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lunedì 1 settembre 2014

US Open 2014: morto un Ferrer si fa un Simon, per il resto tutto tace... tranne Gasquet

Non è più il bulletto di una volta. Questa stagione per Gasquet può riassumersi con una parola molto simile a: fallimento. Mai oltre il terzo turno agli Slam, una sola finale giocata e persa. Un disastro che tutto sommato non ci stupisce. Lui è così: fa un'annata più che sufficiente, vista la sua mentalità perdente, una a metà e la terza non la gioca proprio, guadagnandosi già da luglio l'accesso al prestigiosissimo Master della Compassione. Sì, quest'anno sarà senza dubbio lui la star assieme all'immancabile Verdasco e al rookie Janowicz. Il bulletto non ha potuto niente contro il connazionale Monfils, che ha portato a casa il successo in tre set facili. Ma la vera sorpresa, se così si può definire, è il decesso di Ferrer, testa di serie numero 4, per mano di un suo sottoclone, il transalpino Simon, ieri in uno stato di grazia non indifferente, che gli ha permesso di fare tutto e bene.

Se Gilles dovesse giocare come nel precedente match ci sarebbe ben poco da fare per tutti i suoi potenziali avversari che lo separano dalla semifinale e tutto sommato, in vista di Federer, forse è meglio il francese che non lo spagnolo. Simon sa come mettere in difficoltà o battere lo svizzero e l'ha già fatto in passato, senza troppi complimenti. Quindi diciamo che ai fini del torneo la perdita dello zerbino iberico, testa di serie numero 4, è stato un bene. Ma prima di pensare alle semi, la strada è ancora lunga e già agli ottavi Cilic, vincitore su Anderson al terzo turno, potrebbe disturbare non poco i piani del transalpino.

Un passo più in alto c'è il piccolo Thiem che, dopo aver passato miracolosamente il turno grazie all'infortunio di Gulbis piovuto dal cielo a metà match, ora approda alla seconda settimana Slam, mettendo in riga Lopez. Noi ovviamente facciamo il tifo per lui, anche se al prossimo giro si troverà di fronte un più che rodato Berdych, che potrebbe battere l'austriaco solo con l'esperienza. La valvola di speranza è che in questo caso il ceco dovrebbe usare il cervello, organo che ormai ci sembra andato in vacanza da un bel po'. Proviamoci Dominic!

Nella parte bassa si profila una bella partita di spaccate e crampi tra Monfils e Dimitrov. Ieri il bulgaro è riuscito a battere un più che fiducioso Goffin, recuperando dopo aver perso il primo set 6-0. Ci si avvicina quindi a quello che potrebbe essere il quarto più atteso di tutti, quello tra Grigor e Federer. L'elvetico ieri, infastidito dalla minaccia di pioggia e dal pigiama che gli hanno dato per completino, si è dimenticato di scendere in campo e in un amen ha perso il primo set. Gli è bastato un punto risolto in maniera magica, sfidando le leggi della fisica, per spegnere Granollers e ribaltare il match. In premio potrà continuare indisturbato la sua autostrada Challenger con Bautista Agut al prossimo turno. Ma occhio perché a quello successivo, passi Monfils o Dimitrov, ci sarà da inserire le marce basse.

Nella parte alta la storia sembra ripetersi per Wawrinka. Lo svizzero infatti, nei tornei vinti quest'anno, ha sempre superato il terzo turno per walkover e quindi stavolta, il ritiro di Kavcic, potrebbe essere una palla scaramantica da cogliere al balzo. Lo speriamo vivamente, anche perché agli ottavi si troverà opposto a Robredo, che dopo Bolelli, ha continuato a vincere anche contro Kyrgios.

Si è chiusa la favola di Estrella Burgos dopo tre tie-break vinti da Raonic. Ma non preoccupatevi, l'Estrella Burgos Menù sarà comunque ordinabile presso tutti i McDonald's nei pressi di Flushing Meadows per tutto settembre. Per il canadese agli ottavi ci sarà Nishikori e non sottovalutiamolo.

Bella vittoria in 4 set di Kohlschreiber su Isner, soprattutto perché è stato superiore all'americano non solo in casa, ma anche nella sua specialità: il tie-brek. Il tedesco infatti ha registrato il successo conquistando ben tre set con lo score di 7-6. Ancora più complesso sarà però il suo prossimo incontro opposto a Djokovic, il quale ha battuto in modo facile, veloce e indolore Querrey.

Chiudiamo quindi con quello che forse sarà il match più curioso degli ottavi: Murray-Tsonga. Abbiamo utilizzato l'aggettivo "curioso" perché potremmo assistere a una porcata colossale come anche al miglior incontro del torneo, quindi merita prima una valutazione e poi una definizione adatta. Dipenderà da come si svegliano i due. Tendenzialmente siamo portati a pensare che troveremo la nostra immancabile porcata colossale, ma per una volta vogliamo essere positivi, anche perché ci sembra di aver capito che il neurone del francese in comproprietà con Berdych si sia trasferito momentaneamente nella scatola cranica del transalpino.

Si chiude quindi la prima settimana di US Open e siamo già pronti ad aprire la seconda, sempre che la pioggia lo permetta. Visto che ci stiamo spingendo alle fasi finali, anche se noi trattiamo poco e niente il tennis femminile, se non per quanto riguarda la Ivanovic vestita in abito da sera, vi informiamo per dovere cronaca che Sara Errani è giunta ai quarti e dovrà affrontare la Wozniacki, mentre invece Flavia Pennetta oggi avrà il suo turno di ottavi contro la Dellacqua. E' veramente tutto... bye bye,,,

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