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sabato 18 dicembre 2010

Gli altri: la pagellina 2010

Jurgen Melzer. Reduce da un 2009 che l'ha visto vagare nel nulla tra i 30 e 40, quest'anno azzecca un paio di partite e sale prepotentemente di ben 17 posti (anche di più se pensiamo che verso maggio era 30) piazzandosi all'undicesimo posto e rischiando di andare a Londra sia in singolare che in doppio. Non male per un vecchio. Allievo di Soderling, ha imparato da lui a macellare le persone senza pietà e quest'anno si è forgiato di illustri scalpi quali Djokovic e Nadal. Per ora è in salita nella classifica, ma i pochi passi che l'hanno fatto salire a dismisura, potrebbero diventare passi falsi l'anno prossimo e farlo precipitare. Forse il migliore del 2010. Voto: 8

Gael Monfils. Abbastanza in ombra fino a 3/4 di stagione, esplode quando si arriva sul cemento indoor praticamente pareggiando gli stessi risultati della stagione precedente. Troppo poco da uno che potrebbe fare molto di più tutto l'anno. Voto: 6--

Jo-Wilfried Tsonga. Un treno col freno a mano. Passi che ha avuto degli infortuni, ma per le potenzialità che ha, dovrebbe asfaltare i bisonti invece esordisce con una nuova racchetta e sbagliando previsioni perde metà della forza. Una delusione. Voto: 4.5

Marin Cilic. La disperazione totale. Fa il suo esordio a mille, pareva quasi volesse impensierire i top 5 e invece sparisce e la finisce a farsi prete in Costa do Seppi. Un disastro. Voto: 3

Ivan Ljubicic. Per essere un vecchio patentato diciamo che la macchina sa ancora guidarla bene. Batte Djokovic, Nadal e Roddick nel master 1000 di Indian Wells e per uno a cui non devi chiedere ormai niente, non sono risultati su cui sputarci sopra. Lo stimiamo. Voto: 7-

Michael Llodra. Vince qualche 250 e passa qualche turno importante qua e la. Esplode a Parigi Bercy dove addirittura batte Djokovic e rischia di arrivare in finale guadagnandosi il match point contro Soderling. E' un altro vecchio che ci sta sta simpatico sopratutto per come gioca. Voto: 6.5

Ernests Gulbis. Sarebbe da prendere a calci in bocca dalla mattina alla sera. Parte in quarta con un 250 vinto a inizio anno e mobilita il mondo tennistico perché finalmente sembra arrivato il suo anno. A Roma ci delizia spennando Federer e mettendo in forte difficoltà Nadal in semifinale, poi entra in vacanza. Nonostante abbia talento da vendere, non arriverà mai da nessuna parte con questo andazzo. Voto: 4--

Richard Gasquet. Una volta tolto il rovescio si può sparare merda a vanvera tanto si trova sicuramente qualcosa a cui attecchisce. Riesce a perdere anche l'imperdibile e questo lo porta a cadere nell'oltretomba. Grande protagonista in Costa do Seppi, ma vergogna della Francia. Voto: 3


Olexandr Dolgopolov jr. Arriva dal nulla e si impone con una sicumera disarmante. A ogni sua partita si teme si possa arrivare alle mani per confrontare il french alle unghie e ad accapigliarsi per liberarsi dalle doppie punte. Esalta con magie da giocoliere contro Nadal a Madrid, ma in seguito chi attende altri spettacoli rimane abbastanza deluso. Come noi del resto. Voto 4.5

Nikolay Davydenko. Dopo tanti anni ci fa la grazia di sparire dai top ten, finalmente. Non smetteremo mai di ringraziarlo, sperando che non abbia nessuna intenzione di tornarci. Un plauso va fatto alla costanza e all'impegno che ha messo nella sua carriera, ma ora fuori dagli zebedei. Voto: 4

Juan Martin Del Potro. Non pervenuto. Lo aspettiamo nel 2011 con il polso nuovo di zecca.

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