Come avevamo anticipato, lo spettacolo quest'anno al Master della Compassione è tutto nelle mani dei nostri protagonisti e già dalla prima giornata hanno strappato applausi al folto pubblico sopraggiunto al "giardino". In particolare tra coloro che fattasi una certa ora, vengono qui nei dintorni a cercare un po' di relax con le amiche di Gulbis trasbordate qui direttamente dalla Lettonia. Il pubblico è così felice che dalla distanza alle volte udiamo gemiti di piacere.
Fantastico.
Dopo l'esordio del Gruppo Benneteau ieri e i primi punti per Nadal e Cilic, finalmente è toccato a quello Verdasco, con gli incontri tra Gulbis-KK e Dimitrov-Dolgopolov.
Che una giornata del Master della Compassione parta in discesa è ormai merce rara, infatti giunta l'ora d'inizio, subito un problema: reperire i giocatori. Non proprio trascurabile. Kyrgios è stato a colloquio per tutta la mattina con l'esimio dottor Pietro Savastano, per discutere amorevolmente dello smercio di sostanze stupefacenti durante il torneo al fianco di Jimmy "il guercio". Kokkinakis ne ha approfittato per farsi la moglie Donna Imma, probabilmente gli basta sentire "Donna" per entrare in modalità trapano. Nonostante i "contrattempi" i due sono comunque giunti al Centre Court con appena due ore di ritardo.
Diverso il discorso per Gulbis. Il problema del lettone è che, avendo rifiutato l'accomodation che gli abbiamo proposto, un lussuosissimo ostello a mezza stella o, in alternativa, il nostro sottoscala, ha deciso di sistemarsi in un 5 stelle super per gli affari suoi, non considerando che il primo albergo degno di tal nome si trova a 573 km dal "giardino". Avendo dovuto attraversare la Salerno-Reggio Calabria il buon Ernests è giunto oltre il tempo limite, tanto che l'arbitro Mimmo Laiano, sotto occhio attento di Jimmy "il guercio", ha deciso per l'assegnazione della vittoria a tavolino a KK. Poco male, il lettone (giunto in sede 20 minuti fa) ha prima usufruito dei benefits offerti da Kyrgios e ora ha intenzione di passare la serata a farsi raccontare da Kokkinakis le gesta erotiche di quella gran Donna. Tutto è bene quel che finisce bene.
Il problema è stato però placare le ire del pubblico, piuttosto innervosito per l'attesa e la mancata disputa dell'incontro. Sono bastate due paroline affettuose di don Kyrgios condite da due mitragliate che hanno preso in pieno cinque auto e la calma è immediatamente tornata a farla da padrona. Anche perché non c'era tempo per sentire lamentele visto scalpitavano per l'ingresso Dimitrov e Dolgopolov.
Il bulgaro, avendo visto Federer con la barba a Londra, ha deciso ovviamente di emularlo e si è presentato senza radersi dal suo ultimo successo, per cui con i peli lunghi fino alle ginocchia. Ora capiamo perché Masha l'ha lasciato. Spettacolare invece l'ingresso di Dolgopolov. L'ucraino è entrato a 180 orari guidando una Lancia Delta Hf integrale vincitrice del Rally di Montecarlo dell'89 comprata nel mercato nero.
Fantastico.
L'incontro ha preso il via, sei pari con dodici break nel primo set e tie-break decisivo chiuso 18-16 per il bulgaro, che nonostante i numerosi errori di rovescio ha approfittato delle 17 palle corte sbagliate da Dolgopolov (il diciottesimo punto è giunto per un doppio fallo dell'ucraino). Nel secondo set Grigor ha fatto di tutto per rimettere in gioco il suo avversario. Palle break buttate, doppi falli nei momenti meno opportuni, dritti steccati e rovesci sparati alle stelle. In pratica stava giocando come siamo stati abituati a vederlo in tutto il 2015. Ma Dolgo è riuscito a fare peggio: proprio mentre si apprestava a conquistare il set al tie-break, è stato abbagliato dalle hostess intente a lavare una macchina appena fuori dal Centre Court così dalla sua Lancia Delta ha estratto una borsa carica di dollari e ha cominciato a farcirle di banconote in ogni interstizio, fino a sparire con loro in una folta coltre di schiuma. I vecchi del quartiere hanno apprezzato e tutt'ora sono ancora là a guardare. Facile intuire l'esito del match: primi punti in cascina per il bulgaro.
Domani si riparte con i protagonisti del Gruppo Benneteau e le lotte incrociate Gasquet-Nadal e Cilic-Anderson, spettacolo assicurato, soprattutto se qualcuno ci riuscisse a dare notizie del sudafricano ancora disperso dopo essere stato portato via da Jimmy "il guercio". Vi terremo informati!
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