontrano le teste di serie e questo
Scherziamo, queste competizioni secondarie ci piacciono perchè gli italiani si differenziano con le migliori performance e spesso gli astri ci vengono in aiuto creando situazioni di tabellone da leccarsi le dita.
Ma andiamo con calma.
Ad Auckland, la nostra attenzione sarà ovviamente su Fognini che si è beccato Nalbandian testa di serie numero 6. Che dire, per quanto si possa citare la sorte, c'è da riconoscere che con una classifica migliore non si incontrano le teste di serie e questo
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domenica 9 gennaio 2011
A Brisbane sonni tranquilli, a Chennai dolci sogni
Altra giornata di finali: Brisbane e Chennai. Brividi.
Nella prima e sicuramente più interessante dal punto di vista dei nomi in campo, si sono scannati Soderling e Roddick.
Effettivamente dire scannati è un tantino esagerato visto che dopo tre game la partita era chiaramente su un determinato binario che faceva capolinea in Svezia.
Primo set come da copione per questo nuovo Soderling marchiato Pistolesi, break in apertura e 6-3.
Il secondo si è aperto all'insegna della pioggia. Voi vi chiederete cosa centra la pioggia se il campo è coperto... e no! Per amor di innovazione e minchiaggine il centrale è coperto solo nell'area di gioco, quindi tra pioggia torrenziale e vento, l'acqua arrivava anche dentro il campo. I due giocatori si sono dovuti fermare perchè stavano rischiando le caviglie. A tutto ciò si aggiunga anche la pioggia proveniente dal cappellino di Roddick che dal prossimo torneo, per essere regolare, sarà costretto a giocare con un capellino dotato di copertura integrale.
Nella prima e sicuramente più interessante dal punto di vista dei nomi in campo, si sono scannati Soderling e Roddick.
Effettivamente dire scannati è un tantino esagerato visto che dopo tre game la partita era chiaramente su un determinato binario che faceva capolinea in Svezia.
Primo set come da copione per questo nuovo Soderling marchiato Pistolesi, break in apertura e 6-3.
Il secondo si è aperto all'insegna della pioggia. Voi vi chiederete cosa centra la pioggia se il campo è coperto... e no! Per amor di innovazione e minchiaggine il centrale è coperto solo nell'area di gioco, quindi tra pioggia torrenziale e vento, l'acqua arrivava anche dentro il campo. I due giocatori si sono dovuti fermare perchè stavano rischiando le caviglie. A tutto ciò si aggiunga anche la pioggia proveniente dal cappellino di Roddick che dal prossimo torneo, per essere regolare, sarà costretto a giocare con un capellino dotato di copertura integrale.
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sabato 8 gennaio 2011
Palystation in crash: Roger abbatte Kolya senza sudare
Come mandare in tilt la playstation. Roger Federer è riuscito, per la 15ima volta su 17 incontri, a sbarazzarsi senza troppi problemi di Nikolay Davydenko (6-3 6-4), e a portare a casa il torneo di Doha con il relativo cospicuo assegno, per la gioia della soave mogliettina. Davydenko 2.0, che ieri era apparso in grande forma annichilendo un Rafael Nadal forse non al meglio delle condizioni (ma è sempre così quando perde), non ha saputo reggere l'urto del cioccolataio svizzero, che fin dai primi scambi ha fatto capire al suo avversario l'intenzione di non dargli un filo di ritmo e di farlo impazzire con i suoi continui cambi di gioco. Non c'è stata partita, in compenso gli sbadigli sono stati molti, intervallati solamente da qualche bella giocata di entrambi nel secondo set. L'ultimo parziale è stato il più combattuto ma come da copione Federer ha piazzato il break sul 4 pari andando a servire per il match e portando a casa il 15.678esimo torneo della sua carriera. Quasi non se ne può più.
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Davydenko 2.0
Pensavamo di essercene finalmente liberati invece peggio che mai, Davydenko è rientrato nel 2011 più forte di 12 mesi fa quando si pensava potesse impensierire seriamente i fab four.
Il primo a pagare questo inatteso rientro ad altissimi livelli è stato Nadal nella seconda semifinale della serata di ieri del torneo ATP di Doha.
Lo spagnolo si è presentato in campo subito combattivo strappando il servizio al russo, ma dopo i primi game di rodaggio, è partito il pilota automatico di Nikolay-playstation e Nadal non ha potuto fare più niente. Ovviamente, e come al solito, appena entrato in difficoltà il cyborg ha esternato subito la necessità di un medico, per far sapere in mondovisione che stava prendendo degli antibiotici da qualche giorno. Dopodichè si è prodotto nelle sue solite faccine contrite di penitenza come se tutti i mali del mondo succedessero a lui, anche se quando gli capitava l'occasione i passanti e le corse non mancavano, ragion per cui ci crediamo poco e niente a queste messe in scena ampiamente già viste. Se uno sta male, per non peggiorare le cose, alza le mani e se ne va dal campo se proprio ci tiene alla sua salute. L'ha fatto altre volte, lo poteva fare anche oggi, ma evidentemente ha provato a marciarci tentando una tattica di distrazione dell'avversario ormai trita e ritrita. Infatti Davydenko, pensando alle frustate del sergente Hartman in caso di scofitta, non ci è minimamente cascato e ha tramortito il maiorchino con un eloquente 6-3 6-2.
Son dolori, se prima Davydenko era la play-station ora che si è rotto, ha aumentato la potenza come Goku ed è diventato la PS3, timing perfetto, completo gioco d'anticipo, sicurezza di rimessa in campo da ogni posizione, corsa velocissima e instancabile. Siamo fottuti, ce lo dovremo subire fra i più forti fino a quando non si romperà definitivamente.
Il primo a pagare questo inatteso rientro ad altissimi livelli è stato Nadal nella seconda semifinale della serata di ieri del torneo ATP di Doha.
Lo spagnolo si è presentato in campo subito combattivo strappando il servizio al russo, ma dopo i primi game di rodaggio, è partito il pilota automatico di Nikolay-playstation e Nadal non ha potuto fare più niente. Ovviamente, e come al solito, appena entrato in difficoltà il cyborg ha esternato subito la necessità di un medico, per far sapere in mondovisione che stava prendendo degli antibiotici da qualche giorno. Dopodichè si è prodotto nelle sue solite faccine contrite di penitenza come se tutti i mali del mondo succedessero a lui, anche se quando gli capitava l'occasione i passanti e le corse non mancavano, ragion per cui ci crediamo poco e niente a queste messe in scena ampiamente già viste. Se uno sta male, per non peggiorare le cose, alza le mani e se ne va dal campo se proprio ci tiene alla sua salute. L'ha fatto altre volte, lo poteva fare anche oggi, ma evidentemente ha provato a marciarci tentando una tattica di distrazione dell'avversario ormai trita e ritrita. Infatti Davydenko, pensando alle frustate del sergente Hartman in caso di scofitta, non ci è minimamente cascato e ha tramortito il maiorchino con un eloquente 6-3 6-2.
Son dolori, se prima Davydenko era la play-station ora che si è rotto, ha aumentato la potenza come Goku ed è diventato la PS3, timing perfetto, completo gioco d'anticipo, sicurezza di rimessa in campo da ogni posizione, corsa velocissima e instancabile. Siamo fottuti, ce lo dovremo subire fra i più forti fino a quando non si romperà definitivamente.
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giovedì 6 gennaio 2011
L'Epifania tutte le feste si porta via, ma non le teste di serie
L'Epifania tutte le feste porta via, ma non le teste di serie dai tornei ATP. Ai quarti di finale di Doha c'erano tutte le premesse per delle partite divertenti, escludendo per ovvi motivi di decenza Davydenko-Karlovic che solo per i nomi aveva lo stesso appeal di Bruno Vespa senza nei. Dopo la classica raccolta di fondi tra il pubblico per poter affittare il campo, hanno aperto le danze Tsonga e Garcia-Lopez, due ragazzotti con la grazia di un elefante dentro un negozio di statuette di cristallo di Seppi. Diciamo pure che è stata una bella partita, anche se a tratti sembrava un incontro di D2 domenicale dove si fa a gara a chi sbaglia di più, ma tutto sommato ci si diverte. Alla fine l'ha spuntata il francese, ma Garcia-Lopez ha confermato il suo stile totalmente diverso dai suoi connazionali spagnoli che ci allieta non poco.
A seguire c'è stata una partita che viaggiava tra l'allenamento per Federer e la partitella domenicale post-pensionamento per Troicki. Lo svizzero ha fracassato il serbo 6-2 6-2 senza produrre nemmeno una goccia di sudore, per questo verrà analizzato dalla Neutro Roberts per capire come sia possibile giocare a tennis e non sudare. La nostra ipotesi è che mentre lui gioca il sudore venga tutto emesso da Mirka, rendendo la leggiadra moglie dell'elvetico ancora più sgradevole alla vista. Federer se la vedrà con Jo-Wilfried Tsonga.
A seguire c'è stata una partita che viaggiava tra l'allenamento per Federer e la partitella domenicale post-pensionamento per Troicki. Lo svizzero ha fracassato il serbo 6-2 6-2 senza produrre nemmeno una goccia di sudore, per questo verrà analizzato dalla Neutro Roberts per capire come sia possibile giocare a tennis e non sudare. La nostra ipotesi è che mentre lui gioca il sudore venga tutto emesso da Mirka, rendendo la leggiadra moglie dell'elvetico ancora più sgradevole alla vista. Federer se la vedrà con Jo-Wilfried Tsonga.
Tutto come da copione, con qualche improvvisazione
Cominciamo a capire perché alcuni siti seguono solo il tennis italiano: lavorano solo mezza settimana e si divertono il doppio a scoprire con che fantasia perderanno. Infatti, senza italiani in gara, escludendo due parentesi fuori programma, l'ATP non ha regalato emozioni vere. Nessuna sorpresa sui tabelloni e non c'era motivo di pensare che sarebbe andata diversamente.
La giornata tennistica si è aperta con la Hopman alle 2.30 del mattino con la Schiavone che ha perso a sorpresa con Miss Calzette Alte, altro tipo di sorpresa invece è stato Potito che ha messo più volte in difficoltà Isner, rischiando anche di vincere. Stranamente queste cose avvengono solo nelle gare dal valore competitivo dei giochi della gioventù.
La giornata tennistica si è aperta con la Hopman alle 2.30 del mattino con la Schiavone che ha perso a sorpresa con Miss Calzette Alte, altro tipo di sorpresa invece è stato Potito che ha messo più volte in difficoltà Isner, rischiando anche di vincere. Stranamente queste cose avvengono solo nelle gare dal valore competitivo dei giochi della gioventù.
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martedì 4 gennaio 2011
Azzurri: siamo alle solite
Anno nuovo, vita nuova, dice il proverbio. Non per il tennis maschile italiano ovviamente, che con l'arrivo del 2011 continua a regalarci lo stesso numero di soddisfazioni che ci ha offerto nell'anno appena passato, nessuna. L'inizio della stagione, per i nostri eroi, è stato infatti leggendario, con la bellezza di ben 15 game vinti! Contiamo i game perché tanto se dovessimo contare le partite e i set per il momento saremmo fermi mestamente a quota zero. Andiamo con ordine. Le prime emozioni dell'anno ce le ha regalate Simone Bolelli in quel di Chennai: il Federer italiano (noi preferiamo chiamare Roger il Bolelli svizzero perché rende ancora più ridicolo il paragone che tempo fa fecero alcuni giornalisti cosiddetti esperti), le ha buscate allegramente dal tedesco Phau, che ha passeggiato sui resti dell'emiliano con un eloquente doppio 6-2. Secondo alcuni il 2011 dovrebbe essere l'anno del rilancio di Bolelli, secondo noi semplicemente no e non bisogna essere esperti di tennis per capirlo, infatti noi non lo siamo.
E passiamo a Fabio Fognini. A Doha il ligure ha perso malamente (6-1, 6-4) dal redivivo Nikolay Davydenko, che a giudicare da come ha giocato sembra intenzionato a rientrare tra i top ten, cosa che a noi di Controbreak scasserebbe non poco i cosiddetti. Perdere da Davydenko ci può stare (mica ha perso da Phau), però avremmo voluto vedere Fogna più determinato. Prima o poi dovrebbe fare il salto definitivo, sarebbe anche ora.
E passiamo a Fabio Fognini. A Doha il ligure ha perso malamente (6-1, 6-4) dal redivivo Nikolay Davydenko, che a giudicare da come ha giocato sembra intenzionato a rientrare tra i top ten, cosa che a noi di Controbreak scasserebbe non poco i cosiddetti. Perdere da Davydenko ci può stare (mica ha perso da Phau), però avremmo voluto vedere Fogna più determinato. Prima o poi dovrebbe fare il salto definitivo, sarebbe anche ora.
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domenica 2 gennaio 2011
Si ricomincia
Buon 2011 a tutti.
Non abbiamo ancora smaltito pranzi e cene extra che i nostri eroi ci vogliono subito far poltrire al divano con nuove ed entusiasmanti battaglie in quel di Doha.
Ma andiamo con calma.
Prima di tutto, la Ivanovic non ha un significato preciso, se non quello che è meglio aprire l'anno con la sua foto che non con quella di Nadal che smutanda mentre lo premiano ad Abu Dhabi dopo aver battuto Federer (un incontro inedito) con un doppio 76.
Eravamo troppo presi dai festeggiamenti e purtroppo non abbiamo potuto assistere all'ennesimo tartassamento di palle (le nostre) tra i due, anzi, non sappiamo nemmeno se una qualche TV satellitare o digitale italiana si sia degnata di trasmetterlo.
A proposito di questo, l'anno si è aperto subito con notizie che ci danno gioia nel suicidarci: Supertennis trasmetterà tutti i Master 500 per i prossimi 3 anni. Armatevi di pazienza, aguzzate la vista, non aggiornatevi da altre fonti per abituarvi a vedere le differite come se fossero dirette e fate un bel plauso a Sky che non ha racimolato abbastanza soldini (poveretti) per poterci trasmettere almeno la stessa fetta di tennis dell'anno scorso.
In pratica a noi che chiedevamo la trasmissione
Non abbiamo ancora smaltito pranzi e cene extra che i nostri eroi ci vogliono subito far poltrire al divano con nuove ed entusiasmanti battaglie in quel di Doha.
Ma andiamo con calma.
Prima di tutto, la Ivanovic non ha un significato preciso, se non quello che è meglio aprire l'anno con la sua foto che non con quella di Nadal che smutanda mentre lo premiano ad Abu Dhabi dopo aver battuto Federer (un incontro inedito) con un doppio 76.
Eravamo troppo presi dai festeggiamenti e purtroppo non abbiamo potuto assistere all'ennesimo tartassamento di palle (le nostre) tra i due, anzi, non sappiamo nemmeno se una qualche TV satellitare o digitale italiana si sia degnata di trasmetterlo.
A proposito di questo, l'anno si è aperto subito con notizie che ci danno gioia nel suicidarci: Supertennis trasmetterà tutti i Master 500 per i prossimi 3 anni. Armatevi di pazienza, aguzzate la vista, non aggiornatevi da altre fonti per abituarvi a vedere le differite come se fossero dirette e fate un bel plauso a Sky che non ha racimolato abbastanza soldini (poveretti) per poterci trasmettere almeno la stessa fetta di tennis dell'anno scorso.
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