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mercoledì 13 luglio 2011

Bastad e Stoccarda: si è tornati sulla terra, purtroppo. E l'Italia andrà in Cile

Vi siamo mancati? Naturalmente no, ma sappiate che noi ci siamo mancati tantissimo. Siamo stati assenti per qualche giorno perché siamo stati sequestrati da una tribù di modelle svedesi che hanno voluto utilizzarci per i loro sporchi giochi sessuali, dalle quali fortunatamente siamo riusciti a sfuggire, è stato un incubo. Ovviamente non è vero, ma era bello anche solo immaginarlo.

Vi abbiamo abbandonato per qualche giorno perché oggettivamente le ultime vicende tennistiche non ci hanno emozionato più di tanto, ma vediamo di fare un piccolo sunto. Dopo la sbornia di Wimbledon, conclusasi deliziosamente, si è giocato l'affascinante torneo di Newport, affascinante perché si gioca sull'erba e perché sede della Hall of Fame del tennis. Un appuntamento che per via della distanza geografica dai tornei europei e della concomitanza con la Coppa Davis non ha visto la partecipazione dei big e nel quale alla fine ha vinto John Isner in finale su Rochus, in pratica Davide contro Golia.


Nel week-end poche emozioni anche nella Davis. Tre dei match dei quarti di finale sono volati via in un nulla, con le scontate vittorie di Argentina, Serbia e Francia. Un po' più combattuta è stata la sfida tra Usa e Spagna, vinta dagli iberici, pur privi del cyborg, al quarto incontro. Ad Austin abbiamo assistito quindi alla disfatta degli americani, cosa che non ci è affatto dispiaciuta. Primo per Jim Courier, da noi mai apprezzato quando giocava e ancora meno in veste di capitano-in-giacca-e-cravatta. Inguardabile. Secondo per la strafottenza con la qualche gli yankees avevano dichiarato di poter annientare l'armada spagnola, forse non hanno capito che avrebbero il sacrosanto bisogno di un bel cambio generazionale, vaglielo a spiegare. Semifinali quindi tra Serbia e Argentina e tra Spagna e Francia, con la verosimile possibilità di vedere Nadal annientato da Djokovic anche con la maglia della nazionale, già ci lecchiamo i baffi al solo pensiero. E veniamo all'Italia. Sotto il sole di Arzachena gli azzurri hanno distrutto la Slovenia e dal sorteggio hanno pescato il Cile, cosa che al tennis italiano fa venire dolci e lontanissimi ricordi. Pronostici? Diciamo che Israele sarebbe stata la manna dal cielo, ma il Cile a occhio e croce non sembra un ostacolo insormontabile. Gonzales è resuscitato da poco dopo un lungo periodo di latitanza, mentre Massu e Capdevile sono tutt'altro che fulmini di guerra. Potremmo quindi aspettarci un successo, con susseguente strombazzamento da parte della Fit dell'ottimo momento del tennis italiano. Certo, come no... E a proposito di Fit ultimamente Binaghi pare abbiamo altro a cui pensare, vedremo come si svilupperà questa strana storia.

E per concludere facciamo un salto sui tornei in corso questa settimana, entrambi purtroppo sulla terra. A Stoccarda si gioca la Mercedes Cup, che ha visto al via due italiani. Seppi ha perso subito da Granollers, e questa non è una novità, non vorremmo che dopo il successo di Eastbourne i suoi estimatori si fossero abituati troppo bene. Fognini invece ha visto il suo incontro con Stebe rimandato per la pioggia. Beati loro. Tra i nostri beniamini sono in corsa Stakhovsky, Youzhny, Paire e Kubot, che presumiamo verranno disinnescati dalla solita caterva di pallettari che spunta quando si gioca sul rosso. Ormai ci siamo abituati.

L'altro torneo si gioca a Bastad, nella ridente terra del nostro amato Hannibal. Robin è la testa di serie numero uno, e considerando che si gioca a casa sua appare come il normale favorito. Occhio però a Ferrer, Berdych e ad Almagro, che lo scorso anno batte in finale proprio Soderling rischiando l'amputazione del braccio in monodovisione. Ci sono anche Potito, che però dovrebbe cadere nelle grinfie del campione di Tibro, e Volandri, che qualche speranzella di approdare ai quarti ce l'ha visto che ad attenderlo c'è Haider-Maurer.

Nel complesso sono tornei che non ci entusiasmano, come spesso capita negli appuntamenti post-Wimbledon. In attesa della trasferta sul cemento americano il calendario prevede sempre queste due settimane di passione, dove gli specialisti sulla terra tornano in auge non paghi dei tre mesi goduti tra marzo e inizio giugno. Cercheremo quindi di seguirli il minimo indispensabile, aspettando con ansia quello che secondo noi, dopo l'erba, è il periodo migliore in cui godersi il tennis, il duro americano e i suoi Master 1000 che precedono gli Us-Open. Per il momento accontentiamoci.

3 commenti:

Chiara ha detto...

...secondo me se in finale di Davis ci arrivano Spagna e Serbia il cyborg si dà malato pur di non dover giocare ancora con RoboNole, oppure si iscrive a Costa do Seppi! Poi certo da qui a novembre c'è ancora tempo...

Walk Over ha detto...

Si, può succedere di tutto, c'è ancora tempo. Ma in caso ci chieda una Wc per Costa do Seppi saremmo lieti di concedergliela.

Barbara Pink ha detto...

Ah beh... il Costa do Seppi rischia di diventare un ATP 1000! :-)

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