Dopo due singolari che hanno lasciato poco spazio alla fantasia e un doppio rocambolesco dall'esito che noi avevamo comunque previsto, siamo arrivati all'ultima giornata 2-1 per la Francia.
La terza si è aperta alla grande con il segnale di Supertennis oscurato su Sky a 5 minuti dall'inizio, ragion per cui abbiamo dovuto spolverare l'inutile decoder per il digitale terrestre e incrociare le dita. Ma nonostante ci sforzassimo per incrociarle rompendoci le ossa e facendo uscire il sangue, la qualità video era imbarazzante, meglio uno streaming che almeno ci avrebbe permesso di vedere il giocatore a fondo campo e sopratutto la pallina. Alla fine ci siamo adattati, ma non mancavano colpi di genio come il segnale "vai e vieni" e messaggi di accesso negato alla smart card o di ricerca del segnale Hotbird... tutto molto interessante.
Superati i problemi tecnici, non abbiamo potuto non ammirare la coppia Barazzutti-Galimberti ormai a loro agio, pieni padroni della situazione che continuavano a parlare nel nulla quando la regia mandava gli spot. Inezie.
Per il resto come al solito, tutti e due a spiegare e nessuno a raccontare cosa stava succedendo in campo, ma non abbiamo optato per lo streaming migliore solo per sentire loro. Li tifiamo, avranno modo per migliorare e Barazzuti di prendere confidenza con l'occhio di falco senza parlarne con stupore come negli anni '20 si faceva per l'elettricità.
Nella terza giornata era prevista la sfida tra i due numeri uno e così è stato: Djokovic si è trovato un Monfils carico e sicuramente in una condizione ottima per essere a fine stagione. Il problema per il francese è stato che il serbo ha dimostrato una determinazione tale che non gli ha permesso di mettere i piedi dentro il campo nonostante le sue spaccate, tuffi senza senso e tentativi di colpi spettacolari che non hanno dato niente.
Dopo due set andati via velocemente, c'è stata un po' di lotta nel terzo dove il serbo ha distrutto una racchetta fino a salvare solo il manico. Nonostante questo, la vittoria è stata facile per lui. 2-2 e nuovamente palla al centro.
Ora il dilemma: chi sarebbe entrato in campo per il match decisivo?
Si stravolgono i piani e si è lasciato Tipsarevic negli spogliatoi coi pensieri ancora al viaggio di nozze e si è fatto entrare in campo Troicki col fantasma di ieri pronto a saltar fuori. Mentre per la Francia si è fatto avanti il rinnovato Llodra che ha preso il posto di un Simon a metà. Prevedibile.
L'inizio è stato un tripudio per Troicki, che per farlo svegliare dall'incubo di ieri, probabilmente l'hanno trattato per tutta la notte col metodo Ludovico. Llodra invece, per come giocava, sembrava la brutta copia del mio amico Crisponzio. Il francese è stato avvertito della cosa per provare a scuoterlo, ma non c'è stato niente da fare, si è rassegnato a chiamare Crisponzio come sparring per la prossima stagione e in lacrime ha alzato bandiera bianca. 3-2.
La Serbia ha vinto la Coppa Davis 2010, beati loro che passeranno la notte, belli rasati a fresco, a festeggiare mentre invece a noi l'unica cosa che rimarrà sarà il ricordo della coppia Barazzutti-Galimberti, ma sopratutto della gara di frasi ricorrenti: con 528 "che brutta" di Corrado a 432 "non è vero" di Giorgio, si aggiudica il premio Barazzutti.
Scherziamo, grazie per la compagnia.
Il tennis torna tra un mese, ma noi proveremo a inventarci qualche demenzialità per non abbandonarvi!
2 commenti:
E per forza...Avete fatto coincidere il torneo costa do seppi col grand final...Spero che l'anno prox vi redimiate dal peccato organizzandolo dopo la finale davis...
Enrico, sono decisioni dell'ATP, noi non centriamo niente :D
Inoltre i nostri lettori saranno tutti intenti a spendere per Natale e leggerci sarà il loro ultimo pensiero :'(
Ma come dicevo, qualcosa da scrivere si troverà ;)
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