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giovedì 25 novembre 2010

Londra: day 4. Berdych si sveglia, smuove le acque e potrebbe creare uno tsunami

Dopo una terza giornata che ha fatto vedere un pò di bel tennis, giustizie tennistiche, ma purtroppo ripetute inquadrature di Mirka, la quarta si è aperta con una prova molto importante per Berdych: dimostrare che il suo sesto posto vale più di una vacanza.
Scrollatosi di dosso la tensione e la sonnolenza dell'esordio e dopo aver fatto partita pari con Roddick, fino al 5-5 del primo set, il ceco decide che deve giocare bene e vincere e così fa, mettendo in luce un tennis pulito che fa male e potrebbe ancora portare grandi sorprese come la finale inattesa a Wimbledon.
L'americano ormai è praticamente fuori dalla qualificazione per la semifinale a meno di recondite coincidenze di punteggio che solo Elena Pero conosce e sicuramente ci spiegherà perfettamente.
Tutto da rifare invece per Nadal e Djokovic che hanno dovuto affrontare la loro sfida serale con non poche pressioni, in particolare lo spagnolo, che non avendo ancora disputato lo scontro diretto col ceco, potrebbe cominciare a dormire male la notte.
Visto che nel tennis non esiste il pareggio, tutti i dubbi sono stati tolti al concludersi del serale che ha visto vincitore il maiorchino per 7-5, 6-2.

Più che da Nadal, comunque in grandissima forma, Djokovic è stato sconfitto da una lente a contatto. Si, avete capito bene. Dall'inizio della partita il giullare del circuito ha iniziato a esplorare il suo occhio sinistro alla ricerca della lente maledetta, e sul 4 pari del primo parziale ha fatto sospendere il match per controllare meglio la situazione negli spogliatoi (e forse avrà anche approfittato per qualche bisogno corporale, non è dato saperlo). Al termine del primo set poi intorno a Djokovic si è assemblato un esercito composto dal giudice arbitro e da un oculista, tutti concentrati nello stanare l'oggetto del fastidio (alcuni pensano possa essere un bullone volato via dal braccio di Nadal che ricordiamo essere un cyborg cinese). La cosa più curiosa è stato però vedere Nadal alzarsi in piedi e manifestare apertamente il suo fastidio per il prolungarsi dell'attesa, atteggiamento notato e rimarcato più volte anche da Elena Pero, che in coppia con Volandri commentava la partita. Strano comportamento per un tennista che impiega un'ora e venti minuti a servire e che più volte in passato ha fatto ricorso al fisioterapista per poi tornare in campo e vincere le partite passeggiando. Dopo aver cambiato la lente e aver versato nell'occhio due litri e mezzo di collirio, al posto di Djokovic è tornato in campo il fratello scarso. Il serbo ha perso totalmente la concentrazione e ha sbagliato le palle più semplici rendendosi irriconoscibile. Morale della favola Nadal ha asfaltato il suo avversario per 6-2 ottenendo il secondo successo su due partite finora disputate al Masters e praticamente un posto in semifinale.
Il set perso da Nadal contro Roddick farà l'enorme differenza in caso di vittoria di Berdych in due set contro lo spagnolo, ma onde evitare figuracce non vado oltre e questi meccanismi li lasciamo spiegare con cura all'amorevole Elena Pero.

2 commenti:

mitch ha detto...

Sembra che Nadal non si lamentasse delle pause di Djokovic (qui avrebbe avuto un bel coraggio...), ma del fatto che l'arbitro (che probabilmente voleva finire prima delle 2 di notte) lo richiamasse per i suoi ritardi, nonostante Djoko per la lente si prendesse tutto il tempo dovuto.
Ma si è capito cosa volevo dire? Boh, forse non ho capito neanch'io com'è andata....
Mi sento molto cronista di Costa do Seppi....

Walk Over ha detto...

Ciao Mitch, ti sei spiegato benissimo. Non si è capito bene perché Rafa si lamentasse, ma in entrambi casi a nostro avviso avrebbe avuto torto. Uno che impiega 35/40 secondi per servire quando il limite ci sembra sia di 24 e ha nel suo curriculum una serie interminabile di medical time out chiamati in partite poi vinte in scioltezza, non può permettersi di fare scenate del genere. E' un campione, il numero uno del mondo, ma non è che ora sia il caso di tollerargli tutto, ci manca solo che gli diano un ciuccio e il biberon. (Diciamo che fa un po' quello che fa Gasquet a Costa do Seppi :)))

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