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mercoledì 4 settembre 2013

US Open 2013: Wawrinka non più svizzero di riserva. Djokovic e Murray ai quarti

Concludiamo il discorso degli ottavi cominciato ieri con la sconfitta di Federer e lo riapriamo col protagonista dell'ultima giornata agli US Open 2013, il connazionale Wawrinka. Stan ha passato i primi mesi dell'anno viaggiando da un epic fail all'altro, fino a quando è riuscito a ingranare le giuste marce e trasformare quelle quasi vittorie (ovvero sconfitte compassionevoli), in veri e propri trionfi. E quello che all'inizio della stagione continuava a passare come panzerotto a tutto tondo, pian piano è addirittura riuscito a insidiare Federer nella resa dell'anno, tanto che ad oggi, in parabola crescente, si trova solo a 600 punti dal connazionale, nella Race to London. Distacco destinato a diminuire perché, mentre Roger si è fermato agli ottavi con Robredo, Wawrinka è riuscito a giungere ai quarti, battendo un sempre più decerebrato Berdych.

Il ceco ha dimostrato nuovamente che soffre il gioco di Stan e, con tutta sincerità, uno che viaggia a ridosso dei primi quattro al mondo non può permettersi di entrare in panico appena si trova di fronte uno capace di pensare e variare le palle, per non permettergli di poggiarsi e scagliare frigoriferi corazzati. Complimenti meritatissimi per Wawrinka, che con intelligenza e una tenuta psichico/fisica invidiabile, è riuscito a temporeggiare, studiare l'avversario e quindi portare a casa un match che per la maggiore lo vedeva sfavorito, anche per la differenza in classifica. Lo svizzero conferma che per le sue caratteristiche la nona posizione gli sta stretta, ma da quanto visto ultimamente il salto di qualità sembra veramente vicino e forse potrebbe presentarsi l'occasione per farlo proprio nel prossimo match contro Murray.

Sì, due son le cose, lo scozzese si sta nascondendo, a costo di lasciare qualche finto set qua e là per il torneo, oppure ha veramente problemi, visto che arrivare a perdere un parziale da Istomin o Leo Mayer, non è certo incoraggiante in vista di Djokovic e Nadal, avversari obbligatori se vuole confermare quanto fatto nel 2012. Infatti, mentre Wawrinka ormai si apprestava a mettere una pietra sopra Berdych, Murray si trovava a perdere un set al tie-break con Istomin. Il sogno purtroppo è svanito subito, con lo schianto dell'uzbeko nei tre successivi parziali per 6-1 6-4 6-4. In ogni caso, se questa è la reale condizione di Andy, per lo svizzero ci potrebbero essere ottime opportunità di giocarsela per un posto in semi. 

Liscissima la vittoria di Djokovic, che ha concesso solo 3 giochi nel primo parziale per poi chiudere con un doppio 6-0, ai danni di Granollers. Gioia straripante da strapparsi i capelli. Terminiamo il giro con Youzhny, vincitore in cinque set su Hewitt. Era scritto che i due sarebbero arrivati a giocarsi il turno all'ultimo parziale, ma mai avremmo pensato a una prova così compassionevole per l'australiano, che avanti 4-1 nel quarto set, si è fatto recuperare e superare, fino a perdere il match. Se non fosse che altri si sono impegnati più duramente per un posto al Master della Compassione 2013, la qualificazione non gliela avrebbe tolta nessuno! In ogni caso, ore ed ore di partita per il russo, per poi guadagnarsi il patibolo contro Djokovic, che dunque incontrerà il primo vero avversario in semi. Ti piace vincere facile? (cit.)

Oggi giornata di quarti del lato di tabellone (ormai) spagnolo, con Gasquet unico intruso. Come già detto nelle puntate precedenti, il francese è l'unico che potrebbe mettere un po' di varietà al doppio bye che attenderebbe Nadal. Se infatti Riccardino non dovesse vincere, Rafa sarebbe opposto prima a Robredo e quindi a Ferrer, due che non batterebbero il maiorchino in queste condizioni nemmeno se si giocassero la propria vita. Ti piace vincere facile? (cit. 2, ma retorica). Per noi italiani però alle ore 18, ci sarà il derby Pennetta-Vinci, valido per un posto in semi contro Azarenka o Hantuchova... e visto che la bielorussa non sta brillando tanto, si potrebbe anche provare a fantasticare.

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