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venerdì 28 gennaio 2011

Australian Open: day 12. Tutto come previsto, Murray batte un orgoglioso Ferrer e conquista la finale contro Djokovic

Carissimi, buondì a tutti dalla raggiante Melbourne. Vi diciamo subito la verità, oggi non avevamo nessuna voglia di raccontarvi la sgradevole semifinale ad alto coefficiente di pallettarità tra David Ferrer e Andy Murray, ma purtroppo siamo stati costretti a farlo. Partiamo dal principio. Dopo aver passato la nottata nel più squallido night-club dello stato di Victoria, stamattina ci siamo alzati alquanto frastornati svegliati dal nostro dingo, che con il guinzaglio in bocca voleva andare a fare la solita passeggiata. Dopo la canonica colazione preparataci dal canguro (oggi ci è andata di lusso, i cornetti come promesso, torta alle mele e cappuccino, sta diventando un fenomeno), abbiamo quindi deciso di fare un bel giro per la città, considerando anche il fatto che per via degli impegni tennistici avevamo ammirato molto poco Melbourne nei giorni precedenti. L'idea era quella di evitare la semifinale come la peste, ma passando per caso di fronte all'ingresso di Melbourne Park abbiamo notato scene alquanto strane. L'organizzazione del torneo aveva predisposto un servizio di butta-dentro, questo perché nessuno, e ribadiamo nessuno, voleva sorbirsi la tortura di ore e ore di scambi da fondocampo e recuperi impossibili che Ferrer e Murray avrebbero potuto regalarci. La Rod Laver Arena avrebbe rischiato di restare vuota, e non sia mai per la semifinale di uno Slam. Ecco quindi che siamo stati gentilmente bloccati da un simpatico addetto dell'organizzazione che si è educatamente rivolto a noi con questo lessico forbito e alquanto convincente: "Entrate dentro o vi spacco i denti". Di fronte a cotanta
classe non abbiamo potuto dire di no all'invito, ed ecco che siamo finiti dentro la Rod Laver, spettatori di un match che non avremmo voluto vedere per niente al mondo.

Appena dentro abbiamo appreso che la Pennetta in coppia con la Dulko, avevano portato a casa il titolo nel doppio battendo il duo Azarenka-Kirilenko 2-6 7-5 6-1. Complimenti, speriamo che queste siano piccole iniezioni di fiducia per Flavia. Non andiamo oltre perchè se non trattiamo la WTA figurarsi quanto possiamo considerare il doppio femminile! Infatti passiamo subito ad un qualcosa un pelo più interessante ovvero la semifinale tra Murray e Ferrer.

I due sono scesi in campo e già dal sorteggio si è capito che tipo di partita ci saremmo dovuti aspettare: è stato infatti effettuato con i giocatori posti a fondo campo, perché quando il giudice di sedia ha chiesto loro di avvicinarsi alla rete hanno risposto "Dove? Cos'è la rete?". Forse non sanno nemmeno che esista. Il match è iniziato quindi come ci aspettavamo: sia Ferrer che Murray si sono inchiodati alle spalle della scritta Melbourne (ma non di quella di fondo campo, proprio quella d'ingresso in città), tanto da confondersi con i giudici di linea. Lo spagnolo però è apparso un filo più propositivo, il che è tutto dire, tanto da spingere Murray a chiedere agli spettatori delle prime tre file alle sue spalle di spostarsi per liberare spazio. La vena offensiva di Ferrer ha portato i suoi frutti, tanto che il valenciano ha vinto inaspettatamente il primo set 6-4. Nel secondo si è continuati sulla falsariga del primo, con Murray che però sul 5-5 ha breakkato l'avversario ed è andato a servire per il set. In quel momento però è giunta la perla di compassione dello scozzese, che si è fatto subito controbreakkare. Nessun problema, al tie-break il figlio della simpaticissima Judy ha raddrizzato la situazione vincendo 7-1 e conquistando il secondo set. Il terzo parziale ha visto invece le carte in tavola totalmente capovolte e, nonostante tutto sembrasse ampiamente a favore dello scozzese, alla ripresa del gioco non sono mancate le sue pallette a 2 km/h seguite da palombella per rallentare un gioco che per l'inesorabile velocità stava rischiando di mandare a monte la teoria della relatività di Einstein. Ma Ferrer ha iniziato a cedere qualcosa dal punto di vista fisico, fino a regalare il terzo set per 6-1. Possiamo quindi affermare che, se Murray è riuscito ad avere la meglio per lo sfinimento di Ferrer, il livello di pallettarismo al quale si è assistito oggi sulla Rod Laver era altissimo, diremo l'ode al pallettarismo.

Nel quarto l'iberico ha ritrovato lo slancio, e nonostante il break subito inizialmente, è riuscito a riprendere lo scozzese e a fare partita pari, si è giunti quindi ancora al tie-break. I nostri riti arcaici fatti per infondere al tetto della Rod Laver la forza di crollare non sono andati a buon fine, così abbiamo assistito allo scempio finale: lo scozzese ha giocato un altro tie-break eccellente vincendolo 7-2 e guadagnando per il secondo anno consecutivo la finale degli Australian Open. L'epilogo sarà quindi Djokovic-Murray, allegria.

Siamo quindi andati via da Melbourne Park con poco entusiasmo, non che con la vittoria di Ferrer, il cui gioco oggi è stato comunque al di sopra di quanto ci aspettassimo, ci avrebbe fatto gioire, ma la delusione per vedere una semifinale tra questi due giocatori è comunque tanta. Speriamo in una finale con un tasso di spettacolo più alto, ma sarà molto difficile a meno che il serbo non si svegli in stato di grazia e prenda a pallate lo scozzese senza permettergli di respirare chiudendo la pratica in un'ora e dieci minuti. Siamo tornati a casa in lacrime per lo spettacolo indegno a cui abbiamo assistito e per non aver mantenuto la promessa di non vederne nemmeno un 15 così, per riprenderci, abbiamo visto per due volte consecutive "La corazzata Potemkin", trovandola, a confronto, deliziosa e divertente.

Domani non chiedeteci risultati del femminile perchè ne staremo alla larga e, a meno che non ci succeda qualcosa di bello da raccontarvi, ci dedicheremo ad altro. Torneremo sicuramente domenica per la finale che, non si sa come, ma in qualche modo vedremo...

3 commenti:

tarax ha detto...

La noia (oppure monotonia o tedio) è uno stato di disinteresse o mancanza di energia http://lasca.files.wordpress.com/2008/10/stanchezza.jpg , come reazione a stimoli che si recepiscono come ripetitivi http://4.bp.blogspot.com/_uHan24rRGQk/Rz7NgZrmHZI/AAAAAAAABko/t1p3g4e2SJg/s320/ferrer.jpg O soporiferi http://www.candeli.com/blog/sbadiglio31.jpg . Cresce con la mancanza di cose interessanti http://images.wikia.com/logopedia/images/8/8d/WTA_logo_2010.png da vedere, sentire, ecc., o da fare quando non si desidera star senza far niente http://www.ilpuntoamezzogiorno.it/wp-content/uploads/2010/08/youporn_logo.jpg. È il contrario, dunque, del divertimento http://images.sportinglife.com/11/01/330/Alexandr-Dolgopolov_2550187.jpg

Lucky Loser ha detto...

Ahahah! :)
Bravo tarax questo era il migliore dei tuoi soliloqui ;)

tarax ha detto...

Oh che onore! Ci tengo alla vostra considerazione! Magari mi porterete a Parigi con voi per il roland garros XD

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