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giovedì 6 settembre 2012

Us Open: fuori Federer, Roddick dice addio. Derby azzurro alla Errani

Volevamo la sorpresa, e prontamente è arrivata. Tomas Berdych, in serata di grazia, ha eliminato Roger Federer nei quarti di finale dell'Us Open, togliendo lo svizzero dalla strada di Andy Murray, che ora potrà trastullarsi in allegria fino alla conquista del titolo. Non abbiamo visto il match perché da brave persone ligie al dovere siamo andati a nanna, per cui ci siamo accontentati di qualche sprazzo della replica di sant'Eurosport. A occhio ci pare che il mononeurone di Berdych abbia funzionato a dovere per tutto il corso del match, e il fatto di non doverlo condividere come al solito con Tsonga, uscito al secondo turno, ha aiutato non poco.


Bravo Tomas quindi, anche perché con le sue vittorie aumentano le possibilità di vedere inquadrata la sua simpaticissima fidanzata. Ancora per poco però. Prossimo avversario del ragazzone di Valašské Meziříčí (esiste, non ci stiamo inventando un nome schiacciando lettere a caso dalla tastiera) sarà il campione dell'Us Open 2012, Andy Murray. Lo scozzese ha battuto Marin Cilic, nei confronti del quale non abbiamo più vocaboli adatti a insultarlo, li abbiamo esauriti tutti. Il croato, ha iniziato alla grande il match. Forse perché scomunicato dalla Santa Sede pronti via ha sparato in faccia a Murray tutte le palle che gli passavano davanti, fino a portarsi un set e 5-2 avanti. Poteva andare tutto liscio? Poteva evitare di farsi rimontare? Non sia mai. Puntuale come un treno svizzero è arrivata una confezione familiare di compassione, che ha permesso a Andy di rimontare, chiudere a suo favore il secondo set e dominare gli altri due con tanto di ovetto finale. Uno scempio.

E veniamo alla parte bassa del tabellone. Sempre a proposito di scempi, Djokovic ha distrutto Wawrinka, invero non al meglio della forma, infatti si è ritirato nel terzo per astinenza da Duplo. La marcia del serbo quindi continua, ma ora dovrà vedersela contro un agguerrito Del Potro. L'argentino ha messo fine alla carriera di Roddick, che in lacrime ha salutato il suo pubblico in quello che è stato il suo addio definitivo al tennis. Ciao Andy, un pochino ci mancherai!

Infine l'ultimo, orrido, inguardabile, inevitabile quarto di finale: Tipsarevic-Ferrer. Abbiamo sperato, nelle nostre notti insonni a seguire l'Us Open, che dal quel lato potessero uscire fuori Gasquet e Kohlschreiber, ma purtroppo il male vince sempre, per cui avremmo un match in meno da guardare. Chiunque vinca dei due, presumibilmente Ferru, verrà stracciato da Djokovic. A meno che Del Potro... vabbè.

Capitolo donne. Ieri si è giocato il quarto di finale storico tra due azzurre: ha vinto la Errani, com'era prevedibile, ma un successo della Vinci ci avrebbe fatto un pizzico più piacere, sia per il gioco che per l'età della tarantina. Non è stato un gran match, come spesso accade nei derby. Forse la cosa più bella è stato l'abbraccio finale, tra due ragazze amiche nella vita che hanno scalato la classifica del doppio fino alla prima posizione. Brave, davvero. Ora per Saretta ci sarà l'uragano Serena, che non capiamo come si sia permessa di battere Ana Ivanovic, la quale dovrebbe sempre ricevere il trofeo per motivi che sono sotto gli occhi di tutti. Sinceramente non vediamo possibilità, ma chissà, magari Serenona venerdì si sveglia con un raffreddore, un dolorino all'alluce...L'altra semi sarà all'insegna dei gridolini tra la Sharapova e la Azarenka, che l'amplifon sia con voi!

Questo è tutto. Il nostro augurio? O sarebbe meglio dire, la nostra preghiera? Una finale Berdych-Del Potro in cinque set. Come andrà a finire? Finale Nole-Murray. Speriamo che a nel week-end a New York piova, per sempre.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

"Cranio" Nòòòòòòle (riconciliante emblema di eleganza tecnico-stilistico-comportamentale per raffinati puristi della materia tennistica) è già campione ma...Dario Puppo può ancora (e deve...) essere fermato!

Stefanello L.

Walk Over ha detto...

Stefanello, gradiremmo un tuo parere sullo stop alla semi dopo che il tuo idolo belgradese era sotto mestamente.

Anonimo ha detto...

Vi stupirò allora con un pensiero in netta controtendenza ai miei precedenti...

Ieri, è andato in scena uno stiloso spaccato di teatro d'alta scuola a salvaguardia delle bizzose e pericolanti terga del "nostro" idrocefalo preferito.

Impagabile la risoluta e seriosa discesa in campo dei medesimi "parrucconi" che avevano preteso la disputa di una prima semifinale vagamente destabilizzata dalla gradevole brezza che accompagnava in campo carte, cappelli, sedie, ombrelloni e case prefabbricate...

Illuminata ed obbligata, l'estemporanea presa di coscienza della prossima fine del mondo causa improvvisa perturbazione epocale (la finale del singolare femminile deve essere stata procrastinata per mero sfizio...) e saggia la decisione di chiudere baracca prima che fosse (per qualcuno in particolare) troppo tardi.

Ma "Ferro" è un mite (con il peso politico di una libellula e l'appeal televisivo di un sacco di juta) e digerita la vagonata di letame, sarà pronto (debitamente travestito da orsetto del circo) ad ottemperare al suo ruolo di "sparring" alla odierna ripresa delle ostilità, sempre che i venti spirino correttamente, il campo offra il grip desiderato e che nastro e pubblico all'unisono risultino funzionali alla recita urlata della primadonna iperbarica.

Stefanello L.

emanuele k. ha detto...

delizioso quanto inutile onanismo letterale.. djoko-murray in finale potrebbe essere una pena da infliggere a breivik o a gente di codesto genere!!! che lo sbadiglio sia con voi..

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