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lunedì 22 agosto 2011

Cincinnati: vince Murray, e si scatena il diluvio. Breve analisi in vista degli US Open

Piccola analisi semiseria di quanto accaduto nelle ultime due settimane tennistiche in vista del quarto Slam della stagione, gli Us Open di New York.

Djokovic, con il successo di Montreal, domina ancora, nonostante la sconfitta patita per ritiro nella finale di Cincinnati. A proposito, quello in Ohio è a nostro modesto avviso uno dei tornei in assoluto più brutti, sotto tutti i punti di vista, dell'intera stagione: caldo afoso, partite orrende, freddezza del pubblico e trofeo inguardabile; molto meglio Costa do Seppi, che tra qualche anno potrebbe anche entrare nel circuito maggiore. Djokovic, dicevamo. Il serbo nella finale contro Murray ha patito un dolore alla spalla che lo ha costretto al ritiro precauzionale in vista di Flushing Meadows, se no probabilmente avremmo assistito alla sua decima vittoria della stagione. Purtroppo ha dovuto lasciare carta bianca a Murray, che Queen's a parte non vinceva da un bel po', rendendoci la vita più gradevole. Per fortuna un minuto dopo il suo successo gli dei del tennis hanno mandato un sms a Giove Pluvio che si è subito precipitato sul cielo di Cincy facendo venire giù un breve diluvio universale, giusta punizione per un torneo che ha visto vincitore lo scozzese. Tra l'altro il pubblico americano, poche ore dopo, ha anche dovuto patire un'altra condanna: assistere alla partita più brutta della storia del tennis, la finale femminile tra quelle due simpaticone "non me la tiro per niente" di Jelena Jankovic e Maria Sharapova. A vincere, o meglio, a non perdere, è stata quest'ultima, venuta fuori da un match che si può riassumere in sequenza pressapoco così:

doppio fallo,
ace,
risposta sbagliata,
doppio fallo,
dritto sballato al secondo scambio,
fuoricampo di rovescio,
ace,
doppio fallo,
tiro al piccione dopo il secondo palleggio.


Un orrore per gli occhi che ci ha fatto capire, o meglio ci ha confermato, il perché la Wta non abbia lo stesso seguito dell'Atp. Inizino ad allevare tenniste e non giocatrici di baseball e magari la situazione potrà cambiare. Per il momento noi ci rifiutiamo di seguire le partite delle donzelle per motivi che non siano puramente estetici o patriottici (vedi la bellezza del tennis della Vinci e della Schiavone).

Il torneo maschile ha offerto invece qualche spunto interessante. Nadal ha perso da Fish, e sapete, se ci leggete con assiduità, quanto la cosa ci faccia piacere. Primo, perché assistere alla disattivazione del cyborg con le sue relative faccine contrite è sempre sublime, e secondo perché Fish è un giocatore che ci piace assai, e vederlo sconfiggere il maiorchino è stato un qualcosa di delizioso, da rivedere più volte. Le cose vanno maluccio anche a Federer. Lo scriviamo da tempo, prendendoci alle volte anche qualche critica da parte dei suoi fan, ma lo svizzero ha infilato il cosiddetto viale del tramonto, in maniera però molto lenta e inesorabile. Prima perde da Tsonga a Wimbledon e a Montreal, poi le prende anche da un Berdych versione stellare, se non sono segni questi... Certo da lui ci si può, anzi ci si deve, attendere qualche colpo di coda, ma ciò dovrebbe avvenire dopo una concatenazione di eventi piuttosto fortuiti, perché difficilmente lo vediamo in grado, ora come ora, di battere in uno stesso torneo due tra Murray, Djokovic e Nadal.

Per quanto riguarda le retrovie nulla di nuovo sotto il sole. Fish continua a esprimere un gran tennis e potremmo anche considerarlo come la mina vagante dei prossimi Us Open, mina in grado al massimo di arrivare in semifinale, sia chiaro, non certo oltre. Tsonga prima batte Federer a Montreal, poi si infortuna e a Cincy gioca e perde in maniera orrenda contro Bogomolov, staremo a vedere come si presenterà a New York. Verdasco è diventato il nostro zimbello preferito. Negli ottavi di Cincinnati è andato finalmente vicino a battere Nadal (accadde solo in Australia nel 2009, quando il madrileno perse al quinto), portandolo per ben tre volte al tie-break, un Nadal tra l'altro lontano parente del vero cyborg che conosciamo, ma Fernando non si è lasciato sfuggire l'occasione di fare l'ennesima figura barbina, buttando al cesso un centinaio di occasioni per chiudere definitivamente il match e venendo alla fine sconfitto come sempre gli accade.

Il suo collega tronista, Feliciano, ha invece un po' deluso. Va bene che a Montreal ha beccato Fish al momento in stato di grazia, ma contro Kohlschreiber a Cincinnati poteva fare un po' di più. Chi ha dato qualche segnale di risveglio è stato invece Gulbis, che dopo aver vinto a Los Angeles si è comportato benino a Montreal per poi tornare a sprofondare contro Dodig in Ohio. Il problema del lettone a noi appare abbastanza chiaro, ha poca fame. Se il paparino gli togliesse le 304 carte di credito e lo mandasse a lavorare per un annetto in un call center a 800 euro al mese forse una volta rientrato diventerebbe top ten, ma vaglielo a spiegare. Sugli altri abbiamo poco da dire, se non che il povero Robin ha ancora qualche problemino fisico procuratosi tagliando un braccio ad una sua vittima, quindi chissà se e come si presenterà a New York. Del Potro sembra ancora lontano parente del bombardiere che fu mentre Ferrer e Simon purtroppo continuano a passare turni grazie alla loro infima pallettarità. Gli italiani? Salvo la bella vittoria di Fognini contro Troicki a Cincinnati e il fantastico torneo di Roberta Vinci a Toronto, non pervenuti, come è normale che sia. L'appuntamento questa settimana è a Winston Salem, ma noi con la testa siamo già a New York, e presto ci saremmo anche fisicamente, perché, come i tre Slam precedenti, saremmo ovviamente sul posto a raccontarvi le imprese dei nostri eroi come nessun altro può fare.

2 commenti:

Barbara Pink ha detto...

LL e WO... questo è troppo! Non potete essere così crudeli col mio piccolo <3 spagnolo.
Non vi voglio più bene!

Naaaaaa.. scherzo!!! quello che avete scritto sul Rafa neonato che si strappa i camiciolini vi rende unici ai miei occhi, qualsiasi cattiveria ne scriviate qui e in futuro! smack

Cirox ha detto...

Se solo Ernests avesse una testa migliore e se soltanto il padre veramente gli levasse qualche carta di credito non sprecherebbe tutto quel talento cristallino che si ritrova :(((.. Un top 5 sprecato mannaggia ;((

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