Come ricorderete a Wimbledon Gasquet perse da Kyrgios buttando ben 9 match point. Istantaneamente gli furono attribuito 90 miliardi di punti compassione, che gli assicuravano un posto al Master della Compassione 2014 già da luglio. Ma dopo che l'australiano si impose su Nadal, i ringraziamenti al francese fecero dimezzare il bonus regalato a Riccardino. Subito dopo, anche l'accesso di Raonic in semifinale al più prestigioso torneo dell'anno, fu attribuito con merito alla debacle del francese, causando così un ulteriore sconto ai suoi punti compassione.
Morale della favola, il suo score era tornato così basso che anche un Verdasco o Janowicz qualunque avrebbe potuto rubargli la vetta della race. Deluso, il transalpino aveva più volte esposto il suo sdegno verso il Gran Consiglio Supremo della Compassione, definendolo corrotto, accanito contro di lui e frutto di manipolazioni politiche finalizzate a non farlo partecipare al Master. Ma stamattina è giunto il verdetto definitivo, grazie all'ultima performance di Gasquet a Bogotá, che l'ha visto perdente in due set da Estrella Burgos, che ricordiamo non si tratta di uno degli omini Oompa Loompa o dell'ottavo nano.
Il Gran Consiglio Supremo della Compassione ha così deciso:
- sul cavalier Gasquet il fatto non sussiste. Al francese è stato riconosciuto che non sono suoi i meriti per la sconfitta di Nadal a Wimbledon. Kyrgios infatti ha vinto sullo spagnolo con le sue forze e in soli quattro set. Inoltre aver poi ceduto il passo a Raonic in semi, era solo frutto della stanchezza accumulata e della situazione oggettivamente complessa da gestire per uno così inesperto e giovane, pur non essendo più minorenne.
- ciò fatto dal cavalier Gasquet non costituisce reato. Il francese non ha cambiato le sorti del torneo, ma ha agito in modo assoluto e slegato da ogni cosa per raggiungere un personale obbiettivo, ovvero la vetta della compassione. La sconfitta così articolata è stato frutto di uno studio approfondito delle tecniche di compassione, finalizzato a scopi privati.
In conclusione a ciò, gli sono stati attribuiti nuovamente tutti i 90 miliardi punti compassione di Wimbledon con un indennizzo di altri 100 milioni per il capolavoro a Bogotà contro Estrella Burgos. Morale della favola, la vetta della race della compassione per il 2014 è praticamente nelle sue mani. Gasquet è un uomo libero!
A niente sono servite le proteste dei tifosi di Verdasco sul web e sui social network, che da anni ormai si scagliano senza motivo o solo per pregiudizio contro Gasquet, definendolo un nanerottolo che sfrutta il potere della compassione per manipolare la classifica del Master. Finalmente la giustizia ha fatto il suo dovere!
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