Dimentichiamoci, o meglio, salutiamo questa immagine che tante gioie ci ha regalato a inizio 2014. Nella giornata appena terminata Djokovic ha sì sofferto contro Wawrinka, ma lo svizzero, dopo essere riuscito ad agganciare il serbo, fino a portarlo al quinto, è crollato di botto concedendosi miseramente con un 6-0 nell'ultimo parziale. Effettivamente, dopo ore di gioco, un uovo è stato più che gradito come spuntino post partita da parte di Stan, ma forse era il caso di continuare la dieta per almeno altri trenta minuti. Non è stato un match bellissimo, troppi alti e bassi rispetto ai precedenti che ci hanno regalato agli Australian Open. I due hanno dominato a fasi alterne e la vera differenza l'ha fatta Djokovic, che si è concesso gli sforzi giusti nei set dispari, quelli essenziali per vincere. Su Wawrinka avevamo fiducia pari a zero fino al match contro Nishikori. Dopo averlo visto dominare sul samurai, avevamo presupposto avesse adottato una tattica durante il torneo per preservarsi agli ultimi incontri, i più tosti. In parte era una teoria giusta. La seconda metà di verità è che quest'anno lo svizzero, una volta mostratosi al 100% delle sue forze, difettava di quel pelo di forza extra che in passato gli ha permesso di lottare alla pari o sovrastare il serbo. Nole infatti ha indubbiamente sofferto in certe parti, ma nel complesso non è mai sembrato potesse andare col cervello in pappa, come invece gli era successo nei precedenti due confronti a Melbourne.
venerdì 30 gennaio 2015
Australian Open 2015: Djokovic soffre, ma non basta, è finale contro Murray
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mercoledì 28 gennaio 2015
Australian Open 2015: Berdych disintegra Nadal, bene Murray, Wawrinka e Djokovic
E' accaduto l'esatto opposto di quello che non solo noi, ma tutto il mondo si aspettava. Dopo 9 anni di miseri fallimenti, Berdych ha letteralmente piallato Nadal, ma talmente tanto che si è anche concesso il lusso di rifilargli un 6-0 in uno slam. E' stata una lotta impari nella quale lo spagnolo non ha nemmeno travato spazi per lanciare i suoi irritanti "Vamos". Questo perché è riuscito ad incassare un numero misero e insignificante di punti. Dall'altra parte del campo invece il ceco ha subissato l'avversario di vincenti killer e chiuso il 96% degli scambi dopo tre, massimo quattro colpi. Soderling 2009 si è impossessato di Tomas tanto da renderlo irriconoscibile. In questo match ha addirittura usato variazioni sul suo classico tema monotono e una tattica dinamica dall'inizio alla fine capace di annientare anche le improvvise risalite dello spagnolo, che in carriera gli hanno permesso di ribaltare un numero incredibile di partite e allo stesso tempo cambiare la storia del tennis. Non stavolta, 6-2 6-0 7-6 e a casa. Certo, il tie-break fosse andato a Rafa forse ora staremmo qui a parlare di un suo solito miracolo Slam al quinto, ma i meriti di Berdych stanno anche nell'essere riuscito a chiudere la pratica prima di risvegliare il can che dorme.
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lunedì 26 gennaio 2015
Australian Open 2015: Per un punto Andreas perse il quarto. Kyrgios avanza, bene i big
Niente da fare per Seppi, il super miracolo non si è avverato. Forse troppi bonus erano già stati spesi contro Federer e con Kyrgios quel pizzico extra per chiudere positivamente è mancato. Ciò non toglie che il match è stato per i primi due parziali a senso unico, con esecuzione impeccabile da parte dell'azzurro: un break assestato nel game giusto e set in saccoccia. Il tutto accompagnato a delle prodezze che non ci saremmo mai aspettati da Seppi. Forse il suo unico vero errore è stato quello di rilassarsi a inizio terzo parziale, perché perdere il servizio in apertura è stata la molla che ha permesso al pubblico di crederci e di riflesso a Kyrgios, che ha tratto molta forza dai suoi sostenitori. Probabilmente, non avessero giocato in Australia, ora staremmo a parlare di altro. Sappiamo bene che coi "se" e coi "ma" non si fa la storia, ma agli Australian Open sembra di stare in uno stadio cafone di calcio e il casino a favore di uno è una carica non indifferente, mentre trovarselo contro è solo una distrazione. Specialmente a tennis. Terzo set a parte, Seppi ha provato a non farsi schiacciare da tutto l'ambiente circostante, anzi ha avuto match point al quarto e al quinto è stato capace di recuperare un break quando ormai sembrava perso. Non è bastato. Sfuma quindi un sogno per il Kid di Caldaro che ora ha il compito di non fare come tutti gli altri italiani e mantenere il nuovo standard per il resto dell'anno, piuttosto che sparire miseramente e diventare una barzelletta.
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sabato 24 gennaio 2015
Australian Open 2015: Seppi e nient'altro che Seppi, il Kid di Caldaro elimina Federer
23 gennaio 2015: la storia è stata riscritta. Nel primo Slam di stagione Seppi beffa Federer, numero 2 del mondo, giocando un match impeccabile. Così da ieri i campi e il cielo di Melbourne sono ancora più azzurri. Noi siamo stati gli unici a crederci veramente e, mentre tutti davano per scontata la vittoria di Roger, scrivevamo "Terminator Seppi è già pronto ad aspettare al varco Federer, per vendicare il compatriota - Bolelli -. Il Kid di Caldaro è infatti riuscito agevolmente a battere Chardy e non vede l'ora di triturare anche lo svizzero". Siamo troppo avanti. Tra l'altro la vittoria è giunta in soli quattro set, ben sotto gli standard del Kid di Caldaro. E' stata una lotta di nervi giocata a colpi di break, controbreak, palle break e tie-break. Un'assonanza sinfonica che porta in gloria Seppi dopo un incontro peRFetto, chiuso con quello che sarà l'hot shot dell'anno e i complimenti dello svizzero, per manifesta inferiorità. E ora si può anche provare ad essere ingordi, visto che il prossimo turno dell'italiano sarà contro Kyrgios che è sì il nuovo idolo di casa, ma non proprio nel pieno della forma. Del resto l'australiano non ha mai vinto in tre set, se non nell'ultimo turno, ma opposto a Jaziri, un giocatore da Challenger che non sa nemmeno lui cosa ci faceva al terzo turno di uno Slam. Bisogna crederci.
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giovedì 22 gennaio 2015
Australian Open 2015: Nadal rischia parecchio, nessun problema per gli altri big. Seppi c'è!
Questa che vedere non è la foto di Nadal commosso per aver vinto gli Australian Open 2015 (o per lo meno non ancora...), ma l'immagine di Rafa che ringrazia contemporaneamente Odino, Allah, Dio, Satana, Zeus e Vishnu per essere riuscito a vincere in extremis e con tanta fatica al quinto contro Smyczek: americano (così c'è scritto nel profilo), classe '87, numero 112 del mondo, fino a ieri ritenuto frutto di un addetto ATP che si era addormentato sulla tastiera schiacciando lettere a caso. Il baldo Tim, approfittando di una giornata di particolare grazia e di un Nadal al limite del presentabile (complice anche la sua mise), è riuscito a portare il campione maiorchino al quinto, dopo essere stato anche in vantaggio nel conto set. Poi ovviamente, la paura di battere un big come Rafa ha generato in lui quella valanga di compassione che sta facendo campare lo spagnolo da anni ormai, in tutto ciò che non è terra rossa. Morale della favola: Nadal è al terzo turno e, da buon Saiyan, ciò che non lo uccide, lo fortifica. Quindi non spaventiamoci se lo dovessimo vedere spingersi molto avanti nel torneo, nonostante questo pessimo inizio anno.
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martedì 20 gennaio 2015
Australian Open 2015: molti si mettono in "evidenza", nessuno quanto Fognini e Gulbis
Questa che vedete è la foto di gruppo fatta dai giocatori prima degli Australian Open 2015. C'è veramente poco da dire da questo inizio Slam, se non che il leitmotiv non è il bel tennis, ma il pugno nell'occhio delle divise fluo della maggior parte dei giocatori. Addirittura anche Federer è stato sponsorizzato dall'ANAS, quindi figuriamoci gli altri. In questo tripudio di colori ci sono due i geniacci del primo turno: Gulbis e Fognini. Il primo è riuscito a perdere da Kokkinakis dopo aver buttato all'aria 4 match point al quarto. L'italiano invece, da vero intenditore di compassione, ha mantenuto l'umiltà stando ben lontano dalla vittoria e concedendosi miseramente all'avversario, dopo aver fatto "lo sforzo" di vincere il primo set. Molto bene invece gli altri tre azzurri: Lorenzi ha battuto facile un acciaccato Dolgopolov, Bolelli ha eliminato Monaco e Seppi ha triturato in scioltezza al quinto Istomin. Nessun problema per quanto riguarda i very big. Ma non perdiamo altro tempo e vediamo nel dettaglio cosa è successo in questi due lunghi giorni.
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domenica 18 gennaio 2015
Australian Open 2015: gioie e dolori (al polso) del tabellone
Pensavamo che la vittoria su Fognini a Sydney gli avrebbe dato la forza psicologica definitiva (!) per la risalita e invece il primo forfait degli Australian Open 2015 ha il nome di Juan Martin Del Potro. Sempre il solito problema per lui: il polso, che l'ha tenuto fuori dai giochi per mesi e continuerà a farlo nel futuro. E così in questo tabellone, che ci fa sperare ben poco, si volatilizza subito quello che sarebbe potuto essere un interessante primo turno tra Janowicz e l'argentino. Per il resto abbiamo Nadal per Federer e Wawrinka con Djokovic. Riuscirà Svizzera 2 a confermare il titolo del 2014? Proviamo a scoprirlo grazie alla nostra immancabile analisi (leggasi baci della morte senza ritegno) quarto per quarto.
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lunedì 12 gennaio 2015
Chi ben comincia: Ferrer, Federer e Wawrinka
La prima settimana di tornei ATP del 2015 si è conclusa e abbiamo subito i nomi di chi ben comincia: Ferrer, Federer e Wawrinka. Quest'ultimo è l'unico che ha confermato il risultato dell'anno scorso, gli altri sono due "novità", nonostante Roger nel 2014 fosse comunque arrivato in finale perdendola poi dal padrone di casa Hewitt. In attesa degli Australian Open avremo poi tempo di gustarci in settimana i 250 di Sydney e Auckland. Ma prima di buttarci a capofitto sul futuro, facciamo un breve excursus di quanto accaduto nella settimana che ci siamo lasciati alle spalle.
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