Per la gioia di Noah, la Spagna ha portato a casa la Davis 2011, aggiudicandosi due punti vitali in altrettante maratone contro Del Potro, che non ha potuto niente contro l'inumana resistenza fisica dell'armada. Che le intenzioni degli iberici fossero quelle di metterla sulla corsa piuttosto che sul tennis si è visto subito dalla presentazione del campo: dieci centimetri di terra rossa, tetto di carta velina e campo all'aperto in inverno. Giustamente, giocando in casa, si sono creati la condizione ideale per fare quello che meglio gli riesce, e non parliamo di tennis.
A rompere il ghiaccio venerdì, o meglio a inaugurare le sabbia mobili, è stato il match tra Monaco e Nadal. La prima vittima argentina ha avuto ben poco da dire e infatti ha perso malamente senza aprire bocca. Ha poi continuato Del Potro contro Ferrer, che si è aggiudicato la prima maratona al quinto, riposandosi mentre correva disperatamente. Quindi sabato c'è stato lo spettacolo comico del doppio D&G reduce da Costa do Seppi. Un'asfaltata talmente imbarazzante che Schwank, anonimo tennista, è parso essere un genio della racchetta. Verdasco ha poi confessato che ha giocato preoccupato perché la WADA, poco prima del doppio, era andata a prelevare Nadal e Ferrer per il controllo antidoping. Dovrebbe spiegarci perché preoccuparsi... Per non essere cattivissimi, diciamo che un'uscita così stupida (e occhio al perché "stupida") non poteva che farla il vincitore del Masters della Compassione del 2011.
Si è così giunti all'ultimo atto che vedeva Nadal, attualmente privo di tennis, ma fiducioso solo perché aveva il rosso sotto i piedi, e Del Potro, reduce da 5 ore contro Ferrer. Solo quando abbiamo visto il cyborg perdere il primo set 6-1 e magicamente iniziare a giocare alla pari dell'avversario nel secondo, ci siamo resi conto che non avevamo ancora capito niente. Non ci trovavamo di fronte al solito film, ma a un mini-serial di tre puntate. Coglioni noi a non averci pensato! Venerdì il pilot, sabato lo svolgimento insulso per fare audience e la domenica lo scontro finale, con colpi di scena che Shyamalan ci camperebbe una vita. Non vi scriviamo com'è andata la partita perché non ci vogliamo ripetere, cercate un nostro vecchio post che parla del maiorchino sulla terra e metteteci il nome di Del Potro al posto dell'avversario X. Per i nuovi adepti controbreakkiani schematicamente è andata così: supremazia su Nadal dell'avversario, ripresa magica dello spagnolo, cedimento, altra miracolosa ripresa delle forze, e infine vittoria gloriosa. Morale della favola, un'ora per un set terminato 6-1 e 4 totali per giocarne altri tre. Su una superficie sulla quale non si deve temere l'arrivo delle onde del mare, 30 minuti bastano e avanzano per un set combattuto, su queste sabbie mobili ogni game durava 10 minuti e soprattutto si faceva corsa, non tennis. A questo punto ringraziamo che il supplizio si sia concluso con un solo match perché se avesse vinto Del Potro e avessero dovuto giocare la partita conclusiva, non avremmo avuto la minima voglia di vedere altre 5 ore di galoppate dalla spiaggia di Siviglia.
3 commenti:
Ragazzi dai il povero Schwank non è proprio anonimo, quest'anno al Roland Garros ha fatto fuori i Bryan in doppio. Detto questo i due tronisti sono stati inguardabili ma ieri Gian Martino mi ha un po' rincuorato... se è riuscito a prendere a sassate Nadal sulla sabbia vuol dire che sta tornando il Caterpillar di prima. Aspettiamo di vederlo su superfici un po' più veloci!
quoto in toto, vai delpo bombarda quei pallettari malefici!!!!
Teoricamente dovrebbe essere l'anno di Del Potro vista la fame di successo e la forma sfoggiata sulla spiaggia di Siviglia, anche se la vittoria della Davis potrebbe portare, come con Djokovic, la fiducia che manca a Nadal per dominare tutto l'anno e a corridori come Ferrer di aspirare anche alla terza piazza del 2012 (e a quel punto ben venga la fine del mondo). Stiamo a vedere
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