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venerdì 29 maggio 2015

Roland Garros: las "bolas" di Coric, crisi Dimitrov, Bolelli va

Da cosa volete che iniziamo? Dai big che per ora non danno segni di debolezza? Dalla pattuglia italiana salvata al maschile solo da Bolelli? O dalla sempreverde compassione di Verdasco?

Facciamo una panoramica, tanto poi a Verdasco ci arriviamo.
I primi due turni del Rolando non hanno visto sorprese ai piani alti, ma solo gradite, spesso ma non sempre, sorprese ai piani "medi" del torneo. Ad esempio Coric. Avete presente il più rognoso degli spagnoli dopo Nadal e Ferrer?
Si, Robredo. Ieri lo sbarbato croato lo ha battuto in cinque set, dimostrando resistenza, tenacia e "bolas" fuori dal comune per la sua giovane età. Ricordiamo che Borna è del '96, ergo ha la stessa età di Quinzi. Solo che lui ora si gioca l'accesso agli ottavi in una non impossibile sfida con Sock, Quinzi simili imprese se le guarda in tv. Quelle degli altri.
Un altro risultato che ci è balzato agli occhi è quello di Dimitrov, battuto nettamente da Sock. Se continua così il bulgaro da Wannabe Federer potrebbe diventare Wannabe Gasquet . Il passo è breve e la qualificazione al Master della Compassione è dietro l'angolo.

Capitolo big. Nessun problema per nessuno, finora. Pensavamo però che sua altezza Djokovic tritasse con maggior cattiveria i malcapitati avversari, invece sia Nieminen che Muller hanno racimolato un discreto numero di games. Nadal invece vola liscio come l'olio, ma Halys e l'Almagro di quest'ultimo periodo non sono un test importante, e nemmeno il prossimo avversario Kuznetsov. La verità ci sarà ai quarti.
Federer passeggia, e così sarà fino agli ottavi con Monfils, dopo la pratica Dzumhur. Murray un set lo ha lasciato, e vediamo se ne lascerà altri, e quanti, con Kyrgios. Non lascia nulla invece Ferrer, che ora attende il nostro Bolelli. L'azzurro finora ha piallato Darcis e Troicki. Difficile fare risultato con Ferru, però... non ci sbilanciamo.

Gli altri italiani.
Seppi, offeso per non aver beccato Istomin, non ha nemmeno avuto voglia di giocare i canonici cinque set e ha perso direttamente in tre da Isner. Fognini, dopo aver ben impressionato con Ito, ha perso la gara di bestemmie con Paire lasciandosi scappare la rivincita di Roma con Berdych, che ora triterà allegramente il francese. A proposito di rivincite, Vanni ha perso da Tomic, battuto a Madrid, dopo aver illuso nel primo set. E veniamo ad Arnaboldi. L'azzurro, spinto dall'hashtag degli amici di Chiamarsi Fogna #jesuisArnaboldi ha giocato delle durissime qualificazioni conquistando il main draw a battendo al primo turno Duckworth in cinque set, poi però nulla ha potuto con fra' Cilic. Bravo comunque. Meno bene Lorenzi, che con Muller era avanti due set ma ha compassioneggiato fino a farsi battere al quinto.
Tra le femminucce invece erigiamo una bella statua alla Schiavone, che forse non vincerà come nel 2010, ma intanto oggi ha epicamente battuto 10-8 al terzo la Kuznetsova dopo una partita infinita. Complimenti. Avanti anche Errani e Pennetta.

E veniamo finalmente al capitolo compassione, ovvero a Verdasco. Il nostro amico spagnolo, dopo aver perso il primo set con Becker, ha pensato bene di mettere subito le cose in chiaro con due velocissimi set (6-0 e 6-1). Partita avviata verso una facile conclusione quindi? No. Vinta 10-8 al quinto dal tedesco.
Chapeau Fernando.

Avanzano inoltre, tra gli altri, Nishikori, Wawrinka, Tsonga e Simon. Per ora Rolando avaro di vere e proprie soroprese, come spesso accade sulla terra rossa di Parigi.
Vedremo cosa ci riserveranno i prossimi giorni.

Ps. Gulbis ha perso.

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