Almeno le donne qualche piccola, e talvolta grande, soddisfazione ogni tanto ce la regalano (anche perchè se aspettiamo un trionfo al maschile è più normale attenderci l'arrivo degli alieni o l'inversione dei poli magnetici terrestri). Roberta Vinci si è infatti appena aggiudicata il torneo Wta del Lussemburgo, terzo successo della sua carriera dopo Bogotà 2007 e Barcellona 2009. La tarantina ha battuto in finale la tedesca Julia Goerges per 6-3 6-4 con il suo solito gioco delizioso fatto di tagli e variazioni. Un tennis lontano anni luce dal pim-pam-pum scassamaroni delle giovani leve dell'est che monopolizzano attualmente la Wta, motivo per il quale questo blog difficilmente riuscirà a seguire il tennis in gonnella, se non ovviamente per quanto riguarda le gesta di Ana Ivanovic.
Che dire, ancora una volta l'ancora di salvezza del tennis italico sono le fanciulle, non che i loro successi dispiacciano, ma attendiamo con ansia che qualche masculo ci regali, e si regali, l'emozione di vincere un torneo. Ci basta un 250 eh, mica pretendiamo uno Slam (se no avremmo aperto un blog di fantascienza). Già stasera Fabio Fognini potrebbe farci commuovere vincendo la finale a Santiago (ovviamente trattasi di un challenger, non di un torneo del circuito maggiore). L'ultimo vincitore è stato (o sarebbe meglio dire fu) Filippo Volandri, vincitore a Palermo nel 2006, torneo poi stranamente cancellato dal circuito. L'Atp forse non ha retto al successo di un italiano.
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