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lunedì 5 settembre 2011

US Open: terzo turno. La Pennetta ai quarti, oggi la Schiavone. Rafa sviene, ma poi rassicura i fan

Eccoci nuovamente belli, raggianti, truccati e pettinati, direttamente sul suolo americano a raccontarvi cosa è successo in questi due giorni di terzo turno. L'appeal dei match cresce un pochino, anche se finora l'unica vera sorpresa è stata l'eliminazione di Del Potro per mano di Pong Simon, avvenuta ieri. Per il resto tutto scorre secondo pronostico, Djokovic umilia gli avversari, Federer e Murray giochicchiano mentre Nadal continua nel suo tabellone da challenger. Certo giocare contro Nalbandian deve essere stato un pelino stancante, visto quanto successo dopo in conferenza stampa, ma il maiorchino ha rassicurato il suoi fan postando un video su Facebook, dove annunciava che il malore era passato e che il problema era stato solamente un ricambio d'olio ai suoi ingranaggi.


Ai vostri inviati di fiducia intanto continua a succedere un po' di tutto, ma finora siamo giunti al termine della prima settimana in America senza essere mai stati arrestati, un record! L'arrivo del week-end ci ha un pochino allarmato per i numerosi furti che si stavano registrando in zona a causa della crisi monetaria, così, la mattina di sabato, prima di recarci all'impianto, abbiamo chiamato una rinomata ditta locale per farci montare il nuovissimo HAL-9001, il miglior sistema d'allarme sul mercato capace di monitorare ogni singolo angolo della casa, parlare, fare le pulizie e prepararci il cappuccino. Quest'ultimo è stato il vero motivo per cui abbiamo optato per il suddetto sistema visto che qui troviamo solamente caffè lunghi imbevibili, ma buonissimi per gli americani. Alla fine il risultato non è stato proprio il massimo, ci aspettavamo qualcosa di meglio per allontanare i malintenzionati, però il prezzo ci è sembrato abbastanza vantaggioso nonostante la nostra difficoltà nel convertire in euro i dollari, visti i recenti problemi nelle borse di tutto il mondo. Ovviamente abbiamo sbagliato i calcoli così, al verde, ci siamo dovuti rivolgere al carissimo Vito per trovare i biglietti ed entrare nei campi. Eravamo titubanti, ma siamo stati rassicurati e infatti, nel giro di qualche minuto, avevamo tra le mani il pass speciale per i posti extra lusso di ogni campo. Non potevamo chiedere di meglio! Presi dalla foga, siamo scappati da villa Corleone mentre ci venivano ancora dette delle regole da rispettare in cambio dei biglietti. L'accento di Don Vito ci veniva un po' difficile da comprendere e poi era oggettivamente tardi, non potevamo continuare a perdere tempo con lui o avremmo trovato i match a metà! Così abbiamo immediatamente chiamato Bo e Luke per venire a prenderci e accompagnarci al parco di Flushing Meadows a condizione che potessero arrivarci saltellando per le strade, prendendo scorciatoie, facendo testa coda a caso e oltrepassando il Medaw Lake col Generale Lee, proposta a cui abbiamo accettato senza problemi, consci del fatto che, essendo in America, tutto sarebbe andato per il verso giusto Infatti così è stato, e dopo un volo infinito al rallentatore, siamo entrati al parco per assistere alle mirabolanti avventure dei nostri eroi.

Il nostro interesse iniziale è stato tutto per il match della Schiavone sul Grandstand, mentre sull'Armstrong Ringhio prendeva a pallate Berdych, poi costretto al ritiro. L'azzurra, apparsa non al meglio per tutto l'incontro, è stata messa in difficoltà dalla sudafricana Chanel Scheepers, e dopo un'assurda altalena di break e controbreak si è arrivati al terzo set, dove Francesca ha piazzato lo scatto decisivo. Meno male, l'andamento della partita ci aveva fatto temere in una precoce eliminazione, invece ora per lei ci sarà la Pavlyuchenkova, classica sparapalle russa di quelle fatte con lo stampino, e poi eventualmente Serena, cavoli amari. Purtroppo non ce l'ha fatta la Vinci, sconfitta nettamente dalla danzatrice tedesca Petkovic.

Poco dopo è iniziata la sfida tra Federer e fra' Cilic, nel quale il croato, in odore di beatificazione, ha provato a mettere in difficoltà lo svizzero portando a casa il secondo set sotto gli occhi allibiti dei diamanti di Mirka. Nulla di grave per l'ex numero uno del mondo (e per i diamanti), che ha chiuso il match al quarto. Per lui ora sfida contro Monaco, vincitore anche lui in quattro set sulla vecchia gloria Tommy Haas. A quel punto per noi è giunto il momento di recitare le preghiere e concentrarci sul campo 17, nel quale ha fatto la sua apparizione la nostra Guida. Di fronte aveva Karlovic, e sapevano che non sarebbe stata certo una passeggiata. Il primo set, chiuso stranamente al tie-break dal gigante di Zagabria, ci ha fatto un po' tremare, ma una volta capito come rispondere efficacemente Dolgopolov ha trovato la chiave per disinnescare, almeno in parte, il servizio del B52 croato. E via quindi verso una facile vittoria in quattro set che porta l'ucraino alla sfida del millennio contro Novak Djokovic, autore del solito massacro ai danni di Davydenko. Sia chiaro, non ci aspettiamo nulla, ma se succede... La giornata è stata chiusa poi dai successi di Fish su Anderson e da quello piacevolissimo di Tsonga su Verdasco. Pare che qualcuno abbia già ordinato una scorta di pannoloni...

Piccola menzione infine per il match vinto da Serena contro la Azarenka. Non seguiamo molto il tennis femminile per i noti motivi che non vi andiamo nuovamente a esporre, ma ieri questo match ha catalizzato la nostra attenzione. Prima perché raramente in un match tra due professioniste di così alto valore è raro vedere un'umiliazione simile a quella riservata alla Azarenka da parte dell'americana (se ve lo foste perso, andate su youtube e guardatevi alcuni punti, con la bielorussa che tirava ogni cosa a 200 all'ora e si vedeva sistematicamente bucata dai traccianti impressionanti di Serena), e secondo perché è altrettanto raro vedere una tale intensità di gioco come quella mostrata nel secondo set da entrambe, in particolare dalla Azarenka, per nulla disposta a fare da semplice sparring partner. Alla fine ha vinto Serena, probabilissima vincitrice di questo Us Open.

Terminata la giornata abbiamo optato per la solita passeggiata calma e distensiva per rientrare a casa e smaltire l'adrenalina ancora in corpo. Per fare prima, abbiamo provato a prendere una scorciatoia che avevamo fatto col Generale Lee la mattina. Molto probabilmente abbiamo sbagliato qualcosa oppure il buio ci ha tratto in inganno perché siamo finiti un bosco tetro e siamo stati presi da attacchi di panico. Per tranquillizzarci ho provato a sfruttare la luce della videocamera e riprendere la situazione in modo che, se fosse successo qualcosa di incredibile, tutto il Mondo avrebbe potuto sapere e condividere con noi ciò che avevamo visto. La tensione era altissima e ci siamo spaventati moltissimo appena abbiamo sentito un lupo che ululava e ci siamo rifugiati in un castello vicino. Eravamo veramente terrorizzati, quindi ha cominciato a piovere, e vagando per il castello abbiamo incontrato (A)Igor che piangeva chiedendoci disperatamente il cervello di uno di noi due perché aveva fatto uno dei suoi soliti danni. Gli abbiamo spiegato che coi nostri stupidi cervelli non avrebbe risolto la situazione e per distrarlo ci siamo fatti accompagnare a casa con la carrozza. Una volta entrati abbiamo trovato una testa di un cavallo nel letto e ci siamo incazzati a morte con HAL-9001 per aver permesso l'accesso a qualcuno in casa, però in compenso abbiamo potuto regalare un cervello ad (A)Igor e la giornata si è chiusa nel migliore dei modi per tutti!

Domenica ci siamo svegliati un po' frastornati, stiamo uscendo troppo dai nostri schemi italiani e iniziamo a non capire più il confine tra la realtà e il sogno. Sembra quasi ci stiano pilotando le menti per inculcarci le idee. Pensate che Walk Over ha passato la mattina a dirmi che vedeva la gente morta e che il rovescio di Roddick era una delizia per gli occhi, mentre io stavo cominciando ad avere allucinazioni e sentire una vocina nella testa che mi ripeteva che Isner era un buon giocatore serve&volley. Preoccupati per questa situazione abbiamo provato a contattare una famosa compagnia che prometteva di cancellarci dalla testa i ricordi spiacevoli con la promessa che tutto sarebbe tornato normale, ma essendo sabato era chiuso così abbiamo chiamato Neo per chiedergli, se per distrarci, ci faceva fare un giretto nel suo mondo. Ci aspettavamo un qualcosa di più utile ed emozionante, ma niente di ché. In compenso abbiamo capito il segreto di Nadal per girare attorno alla palla, come se stesse ferma, per prenderla sempre di dritto. A questo punto c'era un problema non da poco: per risolvere i nostri trip mentali, avevamo già fatto, senza accorgercene, le 19, quindi perso metà delle partite. Così abbiamo dovuto scomodare Doc che in cambio di qualche litro di Salamoia e qualche cartone animato indifeso, ci ha fatto tornare alla mattina per essere puntuali ai campi. Grazie America.

Siamo quindi riusciti a non perderci nemmeno uno scambio del match della nostra Flavia Pennetta, vincitrice dopo una difficile partita contro la cinese Peng. La brindisina è scesa in campo decisa, ma davanti a sé ha trovato un'avversaria in grado di correre e buttare tutto dall'altra parte, cosa che è sembrato innervosire non poco l'azzurra. Dopo aver vinto il primo set le cose stavano per precipitare nel secondo, quando l'asiatica è andata avanti 5-0 nel tie-break, ma in quel momento Flavia ha tolto fuori gli attributi (quelli che mancano ai nostri tennisti maschi per intenderci), e con una serie di perle è riuscita a rimontare e a portare a casa la partita. Quarti di finale conquistati quindi, e ora la grande occasione contro la Kerber di raggiungere per la prima volta le semi di uno Slam. Oggi proverà a imitarla la Schiavone, impegnata contro la Pavlyuchenkova, match duro, ma l'ipotesi di avere due azzurre ai quarti è tutt'altro che un sogno.

Concentrati sul match della Pennetta ci siamo persi la quasi passeggiata di Nadal contro Nalbandian, capace di mettere in difficoltà il maiorchino solo nel primo set. Come detto, a fine partita lo spagnolo ha avuto un mancamento davanti ai giornalisti, ma ora sta benissimo ed è pronto a proseguire nel tabellone da lui stesso compilato. Giocherà contro Muller, vincitore in tre set su Kunitsyn. Avanti anche Roddick e Ferrer, che si affronteranno in ottavi, mentre il giovane Donald Young ci ha fatto la grandissima cortesia di mandare a casa Chela. La sorpresa della giornata è stata invece l'eliminazione di Del Potro per mano di Simon. L'argentino, apparso non al meglio nel finale di match contro Junqueira, dopo aver vinto il primo ha subito la rimonta del francese, campione del mondo della specialità "la ributto là tanto prima o poi sbagli", salutando così il torneo che lo aveva visto trionfare due anni fa. In serata poi è stata la volta di Andy Murray, passato come un rullo compressore sul povero Lopez. Per un quadro più completo dei risultati sapete che potete andare qui.

Terminata la (quasi doppia) giornata abbiamo fatto la classica passeggiata notturna per tornare a casa, ma stavolta abbiamo fatto molta attenzione a non sbagliare strada o imbatterci in sgradevoli inconvenienti e ci siamo riusciti! Abbiamo seguito alla lettera le indicazioni del navigatore ed evitato i pericoli vari ed eventuali che in America sono all'ordine del giorno nei boschi ai bordi delle strade: morti riportati in vita e trasformati in vampiri dagli alieni, scienziati pazzi che lottano con piovre giganti finte in un laghetto o goblin di gomma che si fanno chiamare troll. Oh my God! Una volta giunti a casa abbiamo spento HAL-9001 per poter entrare indenni e siamo andati a letto. Una volta accomodati sotto le coperte abbiamo iniziato una delle nostre sedute di yoga per prendere sonno più facilmente e vi possiamo assicurare che è stata un'esperienza oltre l'infinito. Buon tennis!

2 commenti:

Chiara ha detto...

Credevo che il campione mondiale di "la ributto di là tanto prima o poi la sbagli" fosse il vostro adorato ;) Ferrer... almeno Simon dentro alla scatola cranica ha un cervello funzionante! Ieri poi è incredibilmente andato a rete e ha anche fatto qualche vincente (udite udite). Indubbiamente è perché siamo in America, dove accadono cose che noi umani non possiamo neanche immaginare! Mi sa che Gian Martino con questa sconfitta si è giocato il Masters di fine anno, gliela farete avere una wildcard per CdS?

Walk Over ha detto...

Cara Chiara, il titolo di campione del mondo di "la ributto là" passa dall'uno all'altro con una certa velocità, sai, ci tengono! Per quanto riguarda Gian Martino dobbiamo valutare, è che la lista dei possibili partecipanti a CdS è lunga, dobbiamo un po' scremare, ma la sua presenza al momento non è da escludere a priori!

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