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venerdì 21 gennaio 2011

Australian Open: day 5. Vogliamo il rimborso del biglietto!

Buon giorno a tutti dalla ridente e calda Melbourne!
La ruota oggi è finalmente girata dalla nostra parte e siamo potuti entrare nell'impianto tennistico pagando tutto, fino all'ultimo centesimo. Ovviamente non con i soldi provenienti dalle nostre tasche, ma piovuti dal cielo. Stamattina infatti, quando il nostro canguro da salotto ci ha portato il giornale a letto, c'era anche una grossa busta allegata e come l'abbiamo aperta con nostro stupore abbiamo trovato una copiosa mazzetta di dollari australiani. Ora, ricorderete che ieri ci siamo spacciati per nipoti di Mubarak e abbiamo ottenuto il lascia passare per tutti i campi, nella lettera ricevuta oggi c'era scritto che quei soldi sarebbero stati sufficienti per rimangiarci tutto quello che avevamo detto. Avremmo dovuto chiamare un numero di telefono, chiedere di tale Alfonso Signorini e smentire. Il foglio era firmato "S.B. con affetto". Ci abbiamo capito poco, comunque
sia, vista la nostra notevole e conclamata miseria, non abbiamo certo buttato il denaro e stamattina abbiamo eseguito la richiesta alla lettera, per poi spostarci felici e contenti al Melbourne Park.

Ci siamo diretti istantaneamente alla Margaret Court per vedere la Schiavone e il dritto in chop della Niculescu. Primo set schiacciante 6-0 per l'italiana e qualche problema nel secondo vinto 7-6, ma alla fine Francesca ha fatto un altro passetto avanti e attende ora la Kuznetsova, che ha battuto la Henin 6-4 7-6.
Il nostro piano di marcia prevedeva quindi di vedere, per l'ennesima volta negli ultimi mesi, il derby tra Djokovic e Troicki, sicuramente ci avrebbe regalato un match lottato, ma alla fine vinto da Nole per l'innata compassione di Viktor. Ci siamo quindi diretti alla Hisense dove avevamo previsto di trovare i due ancora nel primo game alla 50esima palla break non trasformata per Troicki e invece, con nostra enorme sorpresa, era tutto già finito per ritiro di quest'ultimo. Vita facile oggi per Djokovic che ha poi deliziato il pubblico con un siparietto tappabuchi che l'ha visto partner di una ballerina locale. Cosa non farebbe il serbo per farsi simpatico a tutti i costi.

Siamo quindi volati da Ljubicic-Almagro perché vedere due che giocano il rovescio a una mano nello stesso campo è una rarità da non perdere, ma le emozioni non sono state tantissime se non per il  colpo di testa in esultanza finale dello spagnolo (ha vinto 6-4 7-6 6-3) che ha addirittura strappato un sorriso al croato cotto dal sole cocente. Tornati sulla Hisense c'era Roddick in campo, sudato come sempre, opposto a un giocatore che non capivamo se fosse un ritorno dal passato di Guga Kuerten. Purtroppo era Haase, tennista tutto sommato piacevole, ma che anche oggi non ha perso l'occasione per infortunarsi e dopo aver vinto un set e lottato il secondo fino al tie-break, ha perso miseramente 2-6 7-6 6-2 6-2.  Il tutto mentre Robredo, purtroppo, vinceva contro Stakhovsky 5-7 6-2 6-4 6-2. Profondamente delusi ci siamo spostati allora sulla Rod Laver Arena per vedere se il cioccolataio si sarebbe squagliato sotto il sole (magari insieme alla moglie), ma niente da fare, anche oggi Malisse fin dal primo 15 è entrato in crisi pensando di essere la Mauresmo e non c'è stata un minimo di speranza, lo svizzero ha vinto fresco e sorseggiando un Cuba Libre a ogni cambio di campo. Ora Federer avrà Robredo e speriamo che lo spagnolo torni a casa con massimo 2 game.

Non ci siamo ovviamente dimenticati di ciò che si profilava sulla Margaret Court, dove era in programma un match che a seconda di come si fosse svegliato Berdych e grazie anche alla sua propensione a perdere quando non è il caso di farlo, poteva quasi tramutarsi in un EVENTO perché di fronte a lui si sarebbe trovato Gasquet, il numero uno, dopo Seppi, nel buttare occasioni. Ma invece niente da fare anche qui, poca compassione del ceco e vittoria schiacciante con derisione finale 6-2 7-6 6-2. Giusto così.

Tutto nella norma, o nella noia, anche oggi. Nel (semi)serale ci siamo dovuti accontentare di Monfils-Wawrinka e di Verdasco-Nishikori. Abbiamo optato per la prima sia perchè la Rod Laver è più comoda per dormire, sia perché Verdasco ci ha proprio rotto, speriamo sparisca velocemente dalla circolazione. Intanto però ha vinto contro il samurai 6-2 6-4 6-3.

Monfils invece è sceso in campo gonfio come un suino alla quindicesima canna e due sono le cose: o  si fa veramente le canne prima di scendere in campo, tanto i controlli antidoping nel tennis sono finti, oppure Rasheed lo prende a pugni in faccia la mattina per svegliarlo. Speriamo la seconda.
La polpetta invece era sempre più brutto e forse un filino più grasso, ci veniva difficile sperare vincesse, se non che il francese oggi si è presentato in una versione piacevole quanto l'ultimo film di Checco Zalone: ha annerito la scritta Melbourne situata a 3 metri fuori dal campo, da quante volte ci è passato sopra. Odioso quando gioca così. Abbiamo quindi tifato per l'elvetico, ma vista la lentezza dell'incontro ci siano momentaneamente assentati tra le braccia di Morfeo. Una volta svegliati abbiamo visto che erano avanzati di soli due game, uno strazio. Alla fine siamo contenti che abbia vinto lo svizzero 7-6 6-2 6-3 perché Monfils è arrivato ad essere più pallettaro di Ferrer facendoci venire l'orchite acuta.

Schifati dalla giornata ci siamo recati al botteghino per chiedere il rimborso dei biglietti, che clamorosamente non ci è stato concesso, al che non ci abbiamo visto più: abbiamo iniziato a inveire contro tutto e contro tutti affermando che si era trattata di una subdola macchinazione mediatica-politico-giudiziaria ordita dai magistrati comunisti e alimentata dalla stampa di sinistra e chi più ne ha più ne metta. In quel momento è calato un attimo di silenzio, gli addetti all'ingresso hanno chiamato le guardie e ci hanno immediatamente cacciato da Melbourne Park a calci nel culo. Avevamo dimenticato che l'Australia è un paese civile, e che, contrariamente all'Italia, certe stronzate non si possono dire perché solo in Italia la gente è così stupida che può dare retta a simili panzane, al che siamo tornati mestamente a casa riflettendo su come riuscire a farla franca domani, visto che i nostri nomi e le nostre facce sono ormai note agli addetti all'ingresso. Statene certi, qualcosa ci inventeremo perchè non possiamo privarci di Dolgopolov-Tsonga.

Visto il casino successo forse ci siamo dimenticati qualcosa, ma se così fosse trovate il riassunto QUI compilato da persone che lavorano seriamente, mentre QUI l'order of play di domani.
Col culo abbastanza ammaccato per i calci vi diamo la buonanotte da Melbourne... A domani!

2 commenti:

Chiara ha detto...

Niente di più semplice... domani dichiarate che il vero complotto è quello ordito dalla nazionale inglese di cricket, sostenete che l'edizione delle Ashes appena conclusa (se non sapete di che sto parlando è un problema vostro, non si vive di solo tennis) se la siano comprata e per finire date fuoco all'Union Jack... vedrete che vi faranno entrare direttamente in tribuna VIP con tante scuse per i calci di oggi :)

Walk Over ha detto...

Chiara abbiamo impiegato una sera ad informarci degnamente su cosa fossero le Ashes ma non ci siamo riusciti! Viviamo solo di tennis! Diciamo che il cricket non rientra nei nostri sport, comunque ti ringraziamo, per le ultime giornate potrà essere una scusa più che valida!

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