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sabato 16 agosto 2014

Cincinnati 2014: tra mare e Ferragosto, sono tutti in vacanza tranne Raonic

Salve carissimi! Continua il nostro spudorato periodo di vacanza, durante il quale ogni tanto ci ricordiamo che si gioca a tennis e magari avremmo anche il dovere (almeno morale) di scrivere qualche minchiata a riguardo. Soprattutto per far risalire l'interesse dopo la visione di certi match, che più che partite di tennis sono oscenità. Questa settimana in campo l'ATP 1000 di Cincinnati, allegra località dell'Ohio, che oltre a questo Master, può vantare solo di aver creato Carmen Electra. Per il resto, una città con questo nome farebbe meglio a far finta di non esistere durante il resto dell'anno. Le gesta dei tennisti impegnati in gara sicuramente non aiutano a migliorare la situazione, si pensi soltanto che arrivati al sabato vedremo una semi: Ferrer-Benneteau. Dall'altro lato invece abbiamo Federer-Raonic, che sicuramente ci farà vedere molte belle cose, soprattutto per mano del canadese, che sta concretizzando tutto ciò di positivo che noi da qualche mese a questa parte iniziavamo a fiutare nel suo tennis. Contando che Roger ormai sappiamo come gioca, possiamo dire che le sorprese maggiori nel tennis di questa settimana sono arrivate proprio da parte di Milos.

Il montenegrino comincia a far paura in vista degli US Open. Prima di tutto perché è da inizio settimana che non cambia espressione facciale e non gli si muove un capello. Sembra David Zed, il famoso robot di Raffaella Carrà. Il buon Milos da quando è sotto la protezione del gel a tenuta extra forte e di Ljubicic sta facendo miracoli o almeno, si sta spingendo in zone di tabellone che prima erano impossibili per lui soprattutto per le sue caratteristiche fisiche. Nel campo il suo tennis è diventato un mix vincente di colpi da fondo e discese a rete, che vanno a compensare i momenti in cui il servizio, la sua arma migliore, non funziona a dovere. Inoltre la propensione ai colpi di volo per evitare gli scambi, dimostra una dedizione non indifferente per la ricerca di una sensibilità e abilità, che prima si sognava. Noi questo l'avevamo già fiutato da un po', notavamo questa ondata positiva di novità nel suo tennis e per quanto visto ieri, dobbiamo dire che il lavoro svolto è stato eccellente. Complice ovviamente la sua intelligenza, perché a parole tutti sono bravi, è la pratica che frega.

Ieri Fognini era infortunato, concediamoglielo pure, ma ciò non toglie che a fine partita ha pagato la lezione di tennis impartita da Milos. Mettiamo pure che avesse realmente il problema alla gamba, ma anche nei momenti dove magicamente guariva, non vinceva mai il punto, nemmeno lo scambio da fondo. Unica parvenza di debacle del torneo c'è stata contro il padrone di casa Johnson, che è riuscito a portare l'Oompa Loompa al tie break del terzo, vinto poi da Milos raccattando idee e concentrazione nel giro di un cambio campo. C'è poco da fare, la testa di Raonic è oro e compensa tutte le sue "anomalie" fisiche da tennista. Oggi se lo beccherà Federer autore di una vittoria su Murray abbastanza scarsa.

Partita bruttina quella tra lo svizzero e lo scozzese. Quest'ultimo non ne ha messo una dentro e Roger ha sbagliato più del dovuto, rischiando addirittura di andare al terzo. L'unico momento di luce si è visto quando l'elvetico, dietro due break, ha deciso di riagguantare il match e con qualche magia ha recuperato lo svantaggio fino a chiudere il set per 7-5 al primo match point. E' stata l'unica finestra di tennis dell'incontro. Contro il Raonic 2.0 però, come si suol dire al sud della Francia, "saranno cazzi amari" o almeno potenziali, visto che comunque sulla carta il canadese non ha mai battuto lo svizzero, solo impensierito ogni tanto. Vedremo.

Per il resto abbiamo l'orrore. Una semi Ferrer-Benneteau, quindi uno di loro due in finale. Il primo arriva dopo 3 set combattutissimi e inguardabili contro Robredo. Il secondo, dopo aver perso nettamente il primo parziale da Wawrinka, ha poi risolto tutto al terzo, concedendo solo tre games allo svizzero. Fortunatamente durante la prima partita eravamo al mare e la seconda l'abbiamo vista mentre dormivamo. Pericolo scampato.

Oltre a Nadal che ora inizierà il tira e molla per il polso, per poi arrivare all'ultimo giorno possibile a confermare la partecipazione agli US Open e vincere concedendo un game a partita, le perle del torneo sono: Djokovic che perde da Robredo in due set, Tsonga che dopo aver fatto la voce grossa a Toronto si è fatto battere da Youzhny all'esordio e Berdych imbarazzante contro Lu. Sì chiaro, poi ci sarebbero i fallimenti di Seppi, Gulbis, Verdasco, Tomic, Dimitrov, Janowicz, Paire o Melzer, ma con questi non c'è più gusto a scrivere sempre le stesse cose. Questo il quadro generale di Cincinnati, un 1000 che, alla luce di quanto visto, potrebbe vincerlo Benneteau. Abbiamo detto tutto.

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