Qualcuno ci ha chiesto in questi giorni se avevamo deciso di spostare il Master della compassione da BastaRd, ormai sede quasi ufficiale salvo sconvolgimenti dell'ultim'ora, a Flushing Meadows, tanti sono stati i risultati al quinto set frutto di clamorose rimonte e di indicibili esempi di compassionis magistralis. Tanti anche gli esempi di rimonte iniziate ma concluse comunque con una sconfitta, vedasi i match tra Lopez e Andujar, vinto dal primo al quinto nonostante i due set di vantaggio, e tra Cilic e Brands, con il fraticello croato sul punto di capitolare dopo essere stato avanti due set, ma graziato da un'apparizione, o più semplicemente dal braccino di Brands al quinto set (6-3, 6-2, 5-7, 4-6, 7-5).
A fare più clamore però ci ha pensato l'inattesa sconfitta di Tsonga per mano di Klizan in quattro set. Non abbiamo ben capito se il francesone abbia avuto qualche problemi fisico, perché per perdere dallo slovacco in effetti ce ne vuole, però il sospetto è che in questo periodo di crisi economica il mononeurone del francese abbia deciso di incrociare le braccia per protestare contro il superlavoro al quale è costretto essendo da solo in catena di montaggio. E di sorpresa si può parlare anche per la meravigliosa eliminazione di Granollers per mano del redivivo Blake. L'americano, che immaginavamo ormai seduto su una sedia a dondolo a raccontare favole ai nipotini, ha schiantato l'iberico in tre set per la gioia del pubblico di casa e soprattutto per la nostra, felici di rivedere in auge il suo bel rovescio e quel dritto assassino che tanto male ha fatto in passato.
Sempre restando nella parte alta del tabellone vediamo come le cose siano state un po' complicate anche per Almagro contro Psycho-Picasso-Petzschner. Il tedesco, avvolto nei suoi bellissimi calzettoni, era stato anche bravo a portarsi avanti di due set a uno, ma la sua mente labile non ha retto allo shock e lo spagnolo ha lentamente ma inesorabilmente rimontato fino alla vittoria. Sudatina anche per Fish contro l'ormai ex playstation, ora declassato a Commodore 64, Davydenko. Il russo erapartito bene, ma forse inconsapevole del fatto che cinque set ormai non li regge più, dal terzo in poi è stato preso a pallate dall'americano, anche qui per la gioia del pubblico. Da queste parte prosegue poi senza intoppi il cammino dei big: Federer (atteso ora da Verdasco) ha scherzato Phau, colpevole di essersi presentato in campo con questa maglietta, mentre Murray, dopo la lezione concessa a Dodig, attende con ansia Feliciano, per la gioia di mamma Judy. Vittorie tranquille anche per Berdych, su Zopp, per Raonic, su Mathieu, per Nishikori, su Smyczek e per Chardy, ultimamente piuttosto in forma, contro Ebden. Infine sempre in questo pezzo di tabellone salutiamo Cipolla, battuto senza appello dal giovane americano Sock. Peccato, ma il match del romano è stato a senso unico, per cui c'è ben poco da recriminare.
E veniamo alla parte bassa. Djokovic ha passeggiato anche con Dutra Silva; la speranza, ora, è che almeno Benneteau (vittorio in quattro sul promettente Novikov), possa tenerlo in campo un po' di più. Nello spicchio superiore il terzo turno sarà invece tra Wawrinka e la Luce. Lo svizzero di riserva ha sofferto contro Darcis riuscendo a chiudere al quinto, mentre il genietto ucraino ha catechizzato un indolenzito Baghdatis in quattro set. Benissimo Fognini, che senza nessun problema (strano eh!?), ha liquidato ciò che restava di Garcia-Lopez, reduce dai cinque set con Monaco. Per il ligure ora appuntamento con la storia: sarà lui l'ultimo avversario della carriera di Andy Roddick? La stessa domanda ce la ponevamo ieri per Tomic, ma il buon Andy, ormai prossimo al ritiro, ci ha smentiti asfaltando egregiamente l'irritante australiano, rendendoci ancora più scettici sul futuro del giovane aussie, da molti ritenuto un possibile campione. Si, forse guardando i suoi match accompagnati da tre cartoni di tavernello.
Non ha convinto del tutto Del Potro. Ha si battuto Harrison, ma quella pausa nel terzo set non fa pensare nulla di buono. Infine lo spicchio dal quale dovrebbero uscire come quartifinalisti Ferrer e Tipsarevic. Lo spagnolo ha demolito Sjisling in ter set (bellissimo il tie-break del terzo set, un punto più bello dell'altro!) mentre Ringhio ha fatto lo stesso contro Baker, talentuoso si, ma perenne vittima dei suoi passati infortuni, nel senso che se non avesse subito una caterva di interventi chirurgici ora occuperebbe tutt'altra posizione in classifica. Chiudiamo con Gasquet, liscio su Klahn, Isner, in quattro su Nieminen, e Kohlschreiber, vincitore in cinque set su uno degli psicopatici che girano per il circuito, Paire. Talento a fiumi, neuroni pochi. E senza di quelli, purtroppo, non si va da nessuna parte. Però vederlo è uno spasso! Ah, a proposito di talento buttato nel cesso: Gulbis ce l'ha fatta a perdere con Johnson. Era dura riuscirci, ma forse per lui è stato un gioco da ragazzi.
Donne. Vinci ed Errani vanno avanti meravigliosamente. La tarantina ha battuto in rimonta la Shvedova, annullando anche un paio di match point, mentre Saretta ha trasformato la Dushevina in uno strato di Decoturf. Le big del torneo, Wozniacki e Clijsters e Li a parte, vanno tutte avanti. Sorprende la Robson, che ha battuto proprio la cinese e ora aspetta la Stosur, mentre avanzano senza patemi, tra le altre, Azarenka, Sharapova, Bartoli, Radwanska, Serena, Ivanovic e Kvitova. Non fa più impressione, ormai, la sconfitta di Venus, battuta dalla Kerber.
Questo è ciò che siamo riusciti a vedere sbirciando con il binocolo attraverso la finestra del nostro vicino di casa, che, forse perché ha iniziato a insospettirsi, spesso l'altro giorno ha chiuso la tenda del soggiorno. Il fatto di avergli lanciato un petardo per darle fuoco forse non ha fatto altro che aggravere i suoi sospetti, ma non importa, ora vediamo tutto alla perfezione. Anche il suo tg preferito, Studio Aperto. Così possiamo sapere che finalmente il caldo è finito e che la Minetti e Corona non stanno più insieme. Notizie essenziali!
Ci si ritrova su questi lidi per il terzo turno ok? Stay on...
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