Anche il secondo turno dello Slam parigino ci saluta e benché le sorprese siano praticamente assenti, abbiamo comunque potuto godere di un giovedì con compassione a fiumi. Si pensi solo che in programma c'erano Fognini, Seppi, Giorgi e Bolelli, per non parlare di Gasquet, Young e Verdasco. Vi basta? E' stata un'indigestione. Per fortuna almeno gli italiani di punta hanno tenuto alto il tricolore regalandosi un terzo turno di lusso: Andreas con Ferrer e Fabio con Monfils. Il finale con Verdasco-Cuevas poi è stato da lacrime e 92 minuti di applausi. Momenti epici, che purtroppo si ripeteranno nella storia. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo di corsa a vedere cos'è successo in questi ultimi due giorni... o almeno proviamoci...
Partiamo subito dalla parte bassa di tabellone dove Djokovic si è allenato con Chardy, guadagnando la confessione di Fra' Cilic, vincitore in quattro set su Kamke. Veramente poco da dire a riguardo. Anzi, niente. Janowicz forse si è svegliato. Ripetiamo che il polacco ha appena qualche punto da difendere a Wimbledon, quindi è bene ne approfitti in questi tornei se non vuole passare agosto all'ombra, nella cinquantesima posizione. Per lui un prossimo turno sereno-variabile contro Tsonga. Come al solito dipenderà tutto dal neurone del francese, sicuramente affaticato dall'ultima lotta cerebrale contro Melzer.
Salendo abbiamo primi segnali di compassione e purtroppo arrivano per mano di Dolgopolov, che dopo essere andato due set avanti contro Granollers, ha ben visto di mollare fino a racimolare appena 5 games nei restanti tre parziali. Inclassificabile ormai. Il cuore piange. Per lo spagnolo nerd ci sarà Klizan, che onora la vittoria su Nishikori al primo turno e punisce anche Haase. Raonic ha battuto Vesely, un giocatore per ora ignoto tennisticamente, ma che sembra essere nato da un frontale tra Ronaldo, Querrey, Granollers e Delbonis. Non proprio baciato dalla bellezza e infatti, come ci fa notare l'amico Glande Slam, alla sopracitata lista manca solo la morte. Per il canadese dal ciuffo importante ci sarà Simon, che sta vincendo per coma degli avversari, raggiunto alla terza palletta che gioca il francese.
Federer ha mandato a casa Schwartzman, che pensavamo fosse un infiltrato nazista in argentina, invece abbiamo scoperto essere un raccattapalle. Tutto è bene quel che finisce bene. Per lo svizzero è prontissimo a perdere Tursunov, vincente su Querrey in tre. Gulbis ha raccolto ciò che rimaneva di Bagnis, punendolo a dovere per incrementare i rimpianti di Benneteau, e per Ernests ci sarà l'ammazzafiga Stepanek, vincitore su Youzhny col motto "Fatti non pugnette!".
Per chiudere la parte bassa troviamo Isner che ha portato a casa il match contro Kukushkin e in omaggio avrà Robredo. Sì, gioca ancora, è sempre in tabellone, facciamocene una ragione. Bautista Agut ha mandato a casa l'idolo di casa Paire e per lui ci sarà Berdych di tappetino per la doccia vestito.
E se non siete soddisfati di quanto detto finora, passiamo subito al concentrato di compassione della parte alta di tabellone.
Per qualche malsana leggenda sviluppatasi in questi giorni tra i perversi appassionati di tennis, Thiem avrebbe potuto impensierire Nadal e infatti l'austriaco non è andato oltre il settimo game su tre set. Rafa affronterà quindi Mayer (Leo), un povero compassionevole che non vede l'ora di sentire i piedi dello spagnolo calpestarlo. Johnson, dopo aver battezzato Lokoli alla compassione, ha perso da Sock, che al prossimo turno troverà Lajovic. Vi ricordiamo che stiamo parlando del Roland Garros, non delle quali del Challenger di Tonezza del Cimone.
Il gigante Karlovic punisce Haider-Maurer, guadagnando una lotta all'ultimo ace con Anderson. Un match dove regnerà la bellezza: Frankenstein contro un Goblin. Per fortuna c'è posto per un raggio di luce col Kid di Caldaro che, indemoniato, riesce a vincere addirittura in tre soli set su Monaco. Una macchina da guerra, un carrarmato. Proverà a fermarlo Ferrer, che per giocare alla pari ha deciso di lasciare in panchina i polpacci. Lo spagnolo è approdato al terzo turno in seguito alla vittoria su Bolelli, bravo comunque ad essersi qualificato a uno Slam, impresa non proprio facile per lui.
Garcia-Lopez continua ad onorare la vittoria su Wawrinka e dopo aver battuto Mannarino ha ricevuto in regalo Young che, non si sa per quali condizioni astrali, sta macinando turni. Probabilmente sta per uscire il suo prossimo album e quindi gli serve visibilità. A farne le spese Lopez. Amen. Monfils non trema con Struff e ora sarà sfida da neuro contro Fognini, programmata a mezzanotte sul Philippe Chatrier, da giocare col caschetto da minatore! Scherzi ha parte, l'italiano ha di fronte l'occasione della vita per raggiungere facilmente i quarti. Quanto si impegnerà per buttare tutto all'aria? Stiamo a vedere. Bene anche Kohlschreiber e Murray opposti al terzo turno.
E per chiudere la perla: Verdasco. Forse emozionato dal fatto di poter giocare un prossimo match di compassione cosmica contro Gasquet, lo spagnolo ha ben pensato di lanciare chiari segnali di guerra andando sotto due set e conquistando un parziale di 0-9 games. Cifre da capogiro. A questo punto, probabilmente per citare Seppi, a colpi di compassione riuscito ad andare al quinto e vincere con un ultimo game dove è successo tutto ciò che non si dovrebbe mai vedere su un campo da tennis. Morale della favola, teniamoci forte, perché sabato Gasquet-Verdasco ci farà godere!
Anche stavolta ce l'abbiamo fatta, ma come al solito vi rimandiamo alla nostra fantastica pagina Livescore dove troverete un quadro della situazione molto più chiaro dei nostri vaneggi. E' tutto, Au revoir!
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