Ancora poche ore e partirà il primo Slam dell'anno, l'Australian Open.
Oggi però si sono conclusi i due 250 di riscaldamento: Auckland e Sydney.
Il primo ha visto affrontarsi per il titolo Ferrer e Nalbandian. L'epilogo è stato quanto di più triste si potesse chiedere ovvero la vittoria dello spagnolo, quindi siamo autorizzati a non sprecare nemmeno una virgola in più a riguardo.
A Sydney, invece, si sfidavano per la nostra felicità Simon e Troicki. Certo i nomi in campo non ci facevano brillare gli occhi, ma sicuramente non sono mancate le sorprese e i momenti gradevoli. Pensavamo peggio.
Il match, come al solito, è partito in salita per il francese che ha da subito dimostrato grandi difficoltà a mantenere i propri turni di servizio e trovare il ritmo. Troicki non si è tirato indietro e ha sfoggiato istantaneamente un'aria sicura di se per aumentare la pressione sull'avversario. Il problema è che il francese, esattamente come ieri, dopo essere partito col piede sbagliato, con l'avanzare della partita ha trovato regolarità e sfoggio della sua dote maggiore ovvero l'intelligenza tattica, la grande arma che qualche anno fa gli fece battere giocatori come Federer, Nadal e lo fece approdare abbondantemente tra i top ten nonostante fosse uno scheletro vivente.
Troicki ci ha messo sicuramente del suo sbagliando l'impossibile, ci sta però che quando un avversario ti mette alle strette psicologicamente, è più facile sbagliare o fare fallo di piede sul tie break decisivo! Tra l'altro se avete notato tra i giudici di linea c'era anche l'amica della Williams che le chiamò il foot-fault decisivo negli US Open.
Alla fine dopo una serie di regali reciproci, una fiera di break e controbreak (che hanno fatto guadagnare a Troicki un bel po' di punti compassione), il francese ha dato la svolta decisiva all'incontro vincendo 7-6 al secondo per cui ha portato a casa la coppa senza nemmeno perdere un set durante tutto il torneo. Non male.
Chissà se un mese fa Simon in Davis sarebbe riuscito a spuntarla portando l'insalatiera alla sua nazione. Pensiamo di no, era in ripresa, ma non ancora in queste condizioni.
Il francese si presenterà quindi in fiducia agli Australian Open dove ha pescato una porzione di tabellone non tanto felice, nella quale potrebbe trovare Federer subito nei primi turni. Good luck!
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