Un saluto a tutti dalla nebbiosa Rogoredo, dove le nostra giornate negli studi di Sky stanno trascorrendo nel pieno del servilismo più assoluto. In questi ultimi due giorni abbiamo vissuto il terzo turno di Wimbledon, e nonostante i numerosi compiti da assolvere siamo riusciti ad assistere alla débâcle degli azzurri, prima con l'uscita di Bolelli per mano di Gasquet e poi, in campo femminile, con le sconfitte di Vinci, Schiavone e Pennetta. Se a Robertina non possiamo imputare nulla (troppo forte la Kvitova), Schiavone e Pennetta questa volta hanno deluso davvero. Entrambe sconfitte al terzo set ed entrambe con numerosi occasioni di far volgere la partita dalla loro parte, hanno giocato due match nel complesso orrendi, lasciando strada alla numero 80 del mondo Paszek (la Schiavone), e alla simpatica transalpina che si vanta di avere un quoziente intellettivo di 170. Ciao ciao Italia quindi mentre nei piani alti del tabellone vanno avanti tutti i big tranne Soderling, sceso in campo con il mal di pancia (frutto delle sue note cattive abitudini), e battuto dal giovane australiano Tomic. Nessun problema o quasi invece per Nadal, Federer, Murray e Djokovic, anche se quest'ultimo ha dovuto cedere un set all'ammirevole Marcos Baghdatis. Prima però di addentrarci nella cronaca delle partite vi vogliamo rendere partecipi di quanto abbiamo vissuto in questi ultimi due giorni negli studi di Sky dove vi ricordiamo siamo stati assunti per queste due settimane come servi della gleba.
Venerdì mattina siamo stati svegliati di buon ora dalla suoneria delle cavigliere che ci hanno forzatamente sistemato per evitare ogni proposito di fuga, ci siamo così precipitati nello studio
di Fabio Caressa in quanto uno dei nostri nuovi compiti d'ora in poi sarà quello di cotonarli il ciuffo. E' stato divertente conoscerlo, nonostante per circa mezz'ora abbia continuato a urlare Waaaalk Oooover e Luckyyyyyy Looooser ogni qualvolta gli mettevamo a posto un capello. Durante il nostro lavoro abbiamo notato che arrivavano strane telefonate che entusiasmavano non poco il noto telecronista: pare si trattasse dell'esperto di calciomercato Alessandro Bonan, che per prendere il giro il suo collega gli riferiva gli improbabili acquisti di Messi, Cristiano Ronaldo e Pato da parte della Roma, squadra del cuore di Caressa. Inutile dire che ci cascava ogni volta manifestando assurde scene di entusiasmo.
Terminata l'opera ci siamo quindi diretti a rifornire le macchinette automatiche, davanti alle quali abbiamo incontrato Zvonimir Boban. L'ex calciatore del Milan come forse saprete è appassionato di tennis e grande tifoso di Federer, ma ha anche un occhio di riguardo verso i tennisti croati, al che gli abbiamo spiegato la nostra personale visione su Cilic. Dopo averlo convinto del fatto che secondo noi non ha un briciolo di talento e che farebbe meglio a rinchiudersi un monastero, l'ex fuoriclasse è andato via abbastanza scosso chiedendo che ci venisse assegnato il compito più duro possibile da svolgere nella giornata.
E così siamo finiti a pulire i vetri del palazzo; per la serie, a volte le cose ce le andiamo a cercare. Dopo esserci issati fino all'ultimo piano abbiamo iniziato a scendere molto lentamente, lucidando i vetri con il solo ausilio dello sputo e pulendo il tutto per bene con le maniche della tuta. Questo perché Murdoch, sempre in bolletta, vuole risparmiare su detersivi e stracci, e poi perché un po' ce lo meritavamo, noi luridi schiavi. Arrivata l'1 ci siamo accorti che rischiavamo di perderci le partite, così furbamente ci siamo piazzati proprio nella finestra degli studi di commento e siamo comunque riusciti a goderci la prima giornata del terzo turno.
Il pomeriggio è iniziato decisamente bene grazie al successo di Feliciano Lopez su Roddick. Lo spagnolo ha giocato stranamente con un certo carattere (nonostante il controbreak subito nel clou del primo set), non lasciandosi scappare la ghiotta occasione contro un Roddick ormai lontano dai tempi migliori. Purtroppo il resto della giornata non è proseguito come speravamo. Simone Bolelli ha perso nettamente dal bulletto-Gasqeut, senza mai dare l'impressione di poter rovesciare le sorti di una partita volata via in tre veloci set. Speriamo che l'emiliano possa trarre nuova linfa dal buon torneo giocato a Londra, visto che lo consideriamo di gran lunga il giocatore azzurro più bello da vedere, e che possa uscire presto dal profondo tunnel dei challenger. Male anche Roberta Vinci ma, pur stimando la tarantina, non potevamo aspettarci molto di più contro Petra Kvitova.
Durante la visione dei match il solito Bertolucci si è accorto di noi, così per gioco ha aperto la finestra e con l'ausilio di un bastone si è divertito a farci dondolare a 30 metri dal suolo, non prima ovviamente di averci tirato qualche caramella. E' stata quindi dura seguire il resto delle partite, ma siamo comunque riusciti ad assistere alla sgradita vittoria di Ferrer al quinto su Harrison (nella prosecuzione del match iniziato giovedì) e alla ben più piacevole vittoria dello scemo di turno Melzer su un altro matto del circuito, picchiotutto-Tursunov. Alle 19 però è arrivata la pioggia, costringendo gli organizzatori a rimandare a sabato diversi incontri in programma. Tra questi Nadal-Muller, nel quale lo spagnolo è riuscito a portarsi avanti di un set dopo aver sofferto non poco con un bombardiere di razza come il lussemburghese. Inutile dire che il set point di Nadal è arrivato grazie alla solita palla cascata esattamente a spizzicare la riga.Ci chiediamo ancora come sia possibile che le poche volte in cui il maiorchino si trova in difficoltà arriva sempre il colpo di fortuna ad aiutarlo, ma d'altronde lui è un cyborg, a noi certe cose sono del tutto incomprensibili. Interrotti infine anche i match di Del Potro, Berdych e Monfils. Si è giocato in serata solo l'incontro che ha visto Andy Murray, per il momento secondo la BBC ancora britannico, battere nonno-Ljubo, autore di una buona partita ma infine domato dallo scozzese in quattro set.
Stanchi come non mai in serata ci siamo quindi avviati nel nostro sgabuzzino, ormai più disordinato di un campo profughi al confine tra Libia e Tunisia. Nel tragitto però abbiamo avuto la fortuna di incrociare Nicola Roggero, e lo abbiamo invitato a passare un po' di tempo con noi. Abbiamo organizzato un piccolo karaoke, che abbiamo però truccato in modo che per lui uscissero tutte canzoni di Elio, visto che la sua voce è perfettamente identica, ma proprio spiaccicata, a quella del celebre cantante milanese. E' stato uno spasso. Salutato Roggero a assaporato l'ottimo tozzo di pane raffermo che l'organizzazione ci lascia per terra ogni sera, siamo quindi andati beatamente a dormire, visto che il mattino dopo ci attendevano ben altri compiti.
Sabato, svegliati di soprassalto, siamo stati catapultati a rimettere in ordine l'ufficio di Angelo Mangiante. Il giornalista si è voluto sfogare un po' con noi spiegandoci la sua amarezza per non essere stato inviato a seguire il torneo di Wimbledon dal vivo. La chiacchierata è poi proseguita con il racconto del suo grande passato di giocatore. Mangiante ha ricordato i suoi illustri trascorsi fatti di match giocati all'ultimo punto contro Connors, McEnroe e Lendl, i campioni dei suoi tempi. Noi lo abbiamo assecondato facendo finta di credergli, ma siccome siamo abbastanza esperti di tennis sappiamo bene che il suo best ranking è stato 708 nel 1984, quindi McEnroe al massimo lo ha visto in tv.
Riordinato l'ufficio siamo poi stati chiamati a sistemare gli 800 bottiglioni d'acqua nei loro relativi erogatori sparsi in tutti i piani del palazzo, ovviamente senza l'ausilio dell'ascensore prontamente bloccato da Bertolucci. In uno dei nostri viaggi siamo stati illuminati dalla visione di Tania Zamparo, e senza il minimo ritegno ci siamo catapultati a provarci. Come potete facilmente immaginare siamo stati rimbalzati indegnamente, ma come l'ex Miss Italia ha capito che eravamo due cultori del tennis ci ha chiesto gentilmente di spiegarle alcune cose, visto che nonostante conduca Sky Sport 24 ancora non ha capito le basi fondamentali di questo sport, e anche di altri aggiungiamo noi. Così le abbiamo gentilmente spiegato, tanto per iniziare, le differenze tra la pallina e la racchetta e tra la rete e il giudice arbitro, per illustrarle cosa sia una voleè o un rovescio in back probabilmente ci sarà bisogno di circa un anno di lezioni con l'aiuto del Cepu.
Sorpresi dai nostri superiori che parlavamo amabilmente con la graziosa conduttrice, siamo stati subito rispediti a lavorare e, giunta l'ora delle pulizie, ci siamo diretti subito negli studi di commento. Questa volta però abbiamo trovato la porta chiusa a chiave con un cartello appeso sopra la maniglia (unta con il mastice) che recitava pressapoco così: "Col cazzo che vi vedete il tennis oggi", firmato Paolo. Nonostante ciò non ci siamo arresi, troppo forte la volontà di raccontarvi per filo e per segno quanto accade in questi giorni a Wimbledon, così ci siamo organizzati per seguire l'andamento dei match dal buco della serratura..
Un po' scomodamente abbiamo assistito lo scontato successo di Nadal su Muller e a quello altrettanto prevedibile di Del Potro su Simon. Ora i due si affronteranno in un atteso ottavo di finale che salvo cataclismi o errate previsioni dei Maya dovrebbe chiudersi in favore del cyborg in tre set. Siamo poi riusciti a seguire la piacevole vittoria di Kubot su Monfils e quella un po' meno gradita di Ferrer su Beck. Ancora meno gradita è stata la sconfitta di Flavia Pennetta per mano dell'elegantissima e leggiadra Marion Bartoli. La brindisina è riuscita a sprecare l'impossibile, pur trovandosi avanti di un break sia nel secondo che nel terzo set. Sul più bello però è sempre arrivato il compassione time, che ha portato l'azzurra a regalare su un piatto d'argento la partita alla sua avversaria.
Arrivate le 5, per sentirsi come gli anni scorsi ancora a Wimbledon, i telecronisti hanno preteso il tè all'inglese, e dopo averglielo preparato siamo così potuti entrare nuovamente in sala commenti, dove Bertolucci ci ha accolto con una selva di cartacce di caramelle pronte da raccogliere sotto la sua sedia. Ne abbiamo approfittato per seguire dall'interno degli studi alla sciagurata partita di Francesca Schiavone, che ha ceduto inspiegabilmente all'austriaca Paszek in un match fotocopia di quello della Pennetta. Occasioni buttate, momenti di alta compassione e disfatta dopo un terzo set lottatissimo. Sconfitta meritata anche per lei quindi, vista anche la grande occasione di poter incontrare negli ottavi di finale la Pervak, non esattamente Serena Williams.
E veniamo alla più grande sorpresa vissuta oggi all'All England Club, sorpresa che potrebbe ripercuotersi negativamente su Londra e sulla sua popolazione. Robin Soderling, il nostro serial killer preferito, è stato battuto dall'australiano Tomic, bravo ad approfittare della non buone condizioni fisiche dello svedese. Robin è sceso in campo con dei dolori allo stomaco, dovuti forse alla strana abitudine di cibarsi delle sue vittime, e ha quindi lasciato strada al suo avversario dopo aver disputato un match inguardabile. Andrà a sfogare le sue ire seminando il panico nella notte londinese? Non lo sappiamo, ma se della capitale inglese dovessero giungere notizie di eventi macabri noi già sappiamo chi ne è l'autore. Soderling è quindi la più alta testa di serie che abbandona Wimbledon, visto che i "cosiddetti" Fab Four sono ancora in lizza. Dopo Nadal e Murray, anche Federer e Djokovic sono approdati agli ottavi. Lo svizzero ha avuto poco da temere contro David Nalbandian, mentre Djoker ha sofferto un po' contro un grande Baghdatis - bravo a vincere il primo set - riuscendo però a domarlo per sfinimento.
Distrutti dall'ennesima faticosa giornata ci siamo quindi diretti nel nostro ormai amato sgabuzzino, che abbiamo arredato con i mobili rubati dall'ufficio di Luca Boschetto. Avremmo voluto stenderci comodamente nei nostri letti non fosse che qualcuno aveva cosparso i materassi di sabbia, zucchero e frammenti di vetro. Stesi quindi per terra in due in mezzo metro quadro abbiamo così potuto scrivervi questo post, nella speranza che la situazione Wimbledon vi sia il più chiara possibile, in caso non lo fosse, potete rivedere e controllare i risultati qua. Ci sentiremo nei prossimi giorni sempre se riusciremo a sopravvivere. Buon tennis!
5 commenti:
LL e WO, perché Bertolucci vi odia in questo modo? Dite la verità... gli avete rubato il cestino del pranzo!
Fatevi coraggio, siamo tutti con voi... adesso mandiamo un fax a Pannella per avvisarlo delle vostre miserrime condizioni di vita, vedrete che uno scioperino della sete lo fa anche per voi!!!
Ma no, non è odio, è solo uno spiccato senso dell'ironia che lo porta a comportarsi così, in fondi ci vuole bene. :-)
...probabilmente Soderling resterà a Londra ancora per un po' a smaltire la rabbia per la sconfitta, dopotutto non c'è niente di meglio della città di Jack lo Squartatore e Sweeney Todd per ispirarsi sulla maniera migliore di eliminare le energie negative. E a quel punto meglio essere al sicuro blindati negli studi di Sky! Quindi non vi lamentate ;)
PS: vi è sfuggito che il mio adorato Jo-Willy ha asfaltato Gonzalez (Fernando, non Speedy) ieri pomeriggio e domani giocherà contro uno dei vostri beniamini, David "corro avanti e indietro tipo il coniglietto della Duracell e la rimando di là tanto prima o poi ti stancherai e la metterai in rete" Ferrer... per chi farete il tifo?
No no, e chi si lamenta, più lontani stiamo da Londra è meglio è per la nostra incolumità. Su Tsonga-Ferrer: ovviamente tiferemo per lo spagnolo (certo, come no...)!
ragazzi che avvilimento! mi ero appena ripresa dalla sconfitta di gulbis (che quest'anno è veramente l'ombra di se stesso lasciatemi dire!!) che mi mandano a casa dimitrov e poi pennetta e schiavone che come avete detto voi hanno sprecato l'impossibile. ufff. ma poi quella che giocava contro francesca era davvero irritante...
tenete duro nelle vostre corvées :D
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