Di viso è una specie di mix tra Troicki e il nostro vicino di casa, si chiama Luca Vanni, è numero 149 del mondo, ha quasi 30 anni ed è giunto in semifinale nell'ATP di San Paolo. Ah... è italiano! Tra tutti gli azzurri in gara era sicuramente l'ultimo su cui puntare. Entrato al posto di Lopez, ha voluto godersi le prime due vittorie ATP toccando quarti e semi. Oggi proverà addirittura a raggiungere il numero 3 con annessa finale. Diciamo pure che San Paolo, nonostante la struttura potrebbe tranquillamente ospitare almeno un 500, ha un tabellone da Challenger e infatti il "giovanotto" azzurro non si sta facendo scappare l'occasione. Oggi però per lui ci sarà Souza, che gioca in casa ed è ben più abituato a palcoscenici del genere a differenza di Vanni che l'anno scorso giocava i future da 10 mila dollari. Ma pensiamo che Lajovic, battuto ieri, di esperienza ne aveva ancora di più del brasiliano... Visto l'exploit, sicuramente il toscano non si tirerà indietro, magari galvanizzato dallo special exempt in omaggio che gli regalerà il main draw anche a Marsiglia.
Di tirarsi avanti non è interessato minimamente a Fognini che, opposto a Giraldo, in Brasile ha fatto la solita figuraccia perdendo il match giocando male i punti chiave. Con la classifica che si ritrova(va) avrebbe dovuto vincerli con la sola forza dell'esperienza. Infatti queste sconfitte sono solo conferme al fatto che lui gioca a caso e i traguardi raggiunti non hanno un piano dietro. Infatti nella sua carriera la parola "conferma" non esiste. 7-6 7-5 e a casa. Amen.
E' andata male anche a Seppi a Rotterdam opposto a Berdych. Per quanto è stupido il ceco, il Kid di Caldaro avrebbe anche potuto farcela, peccato che per garantirsi di giocare il terzo set gli abbia dato un 6-0 di vantaggio. Nel secondo parziale Tomas non l'ha proprio vista, poi però nel terzo si è messo gli occhiali e ha chiuso molto velocemente la pratica.
Nel serale è stato il momento di Bolelli opposto a Raonic. In tutta sincerità pensavamo che il canadese avrebbe avuto vita molto più difficile proprio perché l'italiano è a suo agio sul veloce e sta vivendo un buon periodo. Milos è noto per soffrire gli spostamenti, quindi ipotizzavamo che riuscendo a mettere i piedi dentro il campo, Simone avrebbe potuto dire la sua. Invece Raonic ha smentito tutte le nostre convinzioni. Oltre ad avere un servizio sempre al top, anche da fondo è diventato quasi un pallettaro, prende e rimanda tutto, guadagnando anche sui gratuiti. Tra i giovani continua a rimanere il primo, anche perché personaggi come Dimitrov stanno facendo di tutto per arrivare al Master della Compassione addirittura solo per ritirare il premio.
Murray è stato abbondantemente eliminato da Simon, il quale è stato appena trucidato da un Berdych inscalfibile (ha vinto 6-2 6-1 in appena un'ora). L'altro finalista di Rotterdam arriverà da Raonic-Wawrinka. Interessante.
In programmazione ci sarebbe anche Memphis, ma non siamo riusciti a vederne nemmeno un frammento. Da quando è stato declassato a 250, Nishikori l'ha preso di mira per vegetarci. Però stanno succedendo fenomeni paranormali, tipo Young in semi. Da ciò siamo costretti a pensare che in realtà non si stia giocando proprio niente e vengono compilati i tabelloni a caso.
La settimana prossima ci saranno altri tre tornei tra cui il 500 di Rio de Janeiro, con Nadal ospite illustre che si sta già lamentando del fatto che per le olimpiadi non sia stata scelta la terra come superficie. Ormai abbiamo perso le speranze. Ci sarà anche il 250 di Marsiglia dove l'eroe della settimana, Vanni, ha preso lo special exempt e al primo turno avrà, ironia della sorte, Bolelli. Vi rimandiamo alla nostra pagina Livescore per avere ogni informazione sui tornei della settimana e non solo, ma anche ai nostri profili Facebook e Twitter per cazzeggi real time vari ed eventuali. Buon tennis!
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