Eccoci all'ultimo atto del nostro viaggio per raccontarvi le battute finali del torneo parigino. La cinese Li Na si è presentata in condizioni perfette e ha cancellato il sogno del bis a Francesca Schiavone mentre in campo maschile il solito Rafael Nadal ha battuto Roger Federer conquistando per la sesta volta il Roland Garros, eguagliando Borg. Ma come al solito andiamo con calma e vediamo tutti gli eventi che ci hanno accompagnato fino a qui.
Sabato mattina ci siamo svegliati belli pieni dopo la cenetta al Ratatouille che ovviamente siamo riusciti a scroccare dal primo all'ultimo centesimo, promettendo a Rèmy di portarlo con noi, per incontrarsi coi cugini, che in questi giorni al Moulin Rouge ci hanno aiutato a sopravvivere. Dopo aver organizzato un piccolo palco, ci siamo improvvisati presentatori e abbiamo organizzato una puntata di Carramba che sorpresa per far incontrare i tre topini. Dopo i fiumi di lacrime ci siamo ritirati a letto e abbiamo lasciato i cugini di vecchia data a parlare. Hanno continuato per tutta la notte, ma in compenso quando ci siamo svegliati, abbiamo trovato una colazione preparata da loro, che quella di casa Sarkozy gli fa un baffo. Mentre mangiavamo, gli uccellini ci hanno preparato il cestino per il pranzo e a quel punto, eravamo pronti a partire per vedere la finale femminile.
Il centrale era pieno e carico di tensione, c'era una buona fetta di pubblico che tifava Francesca e a sorpresa anche una grandissima parte contro, ancora imbufalita per l'eliminazione dell'éléphant prodige. Anche la milanese era più che tesa mentre la Li, dopo essere sparita dagli Australian Open in poi, quando perse la finale contro la Clijsters, si è presentata in una condizione che a definirla perfetta è riduttivo. Non ci riferiamo tanto alla condizione fisica, quando a quella mentale. Praticamente sembrava di trovarsi di fronte a un robot di ultima generazione e dopo nemmeno venti minuti erano chiarissime alcune cose: il timing sulla palla era ineccepibile, la capacità di adattarsi ai diversi rimbalzi proposti dalla Schiavone era inumana, una palla colpita a metà campo era punto sicuro, in ogni situazione veniva ponderata sempre la decisione più giusta, il servizio era una sicurezza. Bum! Annientata la Schiavone, che per fare un punto doveva ricorrere agli extra. Nel primo set, nemmeno fossimo in una partita maschile, è bastato un break per far giocare tranquilla la cinese, consapevole che tanto il servizio infallibile le avrebbe permesso di vincere il set e giocare in distensione i punti di risposta. 6-4 e via. Il secondo set è partito subito con un break in apertura per la Li e si stava procedendo esattamente come nel primo, ma finalmente è arrivato un punto di rottura, sul 4-3 la milanese è riuscita a strappare il servizio e una volta arrivata sul 4 pari, la cinese è improvvisamente diventata umana: errori, lamentele verso il proprio angolo e faccine sconsolate. Ma evidentemente ieri non era giornata perchè sul 6-5 per Francesca e 40 pari, viene chiamata fuori una palla della cinese che avrebbe portato a set point l'italiana e la cacarella alla Li. Invece, la simpatica giudice di sedia (Louise Engzell, già recidiva in materia di protagonismo: famoso fallo di piede della Williams e Mediacal Timeout discusso di Fognini contro Montanes, tanto per citare due episodi che hanno visto tutti) si è voluta rendere protagonista: scesa dal seggiolone, ha dato buona la palla che non solo era già stata chiamata fuori, ma anche l'occhio di falco aveva giudicato OUT. Francesca è sbroccata e arrivati al tie break l'ha perso miseramente per 7-0. Ora, nonostante ci siano tutti i presupposti per pensarlo, non vogliamo dire che se la giudice di sedia non fosse stata una totale inetta la Schiavone avrebbe sicuramente vinto, però magari questa è la volta buona che metteranno l'occhio di falco anche sulla terra per togliere ogni dubbio soggettivo che non porta altro che a discussioni inutili e deconcentranti. Nel tennis, anche se i punti giocati sono moltissimi, alcuni valgono di più e non possono assolutamente esistere errori del genere. In conclusione Li Na è stata fortunata nel finale, ma per quel che si era visto fino a quel momento sul campo, sicuramente meritevole. Francesca: grazie lo stesso. Per tirarci su il morale, in caso qualcuno non avesse avuto il piacere di sentirlo di persona (come noi purtroppo), vogliamo riproporvi una citazione, segnalataci dai nostri lettori, tratta dal commento di Fabretti su Rai 2: "Panta rei, cogliere l'attimo!". Grazie.
Tristi per l'esito della finale femminile siamo andati a distrarci a Disneyland. Dopo esserci sparati un paio di volte sulle Space Mountain per digerire velocemente il goufre con nutella, cioccolato bianco, banane, smarties, marmellata, miele e solo un pizzico di zucchero a velo per non rimanerci sullo stomaco, siamo tornati al Moulin Rouge e abbiamo proposto ai topini e agli uccellini di venire a vivere con noi noi in quella che sarebbe stata la nuova dimora: la casa dei fantasmi di Disneyland! Vista da fuori era abbastanza confortevole e grande. Purtroppo non sono voluti venire, ma il sottotetto del Moulin Rouge stava iniziando a diventare stretto per noi così, anche senza di loro, abbiamo preparato le valigie. Stamattina, dopo la colazione e dopo aver salutato con le lacrime i nostri amichetti, abbiamo preso i bagagli e ci siamo diretti allo Chatrier per la finale tra Federer e Nadal, il classico evergreen.
Prima di accedere al parco, abbiamo fatto una breve tappa al supermercato per acquistare un pacco di pannoloni da lanciare in campo a Federer in caso avesse terminato i suoi, sempre presenti quando gioca contro Nadal. E' stato il solito film, come quando il supereroe prende 50mila pugni in faccia e poi si rialza fresco sfoderando l'arma finale. Ecco in questo caso il supereroe è lo spagnolo. Stupidi noi a ribadirlo, come se ci fossero dubbi. Lo svizzero è partito in quarta, altrimenti il film non avrebbe avuto interesse, si è portato 5-2 e set point. Si, le forze del male stavano per vincere sull'incorruttibile eroe, ma nello sferrare il colpo di grazia avviene ovviamente l'imponderabile: set point annullato e successivi game persi in seguito a una sequela di punti di Rafa che hanno dell'inimmaginabile (non stiamo nemmeno a raccontarveli perché siamo stanchi di farlo e li conoscete benissimo) come quando Bruce Willis, in procinto di schiattare, ricorre al pugnaletto strategico nascosta nell'ombelico e poi rende il nemico un totale incapace. Ecco uguale. Chiusa la pratica col canonico 7-5, è arrivato il classico pannolone-time per placare la cacarella svizzera. Ad arricchire il film, sul 5-4 e servizio per lo spagnolo è arrivata la pioggia e noi ci siamo coperti coi pannoloni. Al ritorno dalla pausa lo svizzero è riuscito a riacchiappare il set con un controbreak che lo spagnolo non ha gradito tanto che alcuni hanno avanzato l'ipotesi avesse urlato al cielo "Puta!", ma un attento lettore ci ha riferito che in realtà, forse ricordandosi quando Seppi lo battè in quel di Rotterdam, ha detto a gran voce "Oh Andreas, dio del tennis, padre PUTAtivo di tutti i più grandi giocatori della storia, dammi la forza di vincere!" e a quel punto il film, oltre ad entrare anche nel genere epico, ha visto ovviamente il tie-break andare in tasca a Rafa senza troppi problemi. Dulcis in fundo, cosa succede nei migliori film horror? Bravi, quando il malvagio sembra morto si risveglia, tanto per far sussultare chi guarda, e dopo aver recuperato il break, Federer ha chiuso 7-5. A questo punto lo spettatore ha paura, ma in cuor suo sa che il proprio eroe non può morire e infatti non poteva mancare il KO finale con un semplice e veloce 6-1 per Rafa e tutti a casa a dormire tranquilli. Essendo un film già visto mille volte, vi regaliamo questa perla per trovare una variazione sul tema: Federer ha fatto lo splendido battendo Djokovic, non facendolo diventare numero uno, e poi ha perso contro Nadal quando invece contro il Djokovic di adesso sarebbe stato molto più faticoso (se non impossibile) vincere. In pratica ha giocato per fare un favore allo spagnolo. Ci sarebbero parole ilari per definire tal capolavoro, ma le evitiamo perché le gemelline prima o poi potrebbero leggerci e prendere per il culo il padre a vita.
Il soggiorno parigino è stato tutto sommato piacevole e visto che per due settimane siamo riusciti a non sganciare un centesimo per l'alloggio, avevamo pensato di trasferirci definitivamente in terra francese e vivere nella clandestinità come siamo abituati a fare. Il nostro nuovo obbiettivo era la casa dei fantasmi di Disneyland. Ovviamente ci dovevamo fare qualche soldo per mangiare così ci siamo proposti per fare i pupazzi di Pluto e Topolino a 50 centesimi l'ora. Ma mentre stavamo facendo il giro palloso del parco, abbiamo adocchiato due signorine niente male e ci siamo tolti la maschera per invitarle nella nostra nuova casa. Stavamo per concludere l'accordo per il nostro bunga-bunga quando si sono avvicinate due bambine spaccamaroni chiedendoci una foto e noi, furbamente, le abbiamo cacciate. Le due bimbe sono tornate piangendo con la madre che, sfortuna ha voluto, era la governante di Sarkozy che senza trucco ha tutto un altro appeal. Chiamato Nicolas, in pochissimo tempo ci siamo trovati in un vagone merci carico di cetrioli tedeschi diretto ad Arcore. A questo punto, speriamo di arrivare in patria sani e salvi, anche perchè così potremo partecipare al referendum di domenica prossima e, visto come ci trattano fuori, la nostra terra ci è cara e votando 4 SI potremmo renderla indubbiamente migliore. E' facile. A presto!
7 commenti:
Cari Walk e Lucky
grazie per queste due settimane di tennis.
Forse non grande, non bello ma con voi comunque divertente!
Da Nadaliana sono felice, ma un po' per Rogerio mi dispiace.
Godetevi Parigi per un po' tanto qui c'è Fabretti che NON vi insidia il posto!
Al volaninaggio per il referendum ci penso io.
A presto
Per chi capisce il francese, l'intervista con Nadal: è incredibile come sia perfettamente consapevole di quello che accade e di quello che dicono i tifosi e gli esperti...
Un vero cyborg!
http://roland-garros.sport.francetv.fr/tennis/grand-chelem/81711-nadal-six-%C3%A7-commence-%C3%A0-faire-beaucoup?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+francetv-sports%2Ftennis+%28Sport+France+T%C3%A9l%C3%A9visions+|+Tennis%29
Fabrizio
"Un titre aussi prestigieux est toujours très gratifiant car ça demande tellement d'efforts. Alors quand il vient en plus dans la douleur, après des moments de doute, il prend encore une toute autre saveur.
Un titolo così prestigioso è sempre gratificante anche se richiede grandi sforzi.
In più quando arriva nel dolore e dopo dei momenti di dubbio, ha tutto un altro sapore
Povero Rafa, un cyborg fin troppo umano.
Grazie a tutti voi per averci seguito! Torneremo presto ;)
...oltretutto ora per il Queen's e Wimbledon siete a posto, sapendo che a casa Sarkozy vi hanno maltrattati Kate e William faranno a gara a coccolarvi pur di far arrabbiare i francesi!
Per Wimbledon, scaramanticamente non vogliamo dire niente, ma c'è in ballo qualcosa di grosso... se va in porto vi racconteremo meglio più avanti. Stiamo fremendo per risposte importanti, incrociate le dita per noi!
scusate ma poi sbaglio o tra marat safin e lo zio toni era una lotta all'ultima tinta???! aiuto!
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