Temevate non seguissimo il torneo olimpico eh? E invece eccoci qui a raccontarvi le mirabolanti vicende che si sono susseguite in questi primi giorni nell'irriconoscibile Wimbledon a cinque cerchi, dove una specie di fuscia-viola ha profanato il classico verde e dove il canonico bianco è stato scansato dalle multi-cromatiche magliette dei protagonisti.
Tra sabato e lunedì, causa pioggia, il programma è stato un po' sconvolto, con il primo turno che si è concluso insieme a diversi incontri del secondo. Ma veniamo al sodo.
Partiamo dai big. Federer, come accadde sempre a Wimbledon due anni fa, ha patito Falla al primo turno prima di liberarsene in tre set, mentre molto più semplice è stato per lo svizzero impacchettare e rispedire in Francia Benneteau. Il fresco ricordo dei cinque set giocati poche settimane fa contro il francese sul Centre Court hanno spinto l'elvetico a sbrigare la pratica in scioltezza, per cui doppio 6-2 e vai con il terzo turno, dove si troverà di fronte l'agevole Istomin. Sudatina di troppo anche per Djokovic, che pur con un match giocato a fasi alterne e condito da una moltitudine di errori ha battuto al terzo il nostro Fognini, bravo nel primo set ma spazzato poi via dalla furia serba. Al terzo turno anche Del Potro, che ha sconfitto prima Dodig per poi avere la meglio sul nostro Seppi. Morale della favola: azzurri in singolare a casa. Strano. Per l'argentino ora ci sarà le pallettaire, vincitore in due set su wannabe Federer. Sempre restando in tema di teste di serie Murray si è liberato di Duplo-Man, Tsonga di Bellucci (ora ha Raonic quindi il casco è d'obbligo), ma solamente al terzo e Ferrer ha riposto Pospisil nello scaffale della farmacia dopo due rapidi set.
Capitolo "figure che resteranno". Gli autori delle migliori débâcle sono stati senza dubbio Berdych e l'immancabile Verdasco. Il ceco, per ribadire quanto quest'anno l'erba di Wimbledon gli sia indigesta (indimenticabile la sconfitta al primo turno di Wimbledon da Gulbis) ha deciso di lasciar strada a Darcis subito al primo turno, mentre allo spagnolo battere Istomin pareva brutto per cui vamos a casa. Complimenti.
Gli altri. Vanno avanti anche Isner e Tipsarevic, che si ritroveranno di fronte al terzo turno per giocarsi la probabile gogna con Federer, e ok tra gli altri anche Gasquet, Lopez e Roddick, quest'ultimo atteso dal boia Djokovic.
Capitolo azzurri. Fuori, come detto, Fognini e Seppi, nel singolare femminile a salvare la faccia del movimento in salute è stata solo la Pennetta, brava a battere la specialista dell'erba Pironkova, mentre Schiavone, Errani e Vinci sono tutte e tre eliminate. Nel doppio match interrotto sull'1 pari del terzo per la coppia Bracciali-Seppi contro Berdych e Stepanek mentre Errani e Vinci hanno passato il primo turno in maniera agevole contro Cetkoska e Safarova. Devono scendere ancora in campo Pennetta e Schiavone, contro la coppia spagnola Lagostera Vives-Martinez Sanchez (che non sono quattro, tranquilli).
In sintesi, sconfitta di Berdych a parte (quella di Verdasco sull'erba non genera sorprese), tutto è andato secondo i piani. Per quanto riguarda i campi a occhio non sembrano avere troppe differenze rispetto a quelli visti durante il torneo di Wimbledon di due settimane fa, forse sono un pelo più veloci, ma non troviamo differenze sostanziali. Il torneo pian piano prenderà quota; nell'appuntamento olimpico il tennis resta sempre uno dei tanti sport, per cui è difficile da seguire al completo, anche perché come tanti di voi, ci esaltiamo nel vedere le imprese degli italiani (e non), negli altri sport. Cercheremo però di non farci distrarre dalle meraviglie delle altre discipline e proveremo come sempre di proporvi il nostro immancabile punto di vista!
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