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mercoledì 29 giugno 2011

Wimbledon: quarti di finale. Il Re è morto, Tsonga lo destituisce. Tutto il resto è prassi

Salve a tutti dagli sguatteri di Sky! Il martedì rosa di Wimbledon ci ha permesso di respirare un attimo, infatti ci hanno concesso ben 10 minuti in più di sonno. Poi hanno preteso la colazione senza i fiori di campo tagliati freschi nel vassoio e per la pulizia dei cessi ci hanno perfino munito di guanti in lattice a doppia resistenza visto che gli altri a contatto con l'acqua si squagliavano. Non è poco. In compenso abbiamo dovuto acquistare, ovviamente a nostre spese, 101 rose per tutte le croniste e giornaliste di Sky TG24 e Sky Sport24. Sembrava la festa della donna, ma a noi queste cose piacciono sopratutto perché entrare in contatto con cotanta bellezza è pur sempre motivo di giubilo. Per Elena Pero, che ogni giorno pulisce e riordina tutto il suo studio da sola permettendoci di riposare, ovviamente abbiano preso ben 201 rose rosse e le gommose alla frutta.
La giornata era proprio perfetta perché addirittura ci hanno affibbiato il compito di fare il bucato dell'intimo delle dipendenti di Sky. Sembrava proprio un sogno e infatti è sfumato col classico fulmine a ciel sereno di Bertolucci che, per prendere in nostro posto nel paradiso in cui ci trovavamo, ha avuto la brillante idea di chiedere, in onore dei quarti di mercoledì, una riproduzione in scala del Big Ben per sentire maggiormente l'adrenalina delle partite ed enfatizzare il commento. Ecco quindi che da giornata rosa e fiori siamo passati a calce e cazzuola per la realizzazione dell'opera. Terminata la riproduzione (purtroppo non sessuale, ma della torre gotica), ci siamo accorti che erano le 9 di stamattina e siamo stati accolti dalle canoniche caramelle scagliateci in testa dal braccio d'oro di Bertolucci. Vi possiamo assicurare che non è piacevole, da domani utilizzeremo il caschetto da minatore. Era il campanello d'allarme che ci avvertiva del fatto che eravamo alla vigilia dei rudi quarti maschili e, visti i nomi in campo, non si sarebbero di certo ammirate carezze. Infatti, dopo aver visto la breve sofferenza, sotto i colpi di Tomic, e vittoria di Djokovic, siamo subito stati allietati dall'impresa di Tsonga che ha abbattuto il Re dell'erba al quinto set rimontandone due. Il resto è stata la solita partitella di allenamento per Murray e il cyborg spagnolo.

Il centrale ha subito aperto le danze col classico cioccolataio, cullato dai pronostici favorevoli, e il gorilla Tsonga, mentre sul campo 1 sono stati sbattuti Djokovic contro l'inedito Tomic, che ha regalato qualche sussulto quando il serbo si è visto randellare per un set e mezzo. Ma come sceneggiatura vuole, coadiuvato dal calo dell'australiano, il numero due del mondo è riuscito a portare il match a casa esultando lautamente. Segnale che qualcosa nelle mutande è calato. L'australiano non è molto simpatico ed è abbastanza sbruffone, un po' come Nole in gioventù, e ha un gioco che ricorda parecchio Berdych e Cilic... e questo non è un bene. E' talentuoso, probabilmente in futuro farà qualcosa di sostanzioso, ma non stavolta perché con un 6-2 3-6 6-3 7-5 ha dovuto cedere il turno al serbo. Il canguro farà comunque un bel balzo in classifica. Ma veniamo alla perla del giorno, la sorpresa che nessuno si aspettava è arrivata e Tsonga, dopo aver battuto Ferrer (grazie infinite), oggi ha fatto bissare la caduta del regno svizzero ai quarti sull'erba di Wimbledon. La partita è praticamente cominciata sul 2-0 (e parlo di set) per Federer, quando il match sembrava scritto. Roger però è in un periodo che se non regala qualcosa, non si riconosce più in se stesso così, tra lui che ha concesso e il pugile che è cresciuto esponenzialmente diventando ingiocabile al servizio, il regno piano piano è andato a sgretolarsi fino alla morte definitiva conseguita con break decisivo in apertura di quinto set (3-6 6-7 6-4 6-4 6-4). Ode e lode a Jo che dovrà dare il meglio per battere l'ormai gasatissimo Djokovic alleggerito dal fatto che non dovrà più affrontare lo svizzero e rischiare la sconfitta in semifinale come al Roland Garros.

Terminate le prime due scazzottate Bertolucci ha preteso il canonico tè seguito dai tocchi del Big Ben, ma appena ha sentito che quello che avevamo costruito non era preciso al suono di quello originale londinese, ci ha cacciato immediatamente dallo studio così siamo stati pervasi dal panico perché non sapevamo più come seguire le partite se non con un bicchiere poggiato alla porta della cabina. Così Walk Over si è imbacuccato, messo gli occhiali da sole e ha provato a spacciarsi per Luca Boschetto. Per rendere più credibile la cosa ha cominciato a imbastire un discorso su quarti di finale di Wimbledon che sarebbero potuti essere interessantissimi come: Monaco-Querrey, Isner-Karlovic, Montanes-Almagro e Ferrer-Cilic. Gli hanno creduto all'istante e senza problemi è riuscito ad entrare in cabina per seguire Lopez-Murray. La prima lacrimuccia è arrivata pensando al fatto che lo spagnolo avrebbe fatto un classico serve&volley ormai inusuale a Wimbledon tanto che l'erba, mentre prima si consumava con la classica forma a T, ora arriva ad essere mangiucchiata solo dietro la linea di fondo fino ai giudici di linea. Triste. La presenza di Murray e il suo gioco non ci avrebbero di certo tirato su il morale. Ovviamente ha vinto con un canonico 6-3 6-4 6-4 senza lasciare la minima speranza a Lopez. Andy è ancora inglese. Io invece avrei dovuto tingermi i capelli di un mix di arancioni e ocra, seguiti da qualche "Maremma Bucaiola!", ma l'assenza di Volandri ha infranto le mie speranze così mi sono dovuto accontentare di seguire dal buco della serratura Nadal-Fish ben consapevole del fatto che tutto sommato forse era un bene, anzi, a dirla tutta, non c'era nemmeno bisogno di seguirla. Ha praticamente regnato il piattume previsto anche perché l'americano contro lo spagnolo ha ben poco da competere, come del resto chiunque altro non si chiami Djokovic. Nonostante ci siano stati i classici break, controbreak, palle break salvate dal cyborg, e addirittura il terzo set perso per riposarsi, che fanno parte della classica sceneggiatura scritta, l'allenamento di Rafa è terminato 6-3 6-3 5-7 6-4. Nessuno ha sperato in una rimonta di Murdy, è stata una passeggiata salutare per il maiorchino. Amen.

Terminate le partite Walk Over è scappato dalla cabina perché combinato com'era, stava per crepare dal caldo mentre io avevo per lui il nuovo ordine di servizio, già uscito perché in realtà stanotte ci spetta il continuato e dopo aver ripulito tutto, non potremo rilassarci nei comodissimi scalini che portano allo sgabuzzino centrale, gustando un tozzo di pane polveroso e brulicato dalle mosche, ma dovremo fare il turno di guardia. Ovviamente, tra una ronda e l'altra, ne approfitteremo per goderci qualche hot-club di Sky. Buon tennis!

3 commenti:

Chiara ha detto...

... ma non potete chiamare gorilla il mio adorato Jo-Willy! Smetto di seguirvi :) o ancora peggio faccio in modo che Soderling sappia che l'avete preso in giro e che fino a domenica potrà trovarvi negli scantinati di Sky. Voglio proprio vedere se Elena Pero avrà il coraggio di difendervi!

Walk Over ha detto...

Adoriamo Tsonga, quindi il nostro "gorilla" è affettuoso. Anzi, ti diciamo di più, è il nostro personale favorito del torneo, anche se temiamo che la sua avventura troverà la parola fine contro Djokovic o contro il cyborg.

p.s. non dire nulla a Soderling :-)

Barbara Pink ha detto...

Ahahahahahah... mio figlio, essendo l'unico fan del killer, ha il suo numero di cellulare. Alla prossima cattiveria che scrivete sul mio poooooovero bimbo maiorchino scatta la telefonata... ;-)

Cmq quando leggo i vostri commenti sul tennis (?) di Nadal e degli altri cd pallettari mi scattano delle riflessioni "serie" su certe mie affermazioni su altre cose (musica, pittura, scultura, architettura...) così simili alle vostre. Una volta finito Wimbledon magari ne parliamo... :-) Intanto, per gradire, vamossssssss Rafaaaaaaaaaa... :-P

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