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martedì 13 settembre 2011

US Open: finale. Djokovic conferma il dominio del 2011 e mette nuovamente al tappeto Nadal

Ciao a tutti! Anche l'ultimo slam di stagione è andato via in un lampo, così come la visita di Irene a New York che appena due settimane fa minacciava l'evento e distoglieva l'attenzione pubblica dai veri problemi che attanagliano l'America. Ma come direbbero qui "nevermind" perchè a noi interessa il tennis e alla fine ha trionfato lui, il solito alieno Novak. La nostra avventura in terra americana è quindi terminata e a breve ci appresteremo a tornare a casa grazie al biglietto esclusivo del Concorde (cordialmente regalatoci come vi abbiamo raccontato nel primo post di questa avventura), ma prima vogliamo condividere con voi quanto accaduto nelle ultime fantasmagoriche ore a stelle e strisce. Tutto questo che vi riveleremo oggi non verrà divulgato dai media a causa della censura perché l'uomo non è assolutamente pronto, ma noi, ormai da quasi un anno possessori della verità assoluta (!), vi racconteremo tutto. Quindi tenetevi forte.


Domenica, reduci dal super Saturday, ci siamo rifocillati la mattina con una colazione leggera: pizza con burro di arachidi e würstel ripieni di senape. Belli pieni, siamo usciti per la solita corsetta mattutina, ma appena aperta la porta lo stupore si è dipinto nei nostri occhi: un'astronave madre aliena si era "parcheggiata" proprio sopra la città. Ricorreva il decennale dell'attentato alle Twin Towers, ma non pensavamo fosse anche la data del capolinea della nostra vita e dell'avventura con voi cari lettori. Invece, una volta atterrati, un esserino ci ha detto "Klaatu, Barada, Nikto!" e usando il traduttore affidabilissimo di Google abbiamo capito che erano semplicemente arrivati a vedersi la finale dal vivo perché nel loro pianeta il satellite di SKY si era scassato. I tagli di Murdoch si fanno sentire proprio ovunque. Tranquillizzati, ci siamo messi in marcia per bruciare le calorie in eccesso facendo ben attenzione a non sporcarci le scarpe su una strana sostanza rossastra che gli alieni stavano minuziosamente spruzzando qua e là, forse convinti di addobbare a festa la città per la finale. Invece era una rottura di palle! La navicella creava un campo magnetico che impediva il funzionamento di ogni apparecchio elettrico permettendoci di vivere qualche ora di silenzio, ma per usare la macchina abbiamo chiesto il favore di spegnerlo e gentilissimi hanno accolto le nostre richieste. Però, mentre eravamo in viaggio, un alieno ciccione si è dovuto fare due toast di metà mattino così ha riattivato il campo magnetico per accendersi il tostapane e tutto è impazzito, abbiamo perso conoscenza per 2 minuti e 17 secondi e non sappiamo bene cosa sia sia successo, ma forse abbiamo visto il futuro: Djokovic che per l'ennesima volta alzava un trofeo, urlava a Vajda, baciava il campo e ce ne siamo dispiaciuti. Non che l'alternativa fosse migliore eh! Risvegliati dalla visione siamo passati nelle vicinanze di Ground Zero dove si teneva la cerimonia di commemorazione della strage dell'11 settembre 2001. C'erano da Bush a Obama e un gruppo di militari che veniva tenuto in allerta dal sergente Hartman a suon di corse, insulti e canzoncine di gruppo in vista di non sappiamo quale simulazione dovessero mettere in atto o non so chè... Due palle, dopo dieci anni che si parla solo di questo, ci mancava solo la piangina ufficiale causata dagli stessi capricci dei potenti del Mondo. Così abbiamo bussato all'astronave aliena e li abbiamo pregati in ginocchio che ci rapissero per analizzarci come sono soliti fare.

Gentilmente, il lunedì mattina, ci hanno lasciato, un po' doloranti nelle parti basse, proprio ai campi facendoci saltare qualche metro di fila. C'era molto più casino per comprare i biglietti che non per il memorial del 9/11. Addirittura alcuni, pur di vedere coi propri occhi le mazzate che si sarebbero dati i due tennisti, si proponevano come omino che regge il microfono dietro il giudice di sedia, una figura più triste dell'intera infanzia di Cilic. Entrati nel centrale abbiamo scoperto che Djokovic è stato portato all'Arthur Ashe Stadium dentro il suo uovo iperbarico, nel quale era stato internato subito dopo la semifinale contro Federer, per essere poi liberato pochi secondi prima di scendere in campo. Lo spagnolo, in tutta risposta, è subito salito in cattedra con un break in apertura, ma dopo essere andato avanti 2-1, e servizio, il giullare di corte ha preso le misure e ha piazzato 5 game consecutivi giocando praticamente da solo e arrivando fresco al 6-2. Ebbene si, eravamo destinati alla solita storia del 2011: il monologo serbo a suon di mazzate e sceneggiate. L'impressione non era per niente sbagliata perchè anche il secondo set è quasi andato allo stesso modo e si è chiuso per 6-4. In pratica l'unico che avrebbe potuto far perdere Djokovic era se stesso e nel terzo ci ha provato. Si è eclissato e ovviamente il maiorchino non ha fatto complimenti e si è preso tutto il possibile, ma non brillando come eravamo soliti vederlo. L'andamento è stato quindi altalenante con vari break e controbreak che hanno fatto svoltare più volte la gara e, nonostante Nadal sembrasse destinato a vincere il set, Djokovic non si è arreso del tutto ed è così arrivato, a sorpresa, a servire per il match sul 6-5. Niente da fare, Rafa non voleva assolutamente perdere in quel modo netto e si è andati sul 6 pari. Era diventata una gara a chi correva e picchiava di più, la specialità del cyborg che quindi si è oliato per bene e ha portato a casa il  terzo parziale con un tie-break vinto con autorità. Il serbo era visibilmente stremato e quindi potenzialmente spacciato anche perchè, al mutandero, solitamente basta appena un punto per far svoltare una gara totalmente sfavorevole. Noi ormai non avremmo scommesso un centesimo sul numero uno del mondo. Sembrava che i 5 set contro Federer si fossero fatti sentire istantaneamente sulle sue gambe. Inoltre ha cominciato ad accusare mal di schiena e la prima di servizio, disturbata da questo dolore, era praticamente inesistente, quasi più lenta di un servizio di Volandri in giornata di grazia. Ma qui la svolta: Nole ha chiamato il fisioterapista per un medical timeout miracoloso (pare abbia bevuto l'acqua del convento di fra' Cilic) e in tutta risposta Nadal è morto in silenzio e senza motivo, come un motore che esaurisce improvvisamente il carburante. Epic fail! Era l'unica cosa che non avrebbe dovuto fare visto che il serbo era ormai cotto. Se fate mente locale, quest'anno non è la prima volta che gli succede contro Novak e ancora non capiamo il perchè di queste sue improvvise e irreversibili perdite di energie. Che sia una falla alla coppa dell'olio? Mancava solo l'ultima benedizione, 6-1 veloce per il jolly e terzo slam di stagione in tasca. Ora ringraziamo tutti Federer per averlo battuto al Roland Garros perchè molto probabilmente, se non fosse stato per lui, in futuro avremmo visto il nome di Djokovic a fianco a quello di Rod Laver. Pensiamoci. Ma così non sarà e tutto è bene quel che finisce bene.

Usciti dallo stadio eravamo abbastanza tristi perché avremmo dovuto lasciare questa magica terra dove tutto è possibile e i sogni, nel bene o nel male, si trasformano in realtà. Ovviamente non poteva andare liscia e, come tradizione vuole, ci siamo cacciati nei guai proprio nel gran finale. Mentre tornavamo a casa abbiamo assistito allo scippo di una vecchietta da una banda di ladri sopra tre mini Cooper e proprio mentre stavamo correndo per soccorrerla è sbucata la polizia che ci ha accusato dello scippo e maltrattamento dell’anziana donna. Siamo stati istantaneamente arrestati, processati nella notte e messi dentro. La nostra avventura per Controbreak sembrava proprio terminata se non che, una volta dentro, siamo riusciti a rubare dalla mensa un cucchiaio che ci ha permesso di scavare un buco nella parete della cella per tentare la fuga. Peggio che mai: ci hanno scoperto e condannati a morte in direttissima senza speranza. Eravamo diventati uomini morti che camminano. Nel giro di poche ore da dolce sogno stavamo cadendo in un incubo. Ci hanno quindi accompagnato alla sedia elettrica e come hanno fatto partire la scarica abbiamo perso i sensi e ci siamo risvegliati distesi al suolo con una marea di persone che ci guardavano sorridenti e aspettavano che ci svegliassimo. Erano tutti quelli che abbiamo incontrato in queste due settimane: le ragazze prosperose che lavavano le macchine nei cortili, McLane, le bagnine di Bay Watch, gli zombie, Superman, Batman, Spiderman, Iron Man, i vari scienziati pazzi che hanno provato a fare esperimenti su di noi, (A)Igor, Dick Laurent, Forrest, i Robinson, Maverick, ET, Mr. Wolf, Travis Bickle, i ragazzi di Fast and Furious, la polizia con le ciambelle, hal-9001, il robottino con l'intelligenza artificiale, Vito Corleone, Bo e Luke, Doc, Indio, Dominic e il poliziotto che doveva andare in pensione, Ugly Betty, Joker, Dexter e quelli di CSI, i personaggi di Twin Peaks, il coniglio bianco con l'orologio, tutti gli alieni, polizia e giudice che ci ha condannato a morte con boia compreso. Riempiti di gioia ci siamo concessi un grande girotondo con tutti loro e alla fine ci hanno accompagnato a una barca che ci avrebbe riportato a casa. Dieci minuti dopo essere partiti, il sole è sparito dietro nuvoloni ed è cominciata una tempesta terribile, ma non ci siamo arresi e abbiamo navigato imperterriti verso l’orizzonte fino a superarla. Tornato il sereno, abbiamo continuato la rotta e ad un certo punto la barca ha urtato una parete azzurra in mezzo al mare, un muro che delimitava la zona con una porticina in cima a una scala. Siamo saliti, l’abbiamo aperta e scoperto che oltre l’uscio c’era il mondo reale che ci aspettava. Così il pensiero è andato a voi, cari controbreakkini che ci leggete come un ipotetico pubblico che ci ha osservato nelle nostre peripezie a stelle e strisce e, prima di uscire di scena, vi abbiamo dedicato un salutoCaso mai non vi rivedessimo, buon pomeriggio, buona sera e buona notte!”. Questo è proprio tutto dall'America e, che ci crediate o no, la nostra avventura è andata esattamente come vi abbiamo raccontato in questi giorni. Certo, forse qualche volta abbiamo ingigantito un po' troppo le cose, ma di raccontarvele piatte e crude come realmente sono accadute, per voi è sicuramente stato più piacevole leggerle come ve le abbiamo presentate noi. A presto!

4 commenti:

Barbara Pink ha detto...

E pensare che noi ci siamo dovuti accontentare di Eurosport! che invidia, specie per i personaggi di twin peaks e il bianconiglio!
Anche se il mio sogno resta sempre il leprotto bisestile... :-D
Del Torneo che dire... Nole ha vinto, probabilmente ha pure meritato, ma Rafa rimane sempre il più strafigo di tutti con lato b megameraviglioso :-)))

Grazie LL e WO, siete insostituibili ed impagabili... ssssmmmmaaaaacccckkkkkkk

Lucky Loser ha detto...

Grazie a te :D

Anonimo ha detto...

Non so o non mi ricordo se qualcuno ha già fatto questo commento.
Tuttavia... era da mesi, beh settimane... vabbè diciamo giorni che mi chiedevo chi mi ricordasse Djoko.
E finalmente, per gentile concessione di un'amica che è l'antitennis, roba che non sa nemmeno da che lato si impugna la racchetta, ho trovato la soluzione all'enigma.

Signore e signori, ecco le foto del vincitore dgli US Open e di 3/4 di Grande Slam:

http://www.google.fr/search?tbm=isch&hl=fr&source=hp&biw=1280&bih=709&q=moncicci&gbv=2&oq=moncicci&aq=f&aqi=g-L1&aql=&gs_sm=e&gs_upl=1007l2603l0l3390l8l7l0l2l2l0l163l633l2.3l5l0

Ciao a tutti!
Fabrizio

Walk Over ha detto...

Beh! Considera che è molto più simpatico il Moncicci che Djokovic... Ahaha...

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