Anche noi avremmo senza dubbio la sua stessa faccia se ci dicessero che da vice campione uscente degli US Open, siamo prossimi all'eliminazione all'esordio. La prima grandissima sorpresa dell'ultimo slam di stagione non si è fatta attendere: Paire, imbroccando una di quelle giornate perfette che avrà vissuto massimo altre due volte in carriera, è riuscito a spezzare la katana di Nishikori. Durissimo colpo per il giapponese, che oltre al danno, avrà la beffa di perdere una caterva di punti che lo faranno crollare nella zona né carne né pesce della classifica, dove potrà dedicarsi all'arte del sushi in attesa dei prossimi tornei di riparazione.
Purtroppo lo stesso destino non è capitato anche a Cilic, rendendoci vana ogni speranza di epurazione. Il campione uscente ha battuto Pella senza il minimo problema. La sua gloria dovrebbe continuare a lungo visto che i prossimi avversari saranno Donskoy (chi?) e probabilmente Dimitrov, Kukushkin permettendo. Il bulgaro ha infatti superato un turno e, non essendo più abituato a simili sensazioni, non è detto che passi anche il secondo.
Continuando su quello spicchio di tabellone, troviamo avanti Chardy, che becca Klizan, e il giovane Krajinovic, opposto al secondo turno a Ferrer. Lo spagnolo sembrava faticare con Albot, ma dopo il primo set di rodaggio perso 6-4, ha messo in moto i polpacci e fine ai sogni di gloria del moldavo. Monfils si è ritirato favorendo Marchenko, che pesca così Stakhovsky per un derby tutto ucraino. Avanzano anche Tsonga e Granollers. Il francese se usasse il neurone per notare il nulla cosmico che lo circonda, potrebbe capire che il quarto è alla sua portata. Sopra la sua testa ci sono infatti Robredo, che trova Groth passato in seguito al ritiro di Dolgopolov, Paire e Ilhan, al secondo turno grazie all'abbandono di Stepanek, che ormai con l'avanzare dell'età trova difficile tenere duro per un match intero.
Nessuna sorpresa nel quarto VIP. Djokovic ha concesso appena tre games a Souza e ora troverà Haider-Maurer. Che il serbo si goda questo momento, visto che si presume un terzo turno contro Seppi. Il Kid di Caldaro, Terminator dei più deboli, ha vinto in soli tre set in mondovisione, perché un suo 6-0 è da divulgare alle genti.
Janowicz, ormai maestro di compassione sesto dan ha perso da Carreno Busta (il doppio cognome dovrebbe esprimere nobiltà eh!), senza nemmeno incazzarsi. Ormai ci siamo abituati. Amen. Il "sacco" spagnolo troverà il connazionale Bautista Agut. Match talmente imperdibile, che non ci sentiamo degni di vederlo e quindi non lo guarderemo per rispetto. Goffin non ha fatto odorare la palla al povero Bolelli e in regalo troverà Berankis. Raonic fa il suo dovere e pesca Verdasco, vincente al quinto su un Haas tanto giovane dentro, ma vecchio fuori (perso 6-1 al quinto, non si muoveva più).
Cecchinato ha lottato come un leone per vincere il primo set, poi è diventato improvvisamente più vecchio di Fish e ha perso disastrosamente al quarto. Ora potrà tornare in Italia e smettere di sentirsi appellare "Ceccinado" dagli americani. Per quanto riguarda lo statunitense, se è scampato stavolta alla fine della carriera, sarà dura ripetersi contro Lopez. Sorpresa Fognini: andato sotto anche al secondo set, abbiamo optato per dormire, la mattina dopo abbiamo scoperto la vittoria. Per l'azzurro ci sarà Cuevas al secondo turno. E non aggiungiamo altro.
Di Nadal non ne abbiamo visto nemmeno un fotogramma, ma siamo andati a letto come la notte di Natale aspettando il regalo. Niente doni sotto l'albero, Coric gli ha preso solo un set ed è tornato a succhiare il latte dal biberon. Il maiorchino si è riservato per altri giustizieri.
Nessun problema per Federer che, con una mise ancora da valutare, ha concesso appena 5 games a Leo Mayer, il quale ancora sta pensando a quel giorno in cui avrebbe potuto vincere contro lo svizzero e invece ha pianto. Nasce un nuovo termine: SABR. In parole povere la risposta in demi-volée di Federer al servizio. Fantascienza, l'esatto contrario di quello che fanno tutti gli altri. E funziona.
Lo svizzero ha guadagnato una sessione di allenamento con Darcis, il quale ha beneficiato del ritiro di Baghdatis. A proposito di divinità (Darcis), Rosol supera l'americano Donaldson e trova Kohlschreiber, ieri costretto al quinto set per battere il connazionale Zverev. Molto promettente il piccolo grande tedesco, sentiremo parlare di lui in futuro.
Si sta per concretizzare la sfida tra le bombardiere Karlovic e Isner, entrambi al secondo turno, impegnati al prossimo giro rispettivamente con Vesely e Youzhny. Sì, il russo gioca ancora e vince pure. Stando in tema di rovescio a una mano, Gasquet avanza. Prima ha raggiunto l'apice del bullismo prendendo a calci una sedia e vincendo la lotta. Quindi ha portato al ritiro per crampi Kokkinakis, ancora affaticato dalla sera prima passata a trombarsi metà delle fidanzate dei tennisti del main draw.
Per il francese ci sarà Haase, che è riuscito a recuperare due set a Brown e vincere al quinto. Complimenti eh! Hewitt ringrazia Nedovyesov per il ritiro e si spinge al secondo turno per il derby con Tomic. Passaggio di testimone? Ma neanche per il cazzo.
Chiudiamo quindi il quarto con Berdych che, in ritardo per l'entrata in campo, ha sbagliato spogliatoio e nella fretta ha preso le prime cose che gli sono capitate a tiro della Mattek-Sands. Agassi ha provato vergogna nel vederlo. Nonostante ciò, ha vinto e anche facile, guadagnando la lotta all'ultimo neurone contro Melzer. Sigilliamo quindi la sezione con il padrone di casa Querrey che ha perso da Mahut, il quale troverà una seconda speranza in Garcia "pippa" Lopez.
Il match del giorno è stato sicuramente quello tra Young e Simon, un incontro blindato su un campo di patate periferico che ha visto l'apogeo della compassione unirsi all'ipogeo, per generare un tunnel spazio-tempo che ha permesso all'americano di vincere al quinto dopo essere stato due set sotto e di raggiungere l'apice della sua carriera. Stephen Hawking è quindi giunto in campo per consegnare una laurea ad honorem dementia all'americano per la foglia di marijuana stilizzata, logo del suo nuovo outfit.
Gli US Open perdono quindi la testa di serie francese, ma nessuno piange. Per il rapper ci sarà Bedene e il sogno potrebbe continuare. Il britannico ha usufruito del ritiro di Gulbis, troppo stanco per aver passato la serata di bagordi assieme a Kokkinakis... Troicki avanza e Harrison perde il derby con Ram. Tutto bene per Sock, che potrà continuare a sperare contro Bemelmans, idem per Wawrinka che, pur non avendo vinto nettamente, è riuscito a rimanere sempre in controllo del match. Per lo svizzero ci sarà Chung. Sì, ve lo ricordate quel coreano brutto che stavamo prendendo per il culo mentre Quinzi lo batteva nella finale di Wimbledon Junior? Bene, ora è sempre più brutto, ma anche al secondo turno degli US Open, mentre l'italiano segue i match dalla TV
Rimanendo in ambito giovani: Rublev. Ha ancora 17 anni, è molto strano come personaggio, ma ha portato al quarto Anderson, perdendo per uno scarto minimo. E' riuscito anche a sottrarre un tie-break al sudafricano. Interessante e da seguire questo piccolo russo, che se non per i risultati, sicuramente ci regalerà gioie almeno per quanto riguarda le risse in campo. Intanto l'Italia ce l'avrà come avversario in Davis e non prevediamo rose e fiori per gli azzurri.
Thiem continua il suo percorso e se la vedrà con Istomin, che ha battuto Becker. Purtroppo quel match non era coperto dalla TV. Un vero peccato. Chiudiamo quindi con Murray, che come previsto ha smontato tranquillamente Kyrgios, prendendosi il terzo set di pausa per rifiatare e cazzeggiare. Cosa che potrà fare tranquillamente anche al prossimo turno contro Mannarino.
E così il primo turno degli US Open è stato archiviato. Sicuramente non sono mancate le sorprese e speriamo che il trend venga mantenuto. Nonostante le meraviglie appena raccontate, non tralasciamo i ben 10 ritiri tra i maschietti, ma soprattutto la vittima più illustre, il tabellone femminile, che ha perso un numero indefinito di teste di serie già a metà della prima giornata. Ciò non toglie che la disgrazia più grande di questo inizio US Open è stata Eurosport che, con la scusa dei 28mila canali disponibili sul player, ha aperto le dirette con Radwanska contro la numero "NonMeNeFregaTantoDopoLaQuintaForseLaTerzaUnaValeLAltra" del mondo e la Vuelta, nonostante qualunque altra partita in quel momento in campo era sicuramente più interessante. Da rimediare, visto che c'è chi paga per avere questo canale comodamente sulla TV.
Al momento è veramente tutto. Come al solito ci troverete sulle nostre pagine di Facebook e su Twitter, sul blog se capita. Appuntamento a fine secondo turno. Forse. Bye bye!
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