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sabato 6 settembre 2014

US Open 2014: Nishikori e Cilic gli intrusi, ma Federer e Djokovic vogliono la finale

Gli US Open si sono accesi agli ottavi e ai quarti hanno continuato ad ardere. Veramente poche le parentesi negative in questo ultimo turno del torneo, conclusosi con la vittoria in tarda notte di Federer al quinto su Monfils. La sera prima invece è stato Djokovic a farci fare le ore piccole opposto a Murray. Ma anche i pomeriggi non sono da meno, perché dalle sessioni diurne provengono i due intrusi: Nishikori vincitore al quinto sul Wawrinka e Cilic, che ha umiliato il decerebrato Berdych. Ma facciamo un rapido excursus di quanto accaduto e proviamo a predire il futuro... ovvero a mandare i nostri cari baci della morte.

E' ormai ovvio che Cilic: da almeno due settimane non si confessa in Vaticano, è oltre un mese che non si reca in pellegrinaggio a piedi nudi in Terra Santa, è ufficialmente fidanzato, la sua nuova ragazza è indubbiamente una playmate, ninfomane, autrice del libro "24 ore di sesso sporco, la nuova frontiera, che non mi basta" e sicuramente è anche molto gnocca. L'ormai ex pastorello di Medjugorje è indemoniato da giorni, vince i match e si contorce in esultanze scomposte, per poi irridere Berdych in tre set, concedendosi anche un recupero nell'ultimo parziale, quando ormai sembrava essere proiettati al terzo. Ivanisevic, portando il croato nella valle del peccato, ha risvegliato in lui tutto il processo ormonale in catalessi da anni e, come risultante, Marin ha agguantato un traguardo che almeno noi non pensavamo sarebbe mai potuto arrivare: una semifinale Slam. Chiamate un esorcista.

Per il croato avremo un altro risvegliato: Roger Federer. Sembra quasi inspiegabile l'epic fail della precedente stagione per lo svizzero. Non che in questo torneo abbia dovuto battere dei fulmini di guerra, ma quest'ultima versione di Monfils non sarebbe stata una passeggiata di salute per nessuno. Il francese quando usa il cervello e ottimizza il potenziale per portare a casa quei due punti strategici per chiudere i game, riesce quasi a passare da giocatore di basket a tennista. Scherzi a parte, sia con Roger che al precedente turno con Rogetrov, Gael ha dimostrato di essere in un particolare periodo di lucidità. Arrivato però al doppio match point, Federer ha capito che stava buttando al cesso la sua forse ultima occasione di vincere uno Slam e, stringendo ogni orifizio corporeo, è riuscito a non mollare l'incontro. Per portare a casa la partita sarebbe bastato un pizzico di fortuna in più al transalpino, una stecca, una folata di vento, ma purtroppo per lui ciò non è capitato e il match si è ribaltato catapultando Monfils dalle stelle alle stalle. E forse anche a una qualificazione al Master della Compassione. Ci sarà da valutare.

Oggi Federer-Cilic chiuderà il lungo Big Saturday e tutto ci fa pensare che lo svizzero intorterà per bene il croato riportandolo nella più pura castità, ma ricordiamoci che il tennis è lo sport inventato dal diavolo...

Poteva essere un grande match quello tra Djokovic e Murray, ma a causa dello scozzese la magia è durata solo metà gara dove a colpi di compassione forzata, i piccioncini hanno faticato a tenere il servizio e più volte hanno fatto cambiare destino all'incontro. Ovviamente tra i due, quello che alla fine doveva cedere era senza dubbio Andy. Non c'era altra via possibile. Come detto in precedenza Nole è molto cambiato rispetto a quello visto nei tornei di preparazione. Ha ripreso il suoi ritmi, sembra quasi non soffrire il caldo soffocante di questi ultimi giorni a Flushing Meadows e infatti pensiamo che non dovrebbe avere poi tanti problemi a vincere la coppa. Se poi dall'altra parte dovesse passare Cilic, peggio che mai, il serbo scenderebbe in campo in pantofole, vestaglia e sigaro, sorseggiando whisky.

Certo non dobbiamo assolutamente dimenticare che prima di poter mettere Djokovic in finale ci sarebbe il blocco del serafico Nishikori, talmente stremato dopo l'incontro con Wawrinka, che non è riuscito nemmeno a esultare a dovere per un traguardo che sicuramente non raggiunge tutti i giorni un Giapponese. La sua arma in semi sarà avere un cuore da samurai irrorato da sangue di Ferrer. Il match con Stan ne è la prova, si è deciso praticamente nell'ultimo game e ciò è veramente grave per uno come Wawrinka, che per la sua posizione in classifica dovrebbe mangiarseli quelli come il Nishikori. Ma questa è solo la dimostrazione che l'era Federer-Nadal(-Djokovic) sarà irreplicabile, torneremo a vedere esseri umani di punta in campo, ma capaci di perdere contro chiunque. Che sia un bene o un male, decidetelo voi.

Il dado è tratto, una sera per decidere i finalisti degli US Open 2014. Tempo permettendo si parte alle 18 ora italiana con Djokovic-Nishikori e non prima delle 19.30 avremo Federer-Cilic... Divertitevi!

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