L'erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del Re

Salve a tutti, dopo i mesi di penitenza sul rosso, dove si sono consumate scarpe a go-go, ci si divertiva a fare la gara a chi correva di più e se non si raggiungevano i 50 scambi a 15 non si faceva punto, finalmente è arrivata la superficie che più ci avvicina all'idea originale di tennis: l'erba. Si aprono le danze al Queen's e ad Halle e non si capisce perché i pochi tornei sull'erba non devono nemmeno essere ATP 500, se non 1000, ma miseri 250. Ragione in più per capire che la gran parte della classifica ATP si basa su altri valori piuttosto che il tennis. Il mesetto di gioia si chiuderà con Wimbledon che, per cominciare ad abituare i tennisti alle superfici più lente, è passato dall'erba alla terba, ed ecco spiegati i successi più insperati degli ultimi anni di tennisti che non sanno nemmeno fare un voleè, un serve&volley, chip&charge, drop shot o back di rovescio come dio comanda. Vabbè, accontentiamoci almeno del colore. Vediamo velocissimamente, proprio come un rimbalzo sull'erba, cosa ci propone la settimana.

Ad Halle, l'ormai favorito di Wimbledon (fa tendenza dirlo), Federer, ha dato forfait
all'ultimo, probabilmente il fisico anziano non regge più un certo tipo di sforzo e la fatica nella recente finale al Roland Garros, fuori programma, si fa sentire. E' subentrato al suo posto il lucky loser Leonardo Mayer. La stessa cosa... Ne approfitterà Hewitt che, ironia della sorte, avrebbe dovuto concedere subito la rivincita al cioccolataio, battuto l'anno scorso in finale proprio dall'australiano. L'erba di Halle è poesia e indubbiamente non perdona, sembra veramente di vedere la velocità di Wimbledon e i rimbalzi irregolari di qualche decennio fa e, per accrescere il nostro piacere, il torneo tedesco è baciato dalla luce di Dolgopolov, già al secondo turno. Crediamo in te. Il tabellone continua a regalare meraviglie con la mina vagante Raonic che, uscito dalla depressione della terra, è già al terzo turno. Per chiudere abbiamo, come testa di serie numero due (ora che non c'è Roger sarebbe la uno), Berdych, che stava per perdere nel primo turno contro Bemelmans. Tutto nella norma. In quest'orgia di nomi, in silenzio, si farà strada Andres Seppi regalandoci orgasmi multipli. Il Terminator di Caldaro, con le scarpe griffate da una stilosa scritta "Seppio", ci ha fatto subito intendere che con lui non si scherza, infatti al primo turno, dopo aver vinto agilmente il primo set contro il nonno Haas, ha perso il canonico tie-break del secondo, dopo aver avuto un match point, per poi dimostrare che quando c'è lui in campo si può sempre avere fiducia in una sua sconfitta. L'assenza di Federer dalla sua parte lo rende indubbiamente il favorito del torneo e di Wimbledon, campione ad honorem sull'erba, premio Rod Laver inventato per l'occasione, wild card al Masters dei principi di fine anno e dopo tutto questo vi renderete conto che state delirando a causa del batterio killer. QUI il tabellone aggiornato.

Andiamo quindi al Queen's, il 250 sull'erba per eccellenza. Anche qui il manto è abbastanza old style, ma non veloce come nel torneo tedesco. Domina in tabellone Nadal ovviamente testa di serie numero 1 seguito a ruota da Murray. Lo spagnolo l'anno scorso era stato eliminato addirittura dal paggetto Lopez ai quarti, ma quest'anno probabilmente si taglierà le gambe pur di andare oltre perché i soli 45 punti di vantaggio su Djokovic gli staranno strettissimi. Ci sono i classici nomi ormai di secondo piano alla ricerca di briciole e in particolare quelli che vogliono prendersi una rivincita sfruttando la velocità della superficie come per esempio Roddick e Llodra. E' tornato Nalbandian, Gulbis ovviamente ha già perso, Querrey difende il titolo dell'anno scorso e Del Potro cerca il feeling con l'erba per fare bene a Wimbledon. Se le condizioni meteo reggono e non falsano le partite si potrebbero vedere interessanti partite quali Nadal-Llodra o sempre lo spagnolo contro Del Potro, ma anche un Roddick-Nalbandian per i nostalgici e una possibile finale Murray-Rafa, un classico del 2011. QUI il tabellone aggiornato.

Vogliamo l'erba di venti anni fa per almeno per tre mesi all'anno, vedere verde ogni volta che cambiamo canale, scambi di tre colpi con almeno due voleè, la gara a chi arriva prima a rete, Llodra deridere i pallettari,  Petzschner che ricama, Dolgopolov numero uno al mondo che inventa tennis e catechizza... ok stiamo già delirando per colpa del batterio killer. Buon tennis!