Dov'eravamo rimasti? Ah si, Murray che vinceva l'oro olimpico strapazzando Federer e la stagione di avvicinamento all'Us Open che sta entrando nel vivo. Si fa per dire...
Ieri si è chiuso il Master 1000 di Toronto, da noi ribattezzato torneo della sagra della porchetta di Toronto visto il numero di assenze importanti (Nadal e Federer in primis), aggravato poi dal ritiro di Murray, che ha fatto si che in fondo arrivassero alcuni nomi non propriamente abituati a giocare i tornei fino al sabato o alla domenica, primo fra tutti Gasquet. Il francese ha bulleggiato per tutta la settimana cogliendo vittorie di rilievo contro Berdych (il cui mononeurone sembra ormai essersi preso le ferie di Ferragosto, solo che le ha iniziate a luglio) e Fish. Ma nella finale contro Djokovic si è sciolto come neve al sole sotto i colpi dell'ex numero uno del mondo. Il serbo, la cui vittoria era scritta nell'alto dei cieli dopo il ritiro di Murray, ha vinto nettamente 6-3, 6-2, confermando così il titolo dello scorso anno a Montreal (l'Open del Canada si gioca alternando Toronto e Montreal come sedi).
Aspetti interessanti del 1000 canadese? Pochi. Molti giocatori sono arrivati stanchi dopo il torneo olimpico di Londra, per cui alcune seconde linee hanno potuto fare qualche buon risultato inatteso. E poi l'attenzione degli sportivi, quindi anche la nostra, era ovviamente rivolta alle Olimpiadi di Londra (specialmente al beach volley femminile), per cui possiamo tranquillamente affermare che questo è stato il 1000 più ignorato della storia. Fa piacere comunque vedere Haas ai quarti (ha portato al terzo Nole) dopo la finale di Washington persa contro la Luce, mentre purtroppo da qualche segnale di risveglio Isner al quale forse l'aria di casa fa piuttosto bene.
Qualcosa di più, e non è che ci voglia poi tanto, dovremmo vederla a partire da oggi in quel di Cincinnati, città più brutta del mondo secondo l'opinione di diversi tennisti, ma sede di uno dei due 1000 che precedono l'Us Open. Nadal, dopo Olimpiadi e Toronto, ha dato ancora forfait; evidentemente il problemino al tendine è piuttosto serio, ma sarà curioso vedere come si presenterà al quarto Slam della stagione. In compenso ci sono tutti gli altri, in un tabellone che andiamo ora brevemente ad analizzare.
Quarto Federer-Monaco
Lo svizzero, sconfitta olimpica a parte, è in forma, per cui non dovrebbero essere certo un Tomic o un Monaco a impedirgli andare ai quarti. Da queste parti Fish e Lopez potrebbero dar vita ad un buon primo turno mentre la presenza di Berlocq rende questa fetta del tabellone molto più sgradevole delle altre.
Quarto Ferrer-Berdych
Il ceco è da un po' che non ne azzecca una. Prima la sconfitta al primo turno contro Gulbis (si, proprio lui) a Wimbledon, poi quella sempre al primo turno dei Giochi con Darcis e infine l'uscita con Gasquet a Toronto. Per cui nulla di strano se incrociando il suo destino ancora con Gasquet, o con Raonic, Simon o Baghdatis, tutti dalla sua parte, possa ancora fare le valigie anzitempo. Questo pezzetto di tabellone quindi è combattuto, mentre poco più su Ferrer sembra il favorito, ma occhio a Nishikori e a Duplo-Man.
Quarto Del Potro-Murray
L'argentino dovrà subito stare un po' attento perché al pronti via affronterà il vincente del match di senior tour tra Nalbandian e Haas, mentre poi la strada dovrebbe essere spianata verso i quarti. Più semplice ancora il tabellone di Murray, la cui corsa difficilmente verrà interrotta da un Melzer, un Benneteau o un Roddick. Certo, lo speriamo vivamente, ma non è il caso di farsi illusioni.
Quarto Tipsarevic-Djokovic
Nella zona di Nole ci sono due italiani, Seppi e Fognini, per cui il serbo è già stato colto da degli attacchi di tremarella. Seppi affronta Haase, e in caso di successo troverà subito Djokovic, mentre Fognini, qualificato, gioca contro Mayer. Qui c'è anche la Luce, attesa dagli avanzi di Davydenko. Dall'altra parte l'ottavo di finale, il cui premio per il vincitore è il boia Nole, dovrebbero giocarselo Tipsarevic e Cilic.
La marcia di avvicinamento all'Us Open prosegue quindi spedita, mancano appena due settimane al quarto Slam della stagione e i Giochi Olimpici forse ci hanno fatto sembrare più breve il periodo che intercorre tra la fine di Wimbledon e l'inizio del Major americano. Sarà interessante intanto capire in che forma si presenterà Nadal, e se a Murray il successo olimpico avrà dato il la per conquistare il primo Slam della carriera. Certi che quest'ipotesi farà andare di traverso la giornata anche a voi, vi salutiamo e ci diamo appuntamento nei prossimi giorni, solo nel caso che Cincinnati si riveli un torneo degno di essere seguito. Quindi addio e buona depressione post-olimpica a tutti!
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