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martedì 3 giugno 2014

Roland Garros 2014: ottavi. Gulbis butta fuori Federer, Nadal continua l'allenamento

Federer è già fuori dal Roland Garros 2014. Il riassunto degli ottavi dello Slam parigino si potrebbe ridurre a quelle poche parole, ma fortunatamente noi di ControBreak abbiamo anche altro di cui parlare perché siamo perversamente attratti dalla compassione, fattore che in questa edizione del Rolando è presente in quantità abnormi e senza fare troppi complimenti. Pensate bene: Lajovic, Garcia Lopez, Verdasco, Monfils, Granollers e Tsonga. No, non è la entry list al Master della Compassione 2014, ma i nomi dei protagonisti degli ottavi (sì, ottavi) del Roland Garros 2014. Non sentite quel brivido di adrenalina che vi solletica la schiena? Bene, allora siamo pronti per partire.

Come al solito andiamo con ordine, ovvero partiamo dal basso dove Djokovic ha impiegato meno di un'ora e mezza per mettere in riga Tsonga. In verità noi un po' ci speravamo, nel senso, almeno un set di sofferenze per il serbo e un po' di brividi pensavamo potessero esserci e invece il nulla assoluto. Probabilmente è stata la partita più brutta del torneo e stavolta per il francese non c'era nemmeno la scusa del pubblico assente come l'anno scorso (scusa che, in tutta sincerità, ancora stiamo cercando di capire). Non possiamo nemmeno dire di aver visto una lezione di tennis da parte di Nole, il problema era l'assenza assoluta di avversario. Amen

Per il serbo ci sarà il connazionale Raonic. Ah no scusate è Canadese! Non riusciamo proprio a capire perché mai abbiamo sbagliato... Milos ha sfruttato il bonus Granollers, battendolo in tre set puliti. Ricapitolando, il gigante dal ciuffo importante, sotto l'ala Ljubo-Piatti, ha fatto fuori al quinto Simon, francese terraiolo fino al midollo, e ora ha catechizzato uno spagnolo che il rosso se lo mangia anche a colazione. Bravo, bravo, bravo. Raonic ha fatto un salto di qualità notevole e, oltre ad avere una solidità mentale che molti si sognano, sembra non soffrire più gli spostamenti, la sua più grande croce. Nonostante tutto, con Djokovic non gli diamo un set. L'unica possibilità l'avrebbe riuscendo a tirare i parziali fino al tie-break, a quel punto la questione sarebbe giocato su un piano quasi alla pari. Risultati differenti non riusciamo proprio a concepirli. E fu così che Raonic vinse con un triplo 6-2 facile grazie al pronostico di ControBreak.

Anche Berdych approda ai quarti, dopo aver battuto facilmente Isner. Ma noi, fino a quando il ceco non si cambia la maglia, ci rifiutiamo di guardare i suoi match. Ad attenderlo ci sarà Gulbis, autore della dipartita di Federer. Sull'elvetico ne abbiamo dette parecchie l'anno scorso e il fatto che in questa stagione possa solo fare meglio della misera precedente, non cambia la nostra opinione. Per quanto riguarda la partita di domenica, lungi da noi spendere righe per metterci a raccontare tutto il match tra i due, del resto l'hanno visto anche i muri e se n'è già scritto di tutti i colori in ogni pertugio di internet. Il discorso è sempre lo stesso: Gulbis è bravo, il suo unico problema è la testa. Il lettone si esalta contro i "miti" del tennis giocando come nemmeno lui potrebbe immaginare di fare, mentre invece pensa a come spendere i soldi del paparino quando è opposto a chiunque altro. Invece dovrebbe essere esattamente il contrario se aspira ad entrare in top ten, come diceva a inizio anno. Morale della favola, come qualche giorno fa avevamo scritto che non ci avrebbe stupito un suo successo contro lo svizzero, oggi diciamo che non ci meraviglierebbe un fallimento (anche netto) contro la tendina per doccia ambulante ceca. Vedremo.

Saliamo alla parte alta di tabellone dove Murray, battuto Kohlschreiber 12-10 al quinto, si è presentato agli ottavi al cospetto di Verdasco, uno dei massimi esponenti della compassione tennistica degli ultimi dieci anni. Se poi pensiamo che lo spagnolo ha guadagnato il suo posto eliminando nettamente Gasquet, un altro artista della compassione, potete immagina quanto i presupposti fossero incoraggianti per vedere tutto ciò che non si dovrebbe mostrare su un campo da tennis pubblico. Tanto per iniziare, i due sono scesi in campo vestiti uguali, da Stabilo Boss giallo canarino. In pratica erano indistinguibili, molto probabilmente per spalmarsi a vicenda la compassione che ci avrebbero proposto. Il risultato dice che ha vinto Murray e noi ci crediamo. Il primo set è stato portato a casa dallo scozzese dopo una serie infinita di break e controbreak, il secondo è giunto in seguito a un servizio perso dallo spagnolo sul 5 pari (grande mossa compassionevole) e il terzo al tie-break, dopo un inatteso recupero di Nando. Per assurdo, si sono viste giocate degne di nota più in questo match che in altri in cui si aspettavano.

Quasi in contemporanea, tanto che ne abbiamo visto poco è niente, Monfils ha bistrattato Garcia Lopez con un sonoro 6-0 6-2 7-5. Nonostante tutto ciò che si possa dire della pippa spagnola, intanto è giunta fino agli ottavi battendo all'esordio Wawrinka e partendo da iper sfavorito. Un risultato che qualcuno si sognerebbe (NMM).

Arriviamo quindi al lato di tabellone ridicolo dominato da Nadal. Ovviamente lui colpe non ne ha, diciamo che gli è girata bene, ma così tanto che agli ottavi si è trovato Lajovic. Sì uno che fatica anche a passare le quali ai challenger. Possiamo anche arrivare a concepire un quarto Kubot-Janowicz a Wimbledon, visto che sono due pressoché simili, ma non dare a Rafa un avversario degno di tale nome almeno agli ottavi del SUO Slam è imbarazzante. Infatti il povero serbo ha racimolato appena 4 games, ma l'ultimo è stato un fintissimo break subito dallo spagnolo, tanto per non segnare un umiliante 6-0 nello score. E dopo tutto questo pioverà sul bagnato perché il prossimo incontro di Nadal sarà contro l'umile servo Ferrer, vincitore su Anderson. E così per il terzo anno di fila si ripeterà la sfida tra i due spagnoli, con lo stesso medesimo risultato. Non veniteci a parlare del mal di schiena del maiorchino, che non si crede nemmeno lo zio Toni.

E questo è tutto per quanto riguarda gli ottavi del Roland Garros. Oggi si partirà alle 14 con Muguruza-Sharapova (sì, la Williams è uscita tanto tempo fa) e la sfida dell'ormone pazzo  Navarro-Bouchard. Seguiranno quindi Raonic-Djokovic e Berdych-Gulbis. Purtroppo televisivamente parlando la sovrapposizione dei match non è il massimo, ma è giusto così se si pensa che entrambi i giocatori devono avere simili tempi di riposo in vista delle semi. E con questa inusuale perla dei pirla, vi rimandiamo l'appuntamento e con l'esito dei quarti (forse). Au revoir!

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