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mercoledì 26 marzo 2014

Miami 2014: una nuova luce su Crandon Park

Dopo gli inattesi risultati di Indian Wells, anche Miami è sulla buona via per non farci cadere i gioielli di famiglia sin dai primordi, regalando discrete perle, soprattutto perché smerdare i nostri pronostici pre-torneo, è la passione dei nostri cari tennisti. Il tabellone si è allineato ai quarti collezionando ovviamente i classici risultati scontati, ma per fortuna anche altri abbastanza sorprendenti e illuminanti. Parliamo subito di Dolgopolov, che dopo un 2013 miserrimo che gli ha comunque fatto guadagnare un posto al Master della Compassione con larghissimo anticipo, quest'anno sembra (sembra[sembra{sembra}]) desideroso di un riscatto. Eliminato Nadal a Indian Wells, a questo giro si è concesso il lusso di mandare fuori il vincitore degli Australian Open, Duploman Wawrinka. La fede degli adepti cresce e la luce si espande nel cosmo.

Ma dopo l'estasi torniamo subito coi piedi per terra con Nadal che ha annientato le scarpe nuove di Fognini. Scendendo, noi avevamo predetto che forse Monfils avrebbe potuto creare sorprese... e certo, come no! Il francese ha perso al primo turno e dato il via libera a Garcia Lopez, poi vittima di Raonic. Il canadese ha quindi fatto fuori il very lucky loser del torneo Becker, giunto comunque agli ottavi. Non male. Ora tra Milos e Rafa prevediamo mattanza, indovinate per chi.

L'illuminato avrà il mononeurizzato Berdych, giustiziere di Isner. Un minuto di applausi per l'americano che ha fatto fuori Almagro. Per il Dolgo stellare di questi ultimi tempi non è poi tanto impossibile fare bene col ceco, anche se questo è un accoppiamento a rischio perché l'ucraino ha una carenza di anticorpi verso i neuroni solitari e quindi potrebbe venir risucchiato nella scempiaggine e perdere. Speriamo trovi un vaccino prima di domani. Anche perché se dovesse mai accadere una doppietta su Nadal in semi, potremmo morire in pace.

Nella parte bassa di tabellone Federer continua tranquillo e ha proseguito passeggiando anche su Gasquet. Il francese dopo aver bulleggiato con foga persino sul goblin Anderson, ha creato tenerezza conquistando appena tre games con lo svizzero. Una scena da Oscar per il miglior film drammatico di sempre. Nishikori, dal Giappone con furore, elimina Dimitrov e quindi ci inebria col calcio in culo a Ferrer nel terzo set dopo avergli annullato tre match point. Goduria. Il posto in semi se lo giocherà proprio con la moglie di Mirka.

Chiudiamo quindi la bagarre con Djokovic che continua il viaggio verso la finale in una carrozza trainata da unicorni alati e ora avrà Murray ai quarti, che ringrazia il mononeurone di Tsonga, capace di vincere appena 5 game. Pietà.

Per ora è tutto, per un quadro preciso, ma sicuramente meno divertente di tutto quello che sta succedendo a Miami, vi rimandiamo alla nostra fantastica pagina Livescore, dove troverete di tutto e di più! See ya...

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