E fu così che si concluse anche un poco esaltante terzo turno di US Open. A New York i big vanno avanti a bordo di una carrozza d'oro e diamanti, trainata da un cavallo bianco. Da un lato Djokovic e Murray sono dritti verso la semifinale. Il primo strapazzando il "sorprendente" Sousa (che non è l'ennesimo fumoso centrocampista portoghese dai piedi buoni), giustiziere di Dimitrov, ma ormai pronto ad essere impacchettato e infilato di nuovo nell'avvincente tunnel dei Challenger. Il secondo soffrendo un po' di più contro "Mister per aprire di dritto faccio un giro su me stesso" Florian Mayer, bravo a battersi per un set, ma scioltosi come neve al sole una volta perso il parziale. I due simpatici finalisti dello scorso anno se la vedranno ora contro Granollers, vincitore della sfida del millennio contro Smyczek, e Istomin, autore dell'eliminazione di Seppi, ovviamente al quinto set.
Il Kid di Caldaro, autore della solita partenza diesel, ieri ha deciso di regalare spettacolo al fortunato pubblico di New York producendosi in un'avvincente rimonta, ma cosciente dell'avvicinarsi del Master della Compassione 2013 ha pensato bene di guadagnare qualche punto e giocarsi la partecipazione al prestigioso evento perdendo al quinto 6-1. Ricordiamo purtroppo che, dopo la prima edizione a Costa do Seppi stra-dominata dagli italiani, è stata introdotta la Safe Rule che nega la possibilità di accesso agli azzurri, in quanto maestri di compassione vincerebbero a mani basse, facendo insorgere gli altri aspiranti al titolo. In ogni caso complimenti a Seppi, un po' reali, perché ha rischiato di fare il massimo che poteva, un po' ironici, perché portando a casa il turno, avrebbe scritto la storia italiana completando il Grand Ottavi Slam, ovvero il raggiungimento della seconda settimana in tutti gli Slam dell'anno da parte di un azzurro. Siamo in lacrime.
Nello stesso lato di tabellone abbiamo poi assistito al contest di rovescio a una mano tra Youzhny e Haas. Ovviamente i favori di pronostici erano per il tedesco, ma alla fine ha vinto il filosofo russo. E' un risultato che ci sorprende abbastanza, però dobbiamo ricordare che Tommy ha 35 anni e sta vincendo molto più del previsto da inizio anno, quindi una debacle è accettabile. Certo contro Youzhny la si vive con un sentimento di maggior compassione. Hewitt, dopo l'impresa con Del Potro, continua la sua ennesima rinascita e ha impiegato 4 set per battere anche il giovane Donskoy.
Chiuderà la parte alta del tabellone un avvincente Wawrinka-Berdych. Lo svizzero di riserva (forse ancora per poco) ha provato a farsi rimontare nella sfida "al bucatino" con Baghdatis, ma nonostante il disperato tentativo di far punti per l'MDC13 è riuscito a vincere al quarto. Tutt'altra storia l'asfaltaggio di Berdych al povero Benneteau, autore di cinque games. Cinque.
E veniamo alla mirabolante parte bassa del tabellone, quella che per intenderci verrà dominata dalla rodilla già vincitrice dell'US Open 2013. Lo spagnolo, autore come al solito di mirabolanti recuperi alla Virtua Tennis al livello raggiungibile solo inserendo i codici segreti, ha battuto in scioltezza anche Dodig, e ora si appresta a fare lo stesso contro Kohlschreiber. Poi sarà la volta di Federer, poi probabilmente di Ferrer, poi di chi gli capiterà in finale tra Djokovic e Murray. E poi tutti a scrivere "wow", "che fenomeno", "due Slam dopo 7 mesi di infortunio", "eh, ma Nadal è Nadal" e bla bla bla bla bla...
Federer ha distrutto invece Mannarino, e si appresta ora ad affrontare Robredo, ovvero l'unico vero ostacolo prima di perdere da Nadal ai quarti. Invece un gradino più in alto, udite udite, avremo un'appassionante sfida tra Tipsarevic e Ferrer... e non vediamo l'ora di perderla! Uno dei due dovrà affrontare il vincitore tra Gasquet e Raonic, il primo vincente grazie al ritiro di Tursunov e il secondo grazie a Lopez, che è riuscito a consegnarsi facendo del suo peggio. Da quando Verdasco ha ricevuto l'invito ufficiale al Master della Compassione 2013, stiamo notando che Feliciano si sta dilettando in queste belle sconfitte pirotecniche. Che si voglia fare una vacanza con l'amico fidato? Attendiamo sviluppi.
Anche se ce ne siamo altamente fregati per una settimana, è doveroso dedicare due righe anche alle fanciulle italiane, soprattutto per i risultati prodigiosi di due di loro: Pennetta e Giorgi. Il cammino di Flavietta parte dalla Gibbs, per poi passare a un deciso 6-3 6-1 su Sara Errani e finire con un più che convincente 7-5 6-1 alla Kuznetsova, che non è mai un avversario piacevole da affrontare. Oggi per lei la Halep, una delle giocatrici più calde del momento, contro la quale non le chiediamo di vincere, ma almeno non partire già battuta. Certo se poi passasse anche il turno... Il cammino della bombardiera Giorgi invece è stato più semplice nei primi due turni con Cepelova e Hsieh, per poi farsi quasi proibitivo al terzo contro la Wozniacki e invece Camila è riuscita a imporsi al terzo set, mandando a casa la pallettara danese. Oggi per lei c'è il derby contro la Vinci, giunta agli ottavi dopo aver battuto Babos, Safarova e l'italiana Knapp.
E anche per il terzo turno è tutto. Come noterete il nostro morale non è alle stelle e non è detto che lo diventi nei prossimi turni, visto che questo torneo è scontatissimo. Per ora l'unica sorpresa è Seppi che non ha vinto al quinto, quindi immaginate un po'. L'appuntamento è rimandato a dopo gli ottavi per raccontarvi risultati che sapete benissimo già da oggi. Buon tennis!
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